Domenica 29 ottobre alle ore 10, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, si terrà il nostro secondo incontro della 25° Prima Nuova Annualità dei Gruppi Darsi Pace. Come ogni anno il primo e il secondo incontro sono aperti a tutti. L’evento sarà comunque trasmesso in diretta Facebook e YouTube, ma, come potete immaginare, non è la stessa cosa esserci dal vivo o seguirci da remoto. Per cui chi può, soprattutto chi abita nelle vicinanze di Roma, venga a trovarci in presenza. Non se ne pentirà.
Vortice finale è il titolo di questo appuntamento:
“Vortice” perché, come aveva intuito Nietzsche nel secolo scorso, la configurazione del mondo sta cambiando radicalmente d’aspetto. La morale, la conoscenza scientifica, le istituzioni, le relazioni interpersonali: tutto sta precipitando. Anzi, ora, in questo momento, è già precipitato! Eppure, questo collasso non avviene in modo verticale e lineare. Esso segue un andamento circolare, concentrico, a piccoli e grandi cerchi. Come un mulinello che porta verso il fondo ciò che c’è in superficie seguendo una rotazione a spirale.
“Finale”, invece, perché questa situazione non è paragonabile alle altre. Non è un precipitare “normale”, che abbiamo già sperimentato. È l’ultimo stadio di uno sgretolamento definitivo. Superato il quale saremo in grado, forse, se lo vorremo, di scoprire un volto nuovo dell’umanità e del pianeta. Come suggerisce il titolo di uno dei libri della collana Crocevia, quello che stiamo vivendo è un passaggio “Dalla fine all’inizio”.
Occorre esserne al corrente.
Darsi pace nasce con l’intento di provare a vivere questo tempo di spirali violente della storia, evitando di farsi stritolare o di subire gli sballottamenti della coscienza che, come vediamo, sono all’ordine del giorno. Di recente ho avuto modo di dialogare con un grande amico di Darsi pace, il Dott. Raffaele Fiore, con il quale abbiamo convenuto sull’urgenza di riuscire a creare delle piccole realtà di protezione, di ancoraggio, dove poter vivere il passaggio antropologico nella maniera più cosciente e virtuosa possibile.
(Link al video https://www.youtube.com/watch?v=JHBnFdqTRJc&t=2694s ).
Queste cose noi le abbiamo anche scritte nell’incipit della Carta della Nuova Umanità, che vi invitiamo a sottoscrivere e a diffondere. Essa comincia dicendo:
“Inauguriamo un nuovo grande ciclo della storia. Lo facciamo consapevoli di tutte le difficoltà cui andiamo incontro; ma anche della forza straordinaria che ci anima, e della spinta ineluttabile che sta conducendo il vecchio ciclo a finire”.
Guardando alle vicende di cronaca quotidiana, tutto questo appare evidente. C’è un’accelerazione della spirale di morte che è, dal nostro punto di vista, molto preoccupante ma, allo stesso tempo, prevedibile e coerente. Quando la struttura mentale dell’ego si sente in pericolo, ovvero sente di stare giungendo velocemente alla sua fine, non può che intensificare la resistenza all’inevitabile sua scomparsa.
In sostanza, l’ego non vuole morire. Non vuole lasciare la presa. Non vuole “convertirsi”. E quindi: guerre, violenze, soprusi, soppressione della libertà, legge del taglione. Sono tutti tentativi che l’ego-bellico mette in campo per rallentare quel processo di trasformazione destinato a concludersi con la scomparsa definitiva di ogni cosa che, poverino, credeva di possedere: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?” (Lc 12,20).
Dentro questo vortice bisogna starci in modo meditativo e presente. Seduti nell’occhio del ciclone, dove tutto tace e non si sentono i rumori e i pettegolezzi che ci distraggono dalla vita vera. Il Sistema oligarchico della Guerra, come ho tentato di spiegare in una recente intervista per il Movimento giovanile L’Indispensabile, fa di tutto per non farci sedere in ascolto. Ci bombardano di negatività (in tutti i sensi), per poi farci credere che è pure colpa nostra se stiamo male e non ci “diamo pace”. È ora di dire basta a queste falsità! È ora di comprendere meglio le logiche del Sistema dell’odio! È ora di imparare un nuovo modo d’essere, una nuova forma di comunità e di società!
(Link al video https://www.youtube.com/watch?v=8CcO3gAVh5Y&t=896s)
Vi aspettiamo dunque Domenica 29 ottobre alle ore 10 all’Università Pontificia Salesiana di Roma. Sarà un bell’inizio da vivere insieme. Un secondo incontro ricco di sorprese!
LINK dell’evento FB: https://www.facebook.com/events/832817205220063/832819115219872/?active_tab=about
LINK Primo incontro DP: https://www.youtube.com/watch?v=9kpSQirnfds
LINK “Carta della Nuova Umanità”:
www.cartadellanuovaumanita.it
Grazie Davide almeno voi che dite queste cose! A presto!
Grazie Davide!! E che ci sia tantissima gente! Vi seguirò online (visto che sono già venuta lo scorso 8 ottobre). È sempre un piacere farlo in presenza. Grazie per il prezioso lavoro che dedicate all’’umanità. Grande generosità e per questo tanta gratitudine per avervi incontrati ❤️
Insieme a quella dell’Ucraina ora anche l’invasione di Israele da parte della terrorista Hamas che va a caccia e fa carneficina di civili ebrei e tortura orribilmente i bambini prima di finirli: come nella Shoah dei nazisti.
Sono praticante di Darsi Pace, cui sono approdato dopo 50 anni di pacifismo, e so che la soluzione non è la guerra.
Il terrorismo islamista non vuole solo la distruzione di Israele ma lo sterminio del popolo ebraico, e fa proseliti in un’Europa che odia sè stessa col proprio patrimonio di cultura greco-giudaico-cristiana, culla di libertà e democrazia
( non senza contraddizioni per le élites che ad esempio sostengono sempre la causa della Palestina ma mai quella del Tibet occupato ed insanguinato dalla Cina).
Vediamo che l’Ucraina con la guerra ha salvato la sua indipendenza ma cade sempre più in vortici di distruzione e morte.
In questi giorni tremendi e cupi per il Medio Oriente e per l’Europa dove in nome di Hamas si sgozzano i civili, quasi unanime è l’opinione che per sradicare il cancro del fanatismo islamista Israele deve entrare con l’esercito a Gaza.
Io spero che non lo faccia.
Ma devo confessare che molte volte penso che con chi tortura e strazia neonati e bambini di 4, 8, 12 anni e poi lo rivendica con orgoglio e trova il consenso di milioni di persone, il dialogo sia semplicemente impossibile.
Dio lascia agli uomini la libertà di scegliere il male, che è devastante.
Grazie a Dio in quella terra martoriata ci sono segni profetici di dialogo e di umanità.
Ora, in mezzo a lacrime amare, ci resta la preghiera con la speranza che tutto alla fine volgerà al bene.