Pubblichiamo una video intervista andata in onda il 14 dicembre 2023 sulla pagina Facebook del naturopata Marco Montanari. In questo dialogo, Marco Guzzi risponde a delle domande davvero radicali sui pericoli e sulle potenzialità dello sviluppo tecnologico dell’AI.
Ma l’intelligenza artificiale è veramente intelligente? E in che senso?
E il fenomeno della coscienza umana è riducibile ai concetti materialistici e meccanicistici della scienza positivistica tuttora dominante?
Mentre ci vogliono convincere che l’Intelligenza Artificiale sia superiore alla nostra (che però l’ha creata), dovremmo interrogarci più a fondo sul mistero della coscienza e sulle sue infinite possibilità.
In questo scenario, scrive l’intervistatore, “diviene importante comprendere cosa differenzia la macchina dall’essere umano, quanti e quali siano gli aspetti importanti dell’intelligenza. Intelligenza infatti non è soltanto la quantità di dati che si possono ricordare o di studi che si possono fare. Esistono aspetti di gran lunga più ampi, meravigliosi, sconfinati, qualcosa a cui le macchine non avranno mai accesso”.
Buona visione!
Caro Andrea, sono totalmente con te e ovviamente con Marco, che già dai primi minuti del video vedo difendere – grazie al cielo qualcuno ancora lo fa! – la irriducibilità della nostra coscienza alla quantizzazione imperante al giorno d’oggi.
E a proposito di “irriducibile”, mi piace ricordare quanto scrive Faggin, uno che di elettronica ne conosce più di qualcosa, nel suo libro omonimo: testualmente “A tutt’oggi, l’intelligenza artificiale è ben lontana dal superare non solo l’intelligenza creativa umana, ma anche quella del più semplice organismo unicellulare, come il paramecio.”
Un caro saluto.