Qual è il momento più opportuno per iniziare la Rivoluzione?
Quale se non quello in cui tutto sembra andare a rotoli? Il momento in cui il mondo intero – con la sua facciata tronfia e intoccabile, con la barbarie della sua falsa perfezione – va a sfracellarsi in stile Titanic; il momento in cui alcune coscienze si risvegliano, mobilitate da una luce elementare, emergenziale, che le convoca ad un’inaudita lotta pacifica per la nostra libertà e umanità:
proprio questo è il momento migliore per inaugurare un lungo, poetico e mondiale Movimento Rivoluzionario dell’Uomo nascente! E per inaugurarlo in tutti noi, senza confini, Adesso!
Si tratta di un’umanità veramente nuova perché sa di non poter essere annientata nemmeno dalla bomba atomica. Uno spirito lucido, vivente, creatore, incendiario, splendente: una potenza sconvolgente della Vita che irrompe nel mondo per rovesciarlo da capo a piedi. È chiaro?
Proprio questo è lo spirito laico e mistico, silenzioso e tuonante, profetico e realista della Carta della Nuova Umanità, che verrà per la prima volta presentata al mondo sabato 25 marzo a Roma, all’Aula Paolo VI dell’Università pontificia salesiana.
Noi tutti non sembriamo più abituati all’umilissima potenza degli eventi che fanno la storia.
Noi tutti, spaesati e vittime inconsce di una depressione universale, non riusciamo a svegliarci perché spesso non sappiamo nemmeno di stare dormendo.
Non abbiamo cioè memoria di quello Spirito che, nei frangenti più cruciali della storia, ha mosso i popoli a promulgare documenti capitali come la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789) o la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948). Eppure qui sta forse accadendo qualcosa di ancora più grande.
Cosa significa infatti che una nuova idea di umanità si faccia parola, ossia proclamazione pubblica, in uno specifico luogo e tempo, in una precisa lingua e cultura? Cosa accade nel mondo quando una collettività, ridestata un minimo a se stessa, si raccoglie liberamente attorno ad alcune parole dirompenti e rivoluzionarie, che già in quanto tali rovesciano l’ordine delle cose?
È a questo mistero che siamo tutti invitati a partecipare creativamente e consapevolmente in questo ciclo di eventi, intitolato La nuova età, che a partire da Roma farà un vero e proprio giro d’Italia, passando per Torino il 13 aprile, Milano il 6 maggio e Napoli il 3 giugno.
«Qui noi non scherziamo, ma facciamo molto sul serio», mi ha ripetuto spesso Marco Guzzi. C’è solo da chiedersi quando questo mondo impazzito avrà lo sguardo per capirlo e la buona fede per ammetterlo.
Ma a noi in fondo poco importano i tempi cronologici di questa Svolta. A noi basta sapere che farla adesso in noi stessi, riunendoci insieme attorno ad un Appello che ci precede, è l’unica cosa giusta e sensata anche se dovessero ammazzarci domani. Anzi, a maggior ragione. Sarebbe comunque il miglior modo di andare incontro alla catastrofe di questo mondo.
Tanto vale tentare, tanto vale sperare follemente in un disegno reale, che Adesso dia senso e vita a me, al mondo e ai corpi di tutti gli umani in travaglio del nostro secolo.
Questo è lo Spirito che ci muove a Roma, il 25 marzo alle ore 17:30, all’Università Pontificia Salesiana: per fare una buona volta tremare i poteri visibili e invisibili di questo mondo, per lanciare semi di fuoco e di verità a tutti i cuori che vorranno ascoltare!
Accorrete, accorriamo, perché la Gioia di questa missione è e sarà grande.
Cuori ardenti, menti lucide, “en-tusiasmo”, caratterizzano le giovani vite de “L’Indispensabile” che, con la guida spirituale di Marco, sono un dono de “l’Amore assoluto vivente” per l’umanità del nostro tempo, per adesso.
Ogni giorno, dopo la meditazione, prego per loro e per tutti i praticanti che si offrono di essere canali della Grazia, con tutte le difficoltà e le fatiche proprie di chi cerca luce e verità.
Poichè abbiamo liberamente deciso di credere che possiamo attingere alla Fonte perenne della vita, abbiamo una energia inesauribile ed il coraggio di ricominciare sempre.
Per la nostra quota, piccola ma risplendente di luce sfolgorante, ci facciamo suggeritori, umilmente, di quanto ci raggiunge nel silenzio e nell’ascolto, cercando di rendere attuale la Parola antica e sempre nuova:
“dal primo cerchio ( iniziatico) più interiore si irradiano cioè il secondo cerchio dell’espansione culturale e poi il terzo dell’azione politica” (Marco Guzzi).
Se ci crediamo davvero saremo dotati, come dice Luca, “di una potenza sconvolgente della Vita che irrompe nel mondo per rovesciarlo da capo a piedi”, senza nessuna violenza.
