Il 21 Gennaio 2022 Darsi Pace Emilia Romagna ha organizzato un convegno on line su Etty Hillesum in collaborazione con il Centro per la Pace di Forlì e il patrocinio del Comune di Forlì.
Vi proponiamo il video con l’intervento di Luca Tampellini (professore di Storia e Filosofia e praticante dei gruppi Darsi Pace), preceduto da una presentazione di Antonietta Valentini (resp. prov. Darsi Pace Forlì-Cesena).
Con molto piacere pubblichiamo qui di seguito l’abstract della sua relazione.
Il diario di Etty Hillesum è uno scritto che non si può racchiudere in alcuna delle categorie con le quali si è soliti classificare i libri: può essere letto come un documento storico, ma possiede anche un valore poetico e letterario, può trovare posto anche tra i libri dedicati alla spiritualità, ma è oggetto di interesse anche per psicologi, filosofi e teologi.
In questa sede cercherò di presentare il diario della Hillesum come racconto di un processo iniziatico, ossia come la testimonianza di un percorso di rinascita interiore, di scoperta della propria natura autentica. Le virtù che Etty dimostra, la nobiltà che rivelano le pagine del diario, il suo pensiero, i suoi sentimenti, non sono espressioni di spontaneità, né l’adesione ad un’etica sostenuta dalla sola razionalità, sono invece il frutto di una scelta deliberata di impegnarsi in un lavoro su di sé, la scelta di intraprendere un viaggio iniziatico, un viaggio che l’ha condotta al di là dei confini del proprio ego, l’ha condotta ad una conversione, ossia ad una trasformazione della mente. La strada le è stata in parte mostrata da un uomo, Julius Spear, che in breve tempo è entrato nella sua vita, e che ha insegnato ad Etty alcuni strumenti psicologici e pratiche spirituali, instaurando con lei un profondo legame.
Le componenti essenziali del percorso iniziatico di Etty, raccontati nelle pagine del diario, possono essere ricondotte alle seguenti quattro:
1 – la cura dell’unità psico-somatica
2 – la lettura
3 – l’esercizio di autoanalisi
4 – la preghiera e il rapporto col divino.
Etty impara da Spear che “corpo e anima sono una cosa sola”. Comincia a prendersi cura del proprio corpo in modo nuovo, con metodo e disciplina. Ma tutte le grandi tradizioni dell’umanità, ci insegnano che un processo di liberazione dello spirito deve cominciare da un’attenta considerazione della nostra dimensione corporea. Etty dunque impara a cominciare la giornata con un risveglio corporeo, con esercizi di ginnastica e di respirazione. Insieme all’esercizio fisico Etty comincia a scoprire il valore della meditazione. Scopre che è una pratica che si rivela fruttuosa soprattutto al mattino, perché può produrre effetti che si protraggono per l’intera giornata e la rendono proficua, più intensa. Paragona la meditazione ad un’operazione di pulizia: come puliamo la nostra stanza dalla polvere, così puliamo il nostro spazio interiore dagli infiniti pensieri che continuamente si formano e vanno ad ingombrare il nostro spirito.
Uno spazio rilevante del diario è occupato da annotazioni sui libri letti e sullo studio, spesso Etty trascrive citazioni, talvolta intere pagine degli autori preferiti. In questa fase della sua vita sta scoprendo un modo nuovo di nutrirsi di parole, un rapporto con la parola più profondo, più vivo e intenso, più lento ma più duraturo. Le letture cominciano a intrecciarsi in modo sempre più stretto con la vita, a illuminarne ogni aspetto. Il confine tra lettura, studio, meditazione è molto meno netto. Le parole si fanno carne. La Hillesum cerca di trovare sempre nella giornata uno spazio da dedicare agli autori che parlano al suo cuore, riesce a leggere persino nella confusione del campo di concentramento.
L’analisi di sé, il lavoro sulla propria psiche è certamente l’aspetto che occupa la parte più vasta del diario. Etty non si stanca di scrutare e raccontare i meccanismi più complessi e nascosti del suo animo, dei quali diviene ogni giorno più consapevole, e che sempre meglio impara a gestire. I sentimenti vengono riconosciuti, osservati con massima franchezza ma senza giudicare. Etty impara a non identificarsi con i suoi stati d’animo, con i suoi pensieri consci e inconsci, li riconosce nella serena consapevolezza che essi non sono il suo vero essere.
