L’immagine che mi si è formata nella mente è quella di un’arancia sbucciata con gli spicchi un po’ distanziati ad un polo, eppure ben connessi dalla metà in giù, fino all’altro polo.
Stavamo già pensando di provare a commentare la Carta della Nuova Umanità tenendo però un taglio di tipo esistenziale. Eravamo presi negli scambi di email per focalizzare meglio il progetto che si andava delineando e mi è sorta questa immagine, quella dell’arancia.
Mi è sembrato che potesse bene rappresentare l’intenzione di ciò che volevamo fare.
Siamo un gruppo di praticanti di Darsi Pace che ruotano attorno ai Gruppi di Creatività Culturale.
Così abbiamo pensato di contribuire a promuovere la Carta a partire dal vissuto personale di ciascuno. In fondo, il tour de La Nuova Età stava già proponendo molte occasioni di riflessione più teorica, elucidando i presupposti che stanno alla base di questa iniziativa.
Abbiamo sentito per noi il compito di una lettura incarnata, appunto che partisse dalla nostra carne. Perciò l’arancia è sbucciata, graffiata e talvolta scarnificata dalle crudezze della vita.
È però un’arancia aperta, dove gli spicchi affermano la loro identità eppure rimangono ben ancorati tra loro, in una relazionalità che desideriamo sempre più profonda, noi che ci mettiamo in ricerca per lasciare fiorire in noi i primi germogli della nuova umanità che chiede uno spazio di salvezza.
Così, a mani e a cuore aperti, abbiamo provato a leggere l’appello inscritto nella Carta passandola al vaglio delle nostre vite, setaccio che non mente.
Se vorrete, potrete vedere, durante l’estate, sulla pagina Facebook di Darsi Pace i brevi video che abbiamo registrato.
Li offriamo umilmente e con tutta la passione di chi ci crede davvero.
Iside Fontana, a nome dei partecipanti al progetto Spicchi di Carta:
(in ordine alfabetico)
Marco Castellani
Alessandro Ciarella
Luca Cimichella
Gabriella Colao
Michele Grieco
Dario Falconi
Pier Luigi Masini
Ricordiamo che la Carta della nuova Umanità si può leggere e firmare sul sito www.cartadellanuovaumanita.it
Grazie di cuore, cara Iside, per aver dato forma a questo piccolo progetto che è grande perché viene dai nostri cuori, dalla nostra carne dolente (spesso), come garanzia di autenticità.
Mi sento sempre più immerso in un clima in cui si propagandano “grandi idee” (che possono essere facilmente distorte verso qualsiasi direzione sia funzionale al potere, va da sé: il “chi ha ragione” astratto che prevale addirittura sulla ricerca della pace, per esempio, è purtroppo questione di cronaca) e c’è ben poca attenzione all’aspetto “incarnato” del nostro vivere.
Azzardo, forse perché è meno manipolabile?
Ripartire non tanto dal “cosa pensi” (sulla guerra, sulla pace, sui vaccini, su vita, su Dio…) ma dal “come stai” è quella lezione profonda che ho appreso frequentando Darsi Pace. E che mi tiene qui. Grazie cara Iside per la tua equilibrata e sapiente “conduzione” che ci ha riuniti insieme. Grazie alla Carta che ci dà un cammino di proposta operativa, un “lavoro” che si oppone alla tentazione del “lamento”, ricordandoci che una prospettiva di senso è sempre presente.
Un grande abbraccio.
Grazie Marco! È stato un bel lavoro di gruppo.
Per correttezza, bisogna dire che è stata tua l’idea di provare a commentare la Carta a partire in modo più diretto dalla nostra esperienza di vita vissuta .
Desidero anche ringraziare Emanuele per la sua disponibilità ad aiutarci con i collegamenti, la registrazione e poi il montaggio.
Sono queste le occasioni che mi fanno intuire cosa possa voler dire essere uno.
iside