“Un volto da un vuoto”: fisionomia di una nascita

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3 risposte

  1. La gioia è la vita che ti ringrazia di aver vissuto, anche solo in quel momento. Perché la gioia possa essere una grazia durevole,dipende dalle nostre personali storie in cui riconoscere quando ci salvammo dalle nostre infelicità……e fu per dei volti umani che riconoscendosi reciprocamente diversi poterono camminare insieme. Complimenti a Gabriele….giovane poeta che muove anche vecchi cuori.

  2. Fa bene allo sguardo, la copertina cosí vuota! Lo schizzo a china di un volto, appunto un balbettio, emerso da un vuoto celestino!
    Auguri Gabriele. Brunella

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