DAL SILENZIO DEL SEPOLCRO A UNA BRECCIA DI LUCE

Commenti

  1. Grazie Simone. Queste parole risuonano in me.

  2. Bianca Sghedoni dice

    È bellissimo come palesi i tuoi stati interiori e come li coniugi con la scrittura. Veramente complimenti
    caro compagno di Darsi Pace !

  3. Claudia Vignati dice

    Caro Simone iniziando a leggere m’era preso uno stupore per il tuo apprezzare il buio,per me, tendenzialmente claustrofobica, il buio è soffocante, in quanto mancanza di percezione di spazio!
    Poi continuando la lettura sono stata coinvolta dal tuo danzare poetico molto intriso di significato e di …luce!
    Grazie

  4. Caro Simone, ti sono veramente grato! Queste parole risuonano fortissime dentro di me. Conosco i miei demoni più dolorosi e fastidiosi e sono questi, da tempo sono questi, “la mia vergogna e i miei terribili sensi di colpa”. Che gioia liberante, però, già vedersi così ben descritto!

    Ma poi, “Non temere, ripudia ogni paura, perché non ha ragione d’essere. Se ci sarà un attacco non sarà da parte mia e chi ti attacca cadrà contro di te”, la parola vera di Isaia contro tutte le male-dizioni, le storture, le errate interpretazioni. E torna sempre il motivo, ragionevole, per sperare. Per amare.

    Grazie di cuore.

  5. Giuliana Martina dice

    “il buio è l’anticamera all’esperienza di Dio”

    “in quella ricca relazione con il Creatore posso vedere il mio amato buio trasformarsi in luce”

    E’ ciò che sentivo accadere in me quando approdai in Darsi pace, è ciò che ora imparo a guardare in questo laboratorio di pensiero e di fede.

    Il buio, la parte sconosciuta di me si illumina se accetto di stare, ascoltare, accogliere, rispondere.
    Esco dalla mia fissità-cecità, mi lascio toccare, muovere, commuovere dal Creatore che fa bello il mondo facendosi sempre più uomo, perfetta umanità.

    Ascolto il farsi della vita, scopro che Io sono una risposta alla precisa battuta del dramma esistenziale che mi viene rivolta.

    Tornando all’inizio
    comprendo che

    ”la Rivoluzione del XXI secolo procede così, velocissima-mente, ma senza fretta; segue il ritmo danzante delle galassie”. (M.Guzzi, Il dizionario della lingua inaudita, pag.43)

    Grazie caro Simone, arrivederci a Sacrofano.
    Ti abbraccio, Giuliana

  6. Mentre scende la sera ho letto il tuo scritto, caro Simone!
    La giornata che ho vissuto nel sole e nel vento leggero, sta per essere inghiottita dal buio! E un altro mondo si apre. Più silenzioso e nascosto.
    Ma, ora familiare, non mi fa piú paura, come da bambina! Ora, mi piace ascoltare la sua voce, mi parla amichevolmente! E quindi mi sento vicina a ciò che dici.
    E se tutto fosse bello così com’ è?
    Di certo lo è, sono i nostri occhi a essere difettosi! Il cammino di liberazione, come stai anche tu sperimentando, li rende sempre più capaci di vedere la Bellezza, in noi e tra noi. E quindi, a crearla, partecipando sempre più al suo essere! E il buio così rivela le sue stelle! Bravo Simone!

  7. Simone Compagnucci dice

    @Salvatore: Grazie di cuore a te, caro amico.