La Hillesum è ebrea ma non si definisce mai una praticante, né manifesta mai il proposito di appartenere ad una comunità religiosa. Tuttavia, nelle sue letture, e poi nel suo linguaggio, attinge alla tradizione biblica ed ha un rapporto molto significativo con i Vangeli, che comincia a leggere sotto l’influsso di Spear. Inoltre, conosce anche quello che forse è il più grande autore mistico cristiano dell’età medievale, Meister Eckhart. Nel suo itinerario formativo, Etty fa sempre più profondamente esperienza di una pace interiore, di fiducioso affidamento alla vita, di un fondamento saldo, sempre presente al di sotto degli stati d’animo continuamente mutevoli. Comincia talvolta a chiamare “Dio” proprio questo fondamento incondizionato dell’anima. Ma, nel procedere del diario, si trova sempre più frequentemente anche un’altra visione: quella del rapporto dell’anima con una realtà trascendente, un rapporto io-tu. La troviamo espressa in alcune pagine del diario in cui Etty dialoga con Dio. Etty è convinta che questa luce interiore non sia un suo possesso personale, un traguardo individuale, ma una realtà presente nel cuore di tutti gli uomini. E matura il convincimento che questa realtà, con la quale l’anima è in intimo dialogo, è il senso della nostra umanità: riconoscerla e aiutare altri a riconoscerla è il fine della vita umana.
Questo percorso di maturazione interiore, che la Hillesum, compie in piena libertà, con impegno e intensità, trova uno dei suoi più significativi momenti di espressione in una pagina del 20 giugno 1942, quando Etty ha l’audacia di scrivere che le violenze, le persecuzioni, che i nazisti stanno infliggendo agli ebrei non hanno potere, non sono il problema ultimo della vita e della storia, non possono rovinare la realtà più autentica della persona, non possono turbare la pace più intima del suo cuore. “Non possono farci niente, non possono veramente farci niente”, scrive in questa toccante pagina: i nazisti possono provocare grandi sofferenze, possono dispensare violenza e morte, ma non possono togliere, negare, annichilire, il senso e la bellezza della vita.
“Il cielo è pieno di uccelli (…) il sole splende sulla mia faccia, e sotto i nostri occhi avviene una strage, è tutto così incomprensibile. Io sto bene.”
Quanto suonano terribilmente attuali queste parole di Etty. Oggi.
Lo Spirito ci ha fatto dono di Etty Hillesum che è stata capace di farsi dono fecondo per l’essere umano di ogni tempo.
Leggendo il suo diario una pagina al giorno ci si innamora di un anima che lentamente si fa luce e diventa faro, illumina e placa la mente, purifica e acquieta il suo cuore che in tal modo si affida all’Altro in una pace imperturbabile.
Ha “realizzato” il proprio essere umano non solo nella dedizione al prossimo destinato allo sterminio, ma soprattutto nel convertire prima la mente e il cuore: la sua meditazione e la sua preghiera sono state azione concreta e reale che le permettono anche adesso e le permetteranno nel futuro di costruire una nuova umanità.
E’ alla scuola di giganti della spiritualità come Etty che, mettendoci anche noi in meditazione e in preghiera, sapremo come stare davanti alla pandemia o alla guerra della Russia contro l’Ucraina e sapremo cosa fare.
Sull’Ucraina il “mondo” ha protestato appellandosi ai princìpi della libertà e della democrazia e promettendo l’altro ieri sanzioni “devastanti”.
Parole vuote, ed infatti ieri, dopo quelle “sanzioni” ridicole, le borse hanno festeggiato: quella della Cina comunista è in rialzo, quelle occidentali hanno fatto un balzo avanti e quella russa ha guadagnato il 20%.
Cosa ci dice questo fatto ripugnante?
Che queste economie e queste politiche, sia democratiche che dittatoriali, non sono lo strumento utile per migliorare il mondo.
E’ partendo da Etty Hillesum che dobbiamo portare il nostro contributo su ” Via, Verità, Vita”.
Grazie, cara Antonietta e cari amici del gruppo dedicato alla grande Annalena, per averci riproposto Etty.
Bellissima iniziativa, bravi forlinesi !
Il cammino di DP
rispecchia davvero, in modo incredibile, quello di Etty Hillesum…leggere e rileggere le pagine del suo Diario non fa altro che entrare in risonanza con un sentire che porta ognuno di noi nelle profondità del proprio essere e della verità che ci accomuna : siamo particelle di un unico Spirito !
Grazie Antonietta e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento,
Maria Carla
Grazie Marco, Giancarlo, Maria Carla! La strada iniziatica percorsa da Etty è attuale in ogni momento della nostra vita e della storia. Oggi però sorprende questa sincronicità con eventi che ci fanno tornare indietro di molti decenni.
Non ci resta che imparare dai passi di giganti come Etty, che Luca ci ha spiegato in modo così chiaro.
Etty è stata una precoce incarnazione di quella nuova umanità che è la nostra unica speranza di guarigione personale e planetaria. Prima o poi lo capiremo…
Un caro saluto
Antonietta