Il ciclo delle dirette facebook 2022 dedicate ai libri della Collana Crocevia e condotte dai formatori dei Gruppi Darsi Pace si è concluso con il dialogo tra Gabriella Somma e Barbara Suligoi intorno al libro “Yoga e preghiera cristiana”.
Oggi riproponiamo la diretta dell’8 dicembre del 2021, che Paola Balestreri ha riservato alla festa dell’Immacolata, partendo dall’antologia di poesie di Marco Guzzi “Parole per Nascere”.
La Collana Crocevia, diretta da Marco per le edizioni Paoline, costituisce il fondamento teorico del lavoro culturale, psicologico e spirituale che viene proposto nel movimento Darsi Pace.
Cerchiamo sempre nuovi compagni di viaggio in questa avventura che sono i gruppi Darsi Pace e c’è ancora tempo per iscriversi alla prima annualità trovando qui tutte le indicazioni utili.
Di seguito, i testi letti da Paola e alcune informazioni per favorire la folle immersione nell’universo della parola poetica di Marco Guzzi.
Buon ascolto!
“tutti noi stiamo nascendo su questo globo ribollente in tanti modi: innanzitutto cercando e cercandoci senza più limite alcuno, e poi gridando senza ritegno, soffrendo amaramente, morendo fino in fondo, ascoltandoci sempre più in profondità, vedendo l’invisibile, parlando nuove lingue, guarendo da tutti i nostri mali, e imparando ad amare la vita e Dio e gli uomini con tutto il nostro cuore dilatato…. Queste sono perciò anche le 10 sezioni del libro: cercare, gridare, soffrire, morire, ascoltare, vedere, parlare, guarire, nascere, amare.” (Marco Guzzi, Parole per Nascere).
L’INFALLIBILE PASSIONE
Non si sfugge alla promessa
Quando è data. E’ un libro
Di ricordi che hai stampato
Nella carne. E canti
Il tuo pezzo di bravura
Tutto d’un fiato
In questo qui
Perenne.
La fedeltà perciò è la memoria
Fresca, la ripetizione
Del motivo, del cantabile, dell’aria
Che infiamma in me l’arcaica pulsazione,
Quell’infallibile passione
Che è Dio.
NON SONO VERGINE, MA POSSO RIPROVARE
Non sono vergine, ma posso riprovare,
sono la serva dei servi del padrone,
eppure quando entrò nella mia stanza
non ebbi più paura, e l’adagiai
sul morbido giaciglio del mio seno.
Il figlio che verrà avrà il mio nome,
ma il nome mio l’ho perso in quell’incontro.
Il figlio che verrà avrà il tuo nome,
ma il nome tuo nasconde il mio segreto.
Il figlio che verrà darà il suo nome
alla terra che tu gli ha consacrato,
e anch’io avrò da lui un altro nome
che porterò per sempre in tuo ricordo.
(IG)
LA CLANDESTINA
C’è una clandestina nella stiva.
Ha aperto sul fondo una gran falla.
E sto affogando.
Disabita la nave
Straniera alla cabina.
E’ la mondina
Che pianta nel fango
Il riso.
E il riso è il viso, è il Cristo
Colato nella minuta
Forma vascolare di Maria.
(FII)
IL FRANCESCANO
Nel bianco ruscello delle mie notti
Ridestato
Come se le cinque fossero un orto
In bilico sul mare
Il francescano conobbe la carne
Con la pupilla dell’occhio scorporato.
Era l’acqua più antica delle stelle,
La distillata, la sospirata
Venere, immacolata
Vergine Maria.
(PVT)
LA CURA DELLA MADRE
La fioritura è lenta, e molti mesi
scava la grandine sui tralci
i nervi consumati dal veleno.
Tu non guardare le mille cadute,
la piena del sangue dei padri
rimosso dalle fonti e dalle chiuse
e straripato a valle; tu non guardare
il toro che s’immola, e la platea
d’odio sugli spalti, guarda l’accenno
del primo volo, guarda la faccia
immersa nel lago, o Madre!
rimargina la piaga che m’ha inciso
il petto e putrefatto
il tempio, sanami il lembo
e dalla fibra tua
tessimi un velo
d’acque, a carnagione.
LA SEDE DELLA SAPIENZA
“la nostra bocca si aprì al sorriso” (Salmo 125,2)
Ogni giorno mi liquidi la mente
Che un castrato
Verbo fece inviperire.
Scroscia la tua luce adolescente
E mi dissolvi anche l’antica calcolosi
Detta morte.
Poi resta il campo:
La tua ridente,
Dentro i miei vuoti pensieri.
E’ questa la mia sede:
Un corpo franco.
Questa è la fede: essere un uomo
E Dio
Unita-
Mente.
L’INCORONAZIONE
Sulla corda del pensiero più vibrato
Qualcuno mi parlava
O a qualcun’altra:
“Rallègrati!
Oh piena di grazia.
Il Signore per sempre è con te.
Ti fa monarca.
Perché un re
Soltanto dà la pace
Essendone il principio.
Tu sei l’arca
Della mia alleanza.
E questa gabbia
Per te
Non c’è mai stata”.
(NMSD)
IL CAMPO DELLA GIOCONDA
Il campo che amo è la mia stanza
Disimmaginata. Questa qui.
Libero è il cuore del mondo.
Senza colpa.
Il martello
Pneumatico dischiuse
La terra.
Ora è un respiro
Che scende
Sul riso della vergine
Gioconda.
Mi accampo qui.
Resto felice. Il tempo
Più giocondo
Procreando.
LA DONNA PIÙ GRAVIDA DEL MONDO
Sono la donna più gravida del mondo
Non mi ricordo neppure come avvenne
Lo sento che sorride e che mi scalcia
Dentro; al buio
Rompe le acque, e viene
Luce da luce, figlio
Dall’unica figlia del padre
E’ il tempo della puerpera e del grano
Siate felici
Nella dimessa luce dell’avvento
Siate comete che annunciano lo stesso
Vostro natale
Nella diretta sono letti testi tratti per lo più dall’antologia poetica di Marco Guzzi: Parole per nascere. Poesie di un nuovo inizio, Edizioni Paoline 2014, Collana Crocevia.
Nel libro L’Insurrezione dell’umanità nascente, Crocevia 2015, Marco ha individuato e riflettuto sui caratteri di questa linea poetica che da circa due secoli ha riscoperto la funzione profetica e visionaria della parola.
Nel canale You Tube di Darsi Pace, soprattutto nella playlist Pensiero poetico ci sono molte conferenze di Marco Guzzi sul tema della poesia, e poesie lette da lui o da altri amici.
In particolare Poesia e Iniziazione, del 2010
Rinascere, del 2015
La poesia come esperienza iniziatica, del 2015
Alcuni dei testi proposti sono anche letti da Marco su You Tube:
https://youtu.be/8cRabD6ADqw https://youtu.be/ugXke-Iwh2s
https://youtu.be/HQ4nUWbqRUc
L’antologia poetica Parole per nascere contiene circa 100 poesie tratte dai 5 libri precedenti, che sono i seguenti (all’inizio ci sono le sigle):
IG, Il Giorno, Scheiwiller 1988
TC, Teatro Cattolico, Jaca Book 1991
FII, Figure dell’ira e dell’indulgenza, Jaca Book 1997
PVT, Preparativi alla vita terrena, Passigli 2002
NMSD, Nella mia storia Dio, Passigli 2005
I testi letti nella diretta che non si trovano nell’antologia “Parole per nascere”, hanno, in fondo, la sigla della raccolta precedente in cui sono contenuti.