    @Bianca: Grazie anche a te, cara, non sempre riesco a percepire le emozioni che si agitano in me, ma quando ci riesco noto che possono uscir fuori delle vere e proprie perle! Che stupiscono me stesso in primis! ? e.. d’altronde non è solo merito mio ☺ Un abbraccio

    @Claudia: Grazie di cuore anche a te ☺ ammetto di avere un rapporto a volte ambivalente col buio..che va un po’ a periodi. Però, in generale, mi ha sempre affascinato e rivelato molte cose in più su di me e sulla Vita di quanto non abbia fatto una luminosità eccessiva. Un abbraccio

    @Marco: Grazie infinite a te, caro amico, sì, conoscere i propri demoni già ci illumina molto.. ma molto. E quando riusciamo a dar credito fino in fondo a quelle parole di Isaia, la vita appare radicalmente diversa. Assaporare quelle parole, sentirle che contraddicono con tutta la loro potenza le maledizioni e i pensieri distorti che ci assalgono ci ridesta alla capacità di amare che nutriamo nel profondo! Un abbraccio

    @Giuliana: Grazie di cuore anche a te, cara Giuliana.. È proprio così: quando scelgo di ascoltare il buio, accoglierlo sentendolo palpitare tutto in me, solo allora noto sorgere una Luce in me, anche un raggio soltanto, che mi dice che non sono una creatura perduta o condannata nel mondo. E l’anima mia sento che si re-allinea al vibrante moto rigenerativo del Cosmo, alla danza silenziosa che si svolge nell’Eterno. La mia anima allora si distende nel grembo della Vita per suggerne la linfa di cui ha bisogno. Un abbraccio a te!

    @Bruna: sono contento che tu abbia apprezzato queste poche righe che ho regalato a DP. Quanto è vero ciò che dici, sono troppo spesso i nostri occhi ad essere difettosi e a non vedere la Luce anche nel buio! O.. a non vedere che il Buio stesso è permeato di luce.. anche se o addirittura PROPRIO perché è buio! Le stelle, d’altronde, come dici anche tu, sono visibili col cielo notturno e non di giorno! Possa allora la loro dolce luce illuminare i nostri giorni e renderci capaci di sintonizzarci sempre di più sulle meraviglie dentro di noi e fuori di noi! Un abbraccio, ciao!

  8. Pasqualino Casaburi dice

    Sono molto vicino a questa tua sensibilità verso il buio. Anche a me è sempre stato, se non seducente,
    attraente, come un luogo dove trovare anche il silenzio foriero di quiete interiore. Sei un crepuscolare, Simone che è stato capace di trovare un tesoro scavando nelle tue profondità.
    Hai descritto così bene il “viaggio” interiore regalandoci i colori dell’espressività poetica, tanto bene, dicevo, che sono stato trasportato lì con te in quel cammino consapevole. Grazie per questa tua apertura.

  9. Simone Compagnucci dice

    Caro Pasqualino, sono contento che tu abbia partecipato con me del viaggio verso le nostre più vere profondità. Non si smette mai in realtà di compiere questo viaggio per me molto più reale di qualsiasi altra cosa veda e senta nella realtà! La luna splende solo nel buio e talvolta troppo sole può essere anche molto fastidioso finanche nocivo. Forse anche per questo con gli anni, poi, ho sviluppato una sensibilità terribile alle varie stagionalità. In ogni caso, il nostro Sacro Graal giace là, sì, sotto i nostri abissi. Recuperarne anche solo un pezzo è una grazia data dallo Spirito. Un abbraccio, ciao

  10. Ciao Simone. Mi ha colpito questo tuo scritto, soprattutto perchè, dopo 3 anni di “frequentazione” nel blog del nostro triennio, da queste tue riflessioni viene fuori un bel messaggio energico e positivo, almeno a me così è arrivato. Un caro saluto. Domenico.

  11. Simone Compagnucci dice

    Caro Domenico, ti ringrazio tanto del tuo commento. Diciamo che già prima di iniziare il percorso con DP avevo vissuto un potente momento di “snodo” iniziatico (tutto sulla mia carne), che DP mi ha aiutato a leggere maggiormente come tale. Anche da lì è sorta una rivisitazione dell’esperienza del ‘buio’ nei termini che ho cercato di illustrare in questo post. Sono contento che anche tu comunque ci abbia sentito messaggi positivi. Mi tornano in mente al proposito alcune parole di Nietzsche: “Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi”. Un saluto

  12. Bello. Giusto,
    Bravo. Ciao
    Michele G.

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