Dal 2014, il laboratorio Darsi pace è arrivato in tutte le Regioni d’Italia, e anche all’estero, attraverso la presenza di gruppi territoriali nei quali i praticanti cercano di dare vita all’inedita Cultura della Trans-figurazione.
Gruppi diversi dentro lo stesso Corpo, biografie personali dentro una storia ereditata che cerchiamo di leggere alla luce del dinamismo messianico innescato da Cristo nelle nostre esistenze e nel mondo, esperienze che si fanno e disfanno lungo il processo conoscitivo di noi stessi nel continuo discernimento tra il nostro Io alienato e il nostro vero Io.
In Lombardia siamo partiti con alcune decine di praticanti e siamo oggi a 265 iscritti al percorso Darsi pace.
Il Covid non ha frenato il nostro desiderio di incontrarci, di sostenerci, di non soccombere ad un Sistema che con una falsa idea di progresso ci sta disumanizzando.
Da due anni nel gruppo di Milano è palpabile un nuovo fermento, c’è voglia di approfondire, di mettersi in gioco, di esporsi, c’è voglia di verità.
Così, grazie alla disponibilità di due praticanti, Elena e Loredana, che hanno messo in campo la loro competenza e dopo l’esperienza di un laboratorio nel laboratorio nella quale abbiamo cercato di integrare i linguaggi del Tai Chi e dell’Arteterapia con il percorso Darsi pace, nel calendario 2023-2024 a cadenza mensile, abbiamo aggiunto agli incontri dedicati al triennio di base, tre incontri che abbiamo chiamato di “Incremento-Espansione”.
I gruppi “Incremento-Espansione” sono due e vi partecipano 16 persone per turno, al fine di garantire un lavoro di ascolto e cura sensibile e puntuale. Ci dispiace in questo momento non potere allargare il numero ad altri praticanti che comunque ne fanno richiesta, stiamo però osservando l’andamento dell’esperienza per capire come consentire il prossimo anno la partecipazione a tutti i praticanti che lo desiderano.
Nei gruppi che abbiamo chiamato “Triennio di base” partecipano invece tutti i praticanti che lo desiderano, in un numero sempre crescente. Durante gli incontri ripercorriamo i passi delle singole annualità, condividiamo esercizi di auto conoscimento e i nostri personali vissuti mantenendo fede al metodo del laboratorio Darsi pace che integra tre livelli formativi e conoscitivi.
Il lavoro resta lo stesso in entrambi i gruppi, ma osserviamo che l’integrazione dei linguaggi e il numero ristretto di persone favoriscono l’approfondimento, e cioè una maggiore concentrazione che viene mantenuta nel passaggio da un linguaggio all’altro. Siamo all’inizio di una esperienza in divenire che già ci regala gioia.
Durante il primo incontro di “Incremento-Espansione” abbiamo condiviso un tempo -tre ore- come in continua meditazione, un procedere scandito ma non forzato, un ritmo in cui l’alternarsi di guidare ed essere guidati ci dava la percezione di essere dentro una spazialità ritrovata: la Casa desiderata.
Nello spazio silenzioso di ascolto, si è creato un luogo dove sostare, uno spazio-tempo sospeso, intimo eppure dif-fuso, una sorta di fusione-diffusione in cui ognuno di noi poteva muoversi con leggerezza, dare una piccola cosa oppure nulla, prendere o perdere qualcosa in piena libertà.
In questi due anni nei quali il Movimento Darsi Pace ha presentato la Carta e portato le feste della Nuova Umanità in molte città italiane, ci sentiamo sollecitati a cercare con maggior determinazione il luogo della ri-creazione, a spostarci nella dimensione in cui la coscienza fa esperienza di sé e da lì osserva lo scorrere della vita che ri-plasma le nostre identità e trasforma il mondo; solo da lì possiamo creare nuova cultura e anche nuova politica.
Il tempo stringe e nella stretta del tempo vogliamo giocare la possibilità di una vita più umana. È possibile prenderci cura di noi stessi, della nostra umanità, del nostro Paese e di tutto il mondo. Ed è possibile farlo insieme.
I gruppi territoriali per noi sono isole creative, oasi di ascolto in cui ci aiutiamo a fare vuoto, ad entrare nel silenzio pieno di vita, a farci canali ricettori di un immenso sapere che non può essere delimitato, definito perché si fa dentro la nostra trasformazione e scorre come scorre la vita mentre lo ricrea.
Da irriducibili, dopo ogni incontro, ritorniamo