Grazie per questa voce di speranza gioiosa e coraggiosa. Che gioia e coraggio inondino i nostri cuori!
Professore, sono fortemente convinta che il grado di Consapevolezza che Lei è riuscito a portare nella nostra vita, grazie alla provvidenziale scoperta nel corso del ns. cammino dei Gruppi Darsi Pace, vada ora portato su un piano più ampio ed inclusivo nel senso politico della cosa. Questo mi pare quanto di più logico e, mi permetto, quanto di più dovuto. Sono al primo anno e mi trovo perfettamente allineata, in modo particolare ai Suoi (del Professore Guzzi), contenuti ed al Suo stile comunicativo pregno di potenza e di grande carica umana, uno stile diretto, sincero, privo di melasse e di mielismi, privo di quell’ipocrita bon ton che troppo spesso si trova in ambienti a matrice cristiano-cattolica. Quella sorta di remissività perbenista che sembra scandalizzarsi di fronte ad ogni manifestazione vera e senza filtri della fragilità umana e della sua natura bambina; chiusa in uno pseudomoralismo da quatto soldi che alla fine non cambia niente e nessuno. Anch’io (a modo mio), sono a tutti gli effetti figlia di Nietzsche, amo “la dinamite” e sono umana, toppo umana, non me ne vergogno anche se suscito spesso paura e la mia verità mi marginalizza da una massa atterrita. Sono pazza? Probabile! Ma preferisco questo fervore bollente alla stasi del congelamento, all’inerzia di un vuoto che poi vuoto non è, comunque lo si voglia intendere. Comunicare a questa umanità fortemente estraniata ed avvilita una Verità che consiste nel destituire l’io ego-centrato-bellico dalla sua posizione di preminenza, non è un fatto per nulla scontato se non ci si vuole estinguere in questa giusta Apocalisse. A mio parere, pur essendo al primo anno, ritengo che i tempi per questa Manifestazione d’Intenti siano maturi ed argomento: 1- siamo tutti concordi che siamo nella fase terminale ed i tempi di caduta, come accade all’ultima parte dell’acqua che scende nell’imbuto, accelera; 2 – (che è la motivazione più importante), i Gruppi D.P., a differenza di altri movimenti politici che hanno provato a cambiare qualcosa e che poi sono miseramente stati assorbiti nel vortice del sistema, i Guppi D. P. possiedono una esperienza di decenni con un nucleo ben centrato e stabile, con una cultura che fa la differenza ed un metodo collaudato e ben disciplinato, per cui non si va esattamente allo sbaraglio. Esporre questo progetto sicuramente espone a critiche, ma è fisiologico. Ciò che conta è seminare il seme e quel barlume di Coscienza che, come diceva Kant, è presente comunque in ciascuno a prescindere dalla cultura o dalla condizione sociale, sarà la terra che lo nutrirà. Questo per me è chiaro come il giorno. Sono convinta che questa deriva finale in accelerazione costante determinerà in proporzione diretta ed inversa un incremento esponenziale del germoglio di “quel seme”. Il Sole splende anche per chi non vuole la sua Luce. Auguri a Lei Professore, Auguri a tutti noi
Buongiorno, per l’evento di questo sabato a Roma è necessario comunicare la presenza/prenotarsi? L’orario di inizio previsto è le 17,30, giusto? (Sull’evento FB ci sono due orari differenti)
Grazie
Giampaolo
A me questa “ripartenza” piace, mi regala speranza.
La stagnazione si può aprire in due come un frutto e rivelare un soffio di luce.
Allora tutto serve, anche soffrire sarà servito.
Evviva!
L’evento di Roma mi ha dato tanta Pace e tanta carica. Per me è stata la prima volta di vivere fisicamente un incontro di questo tipo, sono iscritta ai corsi del primo anno. Ringrazio veramente il Signore per il cammino che mi sta facendo percorre di conoscenza di me stessa, del Suo Amore Infinito. Pur essendo consacrata a Lui da più o meno 40 anni mi pare di vivere un nuovo “noviziato”, una nuova nascità spirituale ad una comprensione più profonda e autentica di Lui, un nuovo e personalissimo rapporto con quel Signore che tanti anni fa mi ha chiamato a seguirlo sulla strada della consacrazione ma che spesso ho perso di vista. Giovedì vorrei 13 aprile vorrei partecipare all’evento di Torino ma ho qualche problema, essendo appena stata a Roma non posso chiedere alla mia Comunità di pagare il biglietto del Treno per Torino (anche perchè poi vorrei andare anche a Milano allora sarà più facile che mi concedano questo essendo più vicino) e, soprattutto ho degli impegni venerdì mattina, dovrei fare una andata e ritorno la sera stessa. Abito a Lonato del Garda – Brescia – c’è qualcuno in zona che pensa di andarci in macchina tornando la sera stessa a cui potrei aggregarmi? Grazie se qualcuno può aspetto una risposta. Daniela Facchin