“Mi piace pensare, come le tradizioni di molti popoli sembrano ritenere, che la meditazione possa essere la strada con cui ritrovare l’accesso all’Eden perduto. Ma questo richiede un percorso di iniziazione”.
Queste parole sono tratte dall’ultimo libro di Guidalberto Bormolini, sacerdote e membro della Comunità dei Ricostruttori nella Preghiera, che si intitola L’arte della meditazione – Meditare per respirare con l’Infinito. Approfittando dell’incontro-evento Il punto di rottura organizzato dal movimento L’Indispensabile al Centro Opera Don Guanella di Roma, dove Guidalberto e Marco Guzzi erano invitati fra i relatori ospiti, abbiamo voluto realizzare questa breve intervista a tre per dialogare su alcuni punti salienti che si trovano nel libro.
La meditazione e la preghiera sono il centro del lavoro culturale e iniziatico che portiamo avanti da anni nei gruppi Darsi Pace. Ragion per cui, molte delle suggestioni riportate da Bormolini durante l’intervista non potevano che trovare accordo con l’esperienza meditativa che accompagna da più di 40 anni (così è anche per Guidalberto, che coincidenza!) la vita e l’opera di Marco Guzzi. Una sintonia che ritroviamo anche rispetto all’analisi critica che Bormolini propone nei confronti di un certo modo edulcorato e tiepido di intendere il cristianesimo storico-politico.
Meditare è saper ascoltare. Saper scendere dentro se stessi per conoscere da vicino quelle che la mistica chiama “le dimore dell’anima”. Ma compiere questo viaggio interiore non è affatto facile. Servono pratiche quotidiane, disciplina, costanza e – soprattutto – coltivazione di un processo iniziatico personale autentico da vivere gradualmente e in comunità. Nessuno, infatti, può salvarsi da solo. Tanto più se si pratica la meditazione stando all’interno di una tradizione come quella cristiana che ha posto la Chiesa, l’Ecclesia, a suo fondamento. La pratica meditativa, vissuta alla luce di una fede rinnovata, diviene quindi una preparazione alla contemplazione del mistero di un io nuovo rigenerato in Cristo.
“La Chiesa riscopra le proprie tradizione di meditazione e accolga chi è in ricerca”, scrive Bormolini nelle conclusioni del suo testo. Ci sono ormai innumerevoli scritti, teologici e pastorali, che parlano dell’urgenza di una conversione interna alla struttura organizzativa della Chiesa. C’è purtroppo uno scollamento crescente fra la richiesta di una più ricca esperienza spirituale, da parte delle persone che si riavvicinano alla Chiesa, e l’architettura del cammino mistagogico per come viene trasmesso e presentato oggi. Si è interrotto quel processo “automatico” di affidamento alla propria comunità spirituale e, insieme, sta venendo meno quella che potremmo chiamare l’“ereditarietà religiosa”.
Riscoprire l’arte della meditazione, della preghiera e della ricerca interiore è uno dei passaggi fondamentali per la rinascita di una vita spirituale meno rappresentata e decisamente più realizzata. “La nuova spiritualità – scrive Marco Guzzi nell’introduzione al testo Yoga e preghiera cristiana – è fatta di approfondimento culturale quanto di meditazione, di studio quanto di preghiera, di autoconoscimento psicologico quanto di azione liberatrice”. Il confronto con le altre tradizioni sapienziali millenarie diventa oggi inevitabile, oltre che provvidenziale, se si vuole procedere probamente lungo il pellegrinaggio dello spirito.
Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Guidalberto e Marco durante la nostra amichevole conversazione, tutta incentrata sulla nobile arte della meditazione. Mi auguro che tale incontro possa servire da sprone e da guida per tutti coloro che attendono indecisi il momento buono per iniziare a sedersi, chiudere gli occhi e assaporare il senso profondo della vita contemplativa. Perché, come scriveva il monaco trappista Thomas Merton: “La contemplazione è la vita stessa, pienamente cosciente, pienamente attiva, pienamente consapevole di essere vita”.
La premiere dell’intervista sarà trasmessa oggi: 22 dicembre alle ore 18:00 sul nostro canale youtube https://www.youtube.com/watch?v=cdLBadwZu1s
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