Mi metto alla scrivania, la sedia è imbottita e comoda. Una tazza di tisana calda mi fa compagnia. L’immagine in copertina è accattivante e stuzzica un’anticipazione curiosa. Apro con cautela la prima pagina. Sono attratta anche dai dettagli, quelli scritti piccoli piccoli dove si nascondono le notizie di edizione.
Toccare la carta, facciata per facciata, mi dà un senso di appartenenza, mi sembra di entrare in relazione ancora più intima con l’autore.
Leggere con gli occhi, accomodarsi al tavolino o magari in poltrona sono gesti che per la maggior parte delle persone sono scontati. Leggere con gli occhi, ma ti sei riletta? Con cosa altrimenti?
Per chi è ipovedente o cieco, leggere diventa un’esperienza sonora (con l’aiuto delle sintesi vocali) oppure tattile (per chi abbia seguito il lungo addestramento al Braille). Per me la scena iniziale rimane un ricordo.
Anche sedersi e stringere un libro nelle mani, girare le pagine, posizionarlo sul tavolo alla giusta distanza focale sono azioni per nulla ovvie quando la muscolatura si indolenzisce per malattie neurodegenerative o per traumi che hanno tagliato le connessioni nervose.
Aggirare gli ostacoli però fa parte di quel meccanismo di coping che ci porta a non arrenderci davanti ad una situazione difficile. Trovare una soluzione fa emergere la crescita post traumatica.
In Darsi Pace abbiamo voluto mettere in moto la buona circolazione spirituale anche in questa direzione.
Il viaggio è stato lungo, tortuoso, con ostacoli imprevisti, con balzi in avanti inaspettati. Siamo partiti a giugno 2019 quando abbiamo lanciato il progetto “In Ascolto”, per la creazione di una Biblioteca Sonora che è arrivata l’anno successivo: una collezione di audiolibri ad esclusivo beneficio degli iscritti a Darsi Pace che avessero una disabilità che impedisse loro di avere accesso alla lettura su stampa.
Ma poi ci siamo detti: perché tenere queste letture solo per noi, mentre potrebbero essere di aiuto anche a chi non è iscritto a Darsi Pace? Così è iniziata la collaborazione con l’Associazione Amici del Libro Parlato del Lions Club Verbania con cui abbiamo concordato di realizzare uno dei loro percorsi di lettura, il percorso Darsi Pace:
L’audiolibro è da tempo un prodotto commerciale, una scelta editoriale che amplia il bacino di utenza delle case editrici. Esistono poi associazioni di volontariato che offrono questo servizio a categorie specifiche di persone.
Noi avremmo l’ambizione di immettere in questa iniziativa un valore aggiunto: i lettori, che prestano la loro voce, sono persone frequentanti i Gruppi DP, sono persone cioè che hanno già scelto di intraprendere quella via iniziatica che proprio quei libri che leggono intendono sostenere. Nei Gruppi DP impariamo a valorizzare una lettura lenta, meditata, ruminata, al ritmo dello Spirito.
Chi ascolterà la loro voce potrà contare su una unità spirituale di intenti che va oltre la generosità del gesto solidale, certamente già grande di per sé. Vorremmo che quest’opera, proprio perché colma mancanze, diventasse occasione per sperimentare la direzione dell’integrazione, il mistero di essere uno nell’esperienza del molteplice.
In questa unità, il dare e il ricevere presto si confondono e il flusso esce dal senso unico.
Francesca, una volontaria lettrice, un giorno mi ha scritto:
“Cara Iside, ho terminato ieri la lettura del libro […] e ti dichiaro fin da ora la mia disponibilità per una nuova lettura.
Non so se ho commesso errori nel corso della lettura e non sono affatto sicura che il timbro della mia voce risulti gradevole ai possibili ascoltatori. Per la voce posso fare poco ma per eventuali, possibili errori, invece, se mi venissero comunicati, penso che potrei provare a migliorarmi nella eventuale prossima prova. Che ne pensi?
Ti sono in ogni caso infinitamente grata per l’opportunità che hai offerto a me e ad altri con questo progetto di lettura ad alta voce. La gioia, che si prova al pensiero di fare qualcosa di buono per qualcuno, è immensa!”
Veronica, un’altra volontaria lettrice, ha voluto tenermi al corrente del suo avanzare con queste parole:
“Io procedo a rilento, ma è un’esperienza molto bella… anche se non facilissima…ma la sto gustando assai.
Leggere per altri, che in fondo si affidano alla nostra interpretazione, implica una responsabilità, che a sua volta invita a masticare, approfondire, far risuonare le parole ed il loro suono, ed i significati. Vuol dire entrare nel testo in modo davvero profondo, iniziatico (come dice Guzzi), senza dare nulla per scontato. […]
Io ho dedicato molta parte della mia vita allo studio della Voce: nel canto lirico, nella recitazione, nella lettura. Ed ho usato sempre questo ‘studio’ non solo come esperienza estetica, bensì come terapia, per conoscermi ed ‘affrontarmi’ meglio. Oltre che divertirmi tantissimo ed uscire dal mio ‘personaggio’ melodrammatico!
Questa occasione, in cui registrarmi e riascoltarmi è continuo, è preziosissima…la voce è un veicolo incredibile di mille altri significati, oltre la parola pronunciata e… quindi grazie a voi per l’opportunità.”
Per qualche notizia in più sul progetto clicca qui.
A nome di tutti coloro che ascolteranno i libri letti ad alta voce dai volontari di Darsi Pace, vorrei ringraziare queste persone che hanno deciso di lasciare andare un po’ del loro tempo, delle loro energie, della loro voce, della loro passione, che hanno deciso di non trattenere, di lasciarsi scorrere e così di donarsi per un’eccedenza di vita che straborda, oltre i confini del sé.
Desidero inoltre ringraziare Andrea Falcone per la preziosissima assistenza informatica, Gabriella Colao che ci ha aiutati ad orientarci negli aspetti giuridici e Alessandra Malagrifa per il supporto organizzativo.
Questo progetto è bellissimo. Complimenti davvero. Credo che l’ energia del “parlato” contienga qualcosa in più in quanto capace di restituire a chi ascolta una maggiore profondità di contenuti. Penso che nella dimensione del linguaggio il parlato si eleva come forme superiore rispetto allo scrivere e leggere. Io stesso ho provato dopo aver scritto un testo a leggerlo a voce alta o a registrarlo per riascoltarlo. L’effetto è molto soddisfacente in quanto riesce ad integrare meglio la conoscenza dei contenuti. Sappiamo come il suono delle parole, il loro colore, possa essere coinvolgente e perfino diventare terapeutico (voce lattea degli Esseni). La vita stessa sembra essere in origine creata da un suono primordiale che ha preceduto il BIG Bang ( Tomatis). Nella nostra ricerca in collaborazione con una piccola compagnia teatrale abbiamo pensato di sperimentere la lettura di testi presso l’ Associazione Ciechi di Grosseto. Grazie Iside per la condivisione
Grazie Iside, davvero una bella esperienza!
Approfitto ora per ringraziare anche Alexandra Croene, che generosamente mi spalleggiò per le problematiche tecniche!