Diceva il filosofo ebreo Martin Buber che ogni persona ha la possibilità di accedere a Dio, ma questo accesso non è uguale per tutti.
Se riflettiamo a fondo su questa semplice considerazione, scopriremo che l’unico modo per riconoscerci uniti nella ricerca di quel varco che ci condurrebbe nei pressi di Dio (qualunque cosa questa parola possa significare, oggi, per noi) è attraverso il dialogo. Ovvero, attraverso l’ascolto profondo e attento delle parole provenienti dall’Altro.
Perciò, per essere davvero degli spiriti umani desti e viventi, non possiamo esimerci dall’esercitare, con enorme fatica, l’arte difficile del dialogo.
Per questo motivo ho ritenuto di dover proseguire il progetto “Dialoghi inattuali”, che, come forse ricorderete, era nato nel settembre 2021 con la mia prima intervista a Ugo Mattei. Di lì in avanti ho sempre cercato di selezionare, come miei ospiti (ormai siamo a quota 71), tutte quelle persone che, in un modo o nell’altro, nell’accordo o nel disaccordo, potessero dare vita a un dialogo che fosse nutriente e non convenzionale.
D’altronde, la sfida della Nuova Umanità è proprio questa: come posso mettermi in relazione con l’Altro, senza dover necessariamente dimenticarmi di me stesso o finire per assecondare le logiche perverse di uno “stare insieme” falso e fortemente alienante?
E ancora: esiste la possibilità di costruire un ponte fra le diverse visioni del mondo, senza voler per forza prevalere l’uno sull’altro, come se la verità fosse un oggetto possedibile da qualcuno in particolare, e non invece il campo integrale dove sorgono le diversità del mondo di cui ognuno di noi è un’espressione del Tutto sempre nascente?
La mia esperienza è che questo ponte è possibile; che cioè c’è sempre la possibilità, presente anche adesso, di una vicinanza fra me e l’Altro.
Ciò non significa annullare le differenze, appiattirsi e omologarsi all’ordine unico, come vorrebbero i signori di questo mondo. Né, tantomeno, vuol dire promuovere del facile irenismo.
Significa soltanto che il nostro compito, in quanto soggetti relazionali, è quello di favorire la relazione. Di accorciare le distanze e di farlo insieme[1]. Sapendo benissimo che alcune differenze rimarranno tali (io direi anche: per fortuna!); ma ciò non ostacola in alcun modo quel processo di avvicinamento verso il Centro, verso la Vita misteriosa, che è poi la nostra vera Origine comune.
Venendo ai miei “dialoghi inattuali” più recenti. Negli ultimi anni il Sistema della Guerra si è mostrato per quello che è realmente, ovvero un teatro di morte e di menzogna. Esso, come dice la Carta della Nuova Umanità, è agli sgoccioli[2]. Ma proprio per questo diventa sempre più violento. La guerra che oggi vediamo imperversare, tanto a Est quanto in Medio Oriente, è qualcosa di terribile e di spietato. Eppure, a ben vedere, non è nient’altro che la diretta conseguenza di una coltivazione di umori malvagi (egoici) portata avanti da menti criminali e profondamente malate. Infatti, perché scoppi una guerra fatta con missili e carri armati, ci dev’essere un terreno emotivo precedentemente ben lavorato. Un terreno psicologico, culturale e spirituale, all’interno del quale sono stati seminati odi e rancori.
Per riuscire a descrivere questo scenario bellico, cercando di comprendere criticamente quali sono i tratti salienti della violenza in corso, dal 2022 ho avviato una serie di incontri incentrati proprio su questo argomento in particolare. Partendo dall’analisi del concetto di “corruzione sistemica”, ho innanzitutto dialogato con Camila Vergara, politologa cilena dell’Università di Cambridge, con la quale abbiamo sottolineato come, in realtà, sia un intero Sistema politico-culturale, sostanzialmente oligarchico, ad essere stato creato apposta per alimentare l’odio e l’indifferenza. Successivamente ho tentato di approfondire gli aspetti più politico-religiosi della crisi globale in corso, interpellando Roberto Celada Ballanti, professore di filosofia della religione all’Università di Genova, col quale abbiamo evidenziato l’importanza del dialogo interreligioso per lo sviluppo di una pace autentica e non superficiale.
Dopodiché, si è reso necessario un confronto più geopolitico, per via del conflitto Russia-Nato-Ucraina. Allora con Greta Cristini, reporter di guerra e collaboratrice di Limes, abbiamo cercato di tracciare un quadro generale della drammatica situazione internazionale. Tra i drammi più rilevanti vi era quello del declino dell’Europa, tema vasto e complesso che abbiamo sviscerato in un’altra occasione di dialogo, questa volta insieme al prof. Demostenes Floros e all’amico economista Gabriele Guzzi. Intanto, però, la guerra in Ucraina procedeva senza sosta. Nei mesi appena precedenti avevo avuto modo di interloquire con Canfora, Cardini, Bianchi, Lilin, Fabbri, Cacciari. Ma, nonostante la loro preparazione culturale, la questione della impossibilità di riuscire a raggiungere un accordo di pace, a livello internazionale, rimaneva aperta. Fu in quel momento che decisi di dialogare con l’allora direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, col quale si portò avanti la riflessione sulla mancanza di una vera e seria “cultura della pace”, citando Ernesto Balducci.
Siamo, quindi, ora arrivati al marzo del 2023. Comprai e lessi d’un fiato “Scemi di guerra”, il libro di Marco Travaglio sulla guerra in Ucraina. Lo contattai e registrammo subito un bellissimo dialogo. Il suo è un testo fortemente critico nei confronti dei “pacifisti armati”, alla Mario Draghi per intenderci; ma, soprattutto, è una formidabile raccolta di tutte le menzogne sulla guerra Putin-Biden-Zelensky, promosse per lo più dai giornaloni e dai parlamenti di tutto il mondo. È stato un dialogo davvero importante, che varrebbe la pena riascoltare diverse volte. Giungiamo rapidamente al 7 ottobre. Ed ecco che si riapre la tragedia del conflitto arabo-israelo-palestinese. Procedo spedito in un dialogo serrato con: Moni Ovadia, Domenico Quirico, Elena Basile e in ultimo Ugo Mattei. Quattro posizioni diverse, ma con alcune prospettive comuni molto interessanti.
Ora, non tocca a me dire se tutto questo sia stato un lavoro degno di nota. Per la mia vita, evidentemente, lo è stato. Questa polifonia di voci critiche sul nostro presente mi ha arricchito molto. Certo senza un duro lavoro spirituale, sviluppato e portato avanti in parallelo al lavoro di analisi politico-culturale della realtà, non ce l’avrei mai fatta ad assimilare tutto questo.
Grazie al Cielo nei gruppi Darsi pace il focus sul lavoro interiore non manca mai.
Perciò mi auguro di essere riuscito a proporre sempre dei contenuti che fossero all’altezza delle esigenze nostre più profonde. Di aver trattato temi importanti, di attualità, ma in una forma e con un tono radicalmente “inattuale”.
Se ciò sta accadendo, anche solo in parte, vorrà dire che è indispensabile per me continuare questo lavoro di approfondimento e di cura del dialogo. A giudicare dai vostri commenti e dalle vostre interazioni sotto i video, finora, posso dire che mi sento stimolato ad andare avanti in questa grande opera relazionale che sono appunto i “Dialoghi inattuali”.
Dunque, procediamo senza indugio. Con l’augurio che prima o poi si riesca a raggiungere quella sintesi unitaria in grado di compiere la rivoluzione spirituale inedita, tanto attesa e tanto desiderata, nel cuore, da ognuno di noi.
1) Camila Vergara – CORRUZIONE SISTEMICA
https://www.youtube.com/watch?v=FBlSYlnfg3I&t=492s
2) Roberto Celada Ballanti – Il futuro delle religioni
https://www.youtube.com/watch?v=8GidAhQFboY&t=627s
3) Greta Cristini – GEOPOLITICA: Russia, Cina, America, Europa e Ucraina sul campo
https://www.youtube.com/watch?v=gre0J5oSIwg&t=2141s
4) Demostenes Floros e Gabriele Guzzi – EUROPA: CRISI E TRANSIZIONI
https://www.youtube.com/watch?v=VrM-BHnXc5Y&t=9s
5) Marco Tarquinio – Com’è POSSIBILE la PACE?
https://www.youtube.com/watch?v=qx2aoEO7C3o&t=999s
6) Marco Travaglio – Scemi di guerra
https://www.youtube.com/watch?v=AhgKRXpc0hE&t=178s
7) L’Oligarchia non è INDISPENSABILE!
https://www.youtube.com/watch?v=8CcO3gAVh5Y&t=1s
8) Moni Ovadia – Una GUERRA, una VENDETTA?
https://www.youtube.com/watch?v=hHm-UYx4wlw&t=788s
9) Domenico Quirico – ESCALATION? Guerra e Religione
https://www.youtube.com/watch?v=ycyFs_ypwiw&t=754s
10) Elena Basile – Quale SOVRANITÀ? Quale POLITICA?
https://www.youtube.com/watch?v=YxXfaM12PNs&t=330s
11) Ugo Mattei – Verso un NUOVO DIRITTO GLOBALE
https://www.youtube.com/watch?v=1BwQ2ohXbzs&t=2083s
[1] Il nostro prossimo evento a Viterbo, il 2 marzo, si intitolerà proprio: “Insieme. Dall’isolamento all’aggregazione rivoluzionaria”. Maggiori Info: https://www.darsipace.it/lefestedellanuovaumanita/
[2] Firma anche tu la Carta della Nuova Umanità:
https://cartadellanuovaumanita.it/
Grazie caro Sabatino, la tua è un’opera importante e meritoria.
Diverse volte mi sono abbeverato alle parole dei “dialoghi inattuali” che anche quando percorrono – come è doveroso he facciano – sentieri pesanti, come con la guerra, sempre lo fanno regalando il conforto di una visione limpida, sempre danno l’impressione impagabile di squarciare il velo opaco della menzogna “di regime” e finalmente arrivare al cielo limpido.
Proprio ascoltando alcuni di questi dialoghi, ho capito che l’effetto di oppressione “cosmica” che sento spesso gravare su di me, non è tanto perché la contemporaneità ci mette di fronte a temi gravi e drammatici (in fondo lo ha sempre fatto, in ogni epoca), ma è per come ci vengono proposti. Non è il dramma ad appesantirmi, in realtà – semmai mi desta, mi provoca, mi allarma, ma non mi appesantisce – ma quella spessa patina di falsità con la quale viene avvolto, per presentarmelo sui media, addomesticato e “drogato” secondo il pensiero dominante, secondo quanto è opportuno che io pensi. È dunque come una medicina sbagliata, ancora prima di capire cosa c’è dentro, mi sento male. Il mio bisogno di capire il mondo viene frustrato e prostituito, e spesso nemmeno me ne accorgo (se non per il malessere).
E invece qui, respiro. Vedo di nuovo le stelle, lo spazio siderale sconfinato.
Sarebbe utile – se non c’è già (e non l’ho capito) – fare una playlist di tutta la serie dei dialoghi inattuali, per ritrovarli tutti agevolmente e poterli ripercorrere.
Per quanto “inattuali” (o forse proprio per questo) mi sono più necessari che mai.
Con affetto,
Marco
Lavoro encomiabile e parole memorabili! Un percorso che unisce Davide come individuo alla Storia, fornendo documenti importanti e la visione di un ragazzo e di un progetto in crescita. Top
Grazie Davide. Hai questo dono di volare tra le parole e le persone come una danzante farfalla tra i fiori. Il tuo lavoro è già rivoluzionario e fonte di ispirazione, perché fa emergere parole di luce nella notte imperante in cui ci troviamo noi tutti. Possano la forza e il sorriso sostenerti sempre. Un abbraccio.
Ida
@Marco caro, grazie del tuo suggerimento per quanto riguarda la playlist. In realtà, per ora, i miei dialoghi si trovano tutti nella playlist “L’Indispensabile”, ma effettivamente si potrebbe crearne una dedicata esclusivamente ai “Dialoghi inattuali”. Vediamo dai. Un caro saluto!
@Alessandro carissimo, sì, effettivamente è un progetto molto “biografico”, oltre che di servizio per gli altri. Ma forse, in definitiva, solo le cose fatte a partire da noi stessi, dalle nostre profondità, possono realmente essere di aiuto anche agli altri. Un abbraccio!
@Ida cara, accolgo le tue parole con sincera gratitudine e ricambio l’augurio che mi fai, nello Spirito che è Uno. A presto!
Grazie Davide. Il tuo lavoro e proprio indispensabile per tutti noi.