Di quale morte moriamo? …
È una domanda provocatoria quanto insolita, come se la morte non fosse la famosa “livella uguale per tutti”. In realtà la morte, o meglio il nostro modo (personale e collettivo) di esperirla, è il fondamento di qualsiasi civiltà e cultura umana conosciuta. Senza un preciso discorso sul senso della morte non è nemmeno possibile parlare del senso di questa vita.
È per questo che, in un tempo in cui la morte è oggetto di una rimozione sistematica e senza precedenti, tornare a parlare del morire – inteso come luogo di senso procreativo dell’esistenza umana – è un gesto veramente rivoluzionario.
Nulla infatti, come spesso ha scritto Marco Guzzi, è più sovversivo e fecondo di un rinnovato discorso poetico su ciò che chiamiamo “morte”, che è anzitutto orizzonte di trascendenza, motore segreto di ogni vita e di ogni speranza di ulteriorità rispetto a questo mondo dato (e oggi ormai giunto al proprio capolinea di insostenibilità).
Da qui e soltanto da qui, a questo livello di radicalità e profondità, desideriamo partire per inaugurare una nuova età della storia planetaria.
Venite a Padova mercoledì 29 novembre, al Cineteatro Don Bosco alle ore 18:00, dove Marco Guzzi dialogherà di tutto questo con la psicologa e tanatologa Ines Testoni, dell’Università di Padova.
Sarà il quinto appuntamento (dopo Roma e Ivrea) del nostro grande ciclo “Le Feste della Nuova Umanità“: un importante momento di riflessione e rilancio della nuova cultura rivoluzionaria che stiamo tentando di offrire al XXI secolo.
Vi prometto che udiremo e canteremo parole inaudite, che sconvolgono alla radice la grancassa delirante di tutti i discorsi dominanti. Non potete mancare.
Vi aspettiamo! A presto.
Perché non permetterne visione online?
Buonasera, a mio parere non può restare in sordina un simile incontro. Se c’è stata registrazione, credo sia di grande interesse diffonderla online per i nuovi e vecchi iscritti. Grazie e buona Vita