Dopo Roma, Torino, Milano,Verona, Napoli e il grande intensivo di Sacrofano, concluderemo a Firenze – sabato 24 giugno al Parco dell’Anconella, ore 18:00 – questo primo grande ciclo di eventi intitolato “La Nuova Età sta arrivando in Italia”.
Non è peraltro un caso se il titolo dell’ultimo incontro di questa fase sarà “La pratica interiore è Rivoluzione”. Il messaggio politico fondamentale della Carta della Nuova Umanità è infatti che oggi, senza un’adeguata pratica di liberazione interiore – molto semplice e fruibile da tutti -, non ha più neppure senso parlare di politica, di futuro, di un qualsiasi avvenire umanamente auspicabile sulla terra.
La Carta della Nuova Umanità ci invita, in una maniera molto laica e basilare, a dar vita ad un’aggregazione politica di nuovo tipo, ci chiama quindi a ripensare tutti insieme – in libertà ed entusiasmo – i presupposti antropologici del nostro stesso abitare su questo pianeta. In una parola: ci spinge a reinterrogare il senso dell’essere umano e della sua storia, la direzione processuale e sempre rivelata del suo stare al mondo, creante vita, linguaggi e relazioni.
Insomma, la posta in gioco è la più alta possibile. Ma a nostro avviso anche la più giusta, la più propizia e feconda per le sfide ultimative che ci troviamo sempre più ad affrontare.
Chi sta diventando oggi l’umano, dopo la fine di un ciclo bellico millenario e l’avvento della grande svolta digitale ? Chi sono io, che senso ha la vita di ognuno di noi in un contesto ambientale e sociale sempre più ambiguo, oscuro e di fatto invivibile? …
La Carta della Nuova Umanità significa che queste domande oggi esigono di farsi nuova-mente politica, di farsi cioè discorso pubblico dalle implicazioni molto profonde e reali (per quanto ancora imprevedibili). E questo nuovo farsi politica delle domande ultime dell’esistenza umana non sbuca per caso come un fungo, ma nasce su un terreno storico-spirituale molto preciso: in Italia, dal movimento Darsi Pace e dalla ricerca inesausta di Marco Guzzi, accompagnato da tutti coloro che da anni e decenni collaborano con lui a questo progetto straordinario.
Una rivoluzione quindi che si radica in profondità sul nostro territorio, che comincia dalle relazioni a noi più prossime e sta a acquisendo mese dopo mese un respiro veramente nazionale. Su questa scia, la mia piccola iniziativa di Perugia dello scorso 29 aprile – di cui ora pubblichiamo il video completo – significa prima di tutto il rilancio di questo appello sul territorio umbro, che il prossimo 30 giugno vedrà infine Marco Guzzi ospite di Assisi Suono Sacro a Perugia, presso Villa Taticchi alle ore 18:00.
L’incontro sarà accessibile solo su prenotazione scrivendo a questa mail: assisisuonosacro@gmail.com
(Per informazioni rimando al link: https://www.villataticchi.it/evento/9747-2/).
Il mio augurio a tutti noi è allora quello di uno slancio nuovo, che muova da un cuore nuovamente ridestato a se stesso e al mistero infinito, mirabile, del nostro compito divino-umano sulla terra.
Ci vediamo a Firenze e a Perugia, per proseguire questo straordinario miracolo tutti insieme!
Caro Luca l’iniziativa intrapresa con il giro d’Italia a presentare “La Carta della Nuova Umanità” rappresenta una sfida è una scommessa allo stesso tempo. Una sfida nei confronti dell’agenda e del discorso quotidiano, tutto incentrato nel sedare le persone che, come fossero ipnotizzate e sospetto che veramente lo siano, in una sospensione tale da non far percepire l’immane pericolo che stiamo correndo. Questa guerra può davvero essere “l’ultima guerra” sia che questo rappresenti la fine di tutte le guerre o che ci scaraventi nel baratro dell’auto-distruzione. Quindi fine comunque ultima e, per quanto paradossale possa sembrare, occasione di ricominciamento, in ogni caso. È anche una scommessa però, perché ci proietta nella dimensione e, inevitabilmente, nell’ago ne della politica e quindi a misurarsi con le tentazioni, le sottili insidie, i nascosti tranelli di cui è capace il potere. Ho personalmente percepito questo carattere “multiforme” intrinseco in questo impegno. Entusiasmo e sensazione di pericolo hanno convissuto in quei giorni intensi e fecondi vissuto a Sacrofano. DarsiPace non è e ne’ potrà mai essere un Partito politico anzi, e ancor più, diviene la fucina dove si forgia la nuova umanità che è costantemente alla ricerca del suo Io e lavora incessantemente per disidentificarsi dalle malie egoico-belliche che la lotta politica fatalmente porta con se’. Voglio allora ancora qui ribadire che la nostra vittoria sarà tale solo e se saremo capaci di non aspirare a nessuna forma di potere in assoluto. Certo, il primo passo è quello di dare un contributo affinché queste cariatidi, queste mummie, questi avatar che oggi dettano l’agenda e reggono il discorso diventino argomento di discussione storica del passato. Dobbiamo però, secondo me, nel contempo guardare ad un orizzonte più ampio dove non esista più la lotta per il potere perché oltre al tabù della guerra dovremo fare in modo che anche il potere divenga un tabù e sostituirlo con l’energia vitale e rivoluzionaria della creatività, così come l’ha descritta Marco Guzzi. Ecco allora che all’interno di questo orizzonte ha senso il percorso politico appena intrapreso. Cosi potremo davvero vivere la nostra personale e collettiva liberazione interiore come trasformazione del mondo, perché il mondo potrà cambiare solo se cambiano le persone che vi prendono parte attiva e decidono di mettersi in gioco. Grazie e scusate qualche errore di battitura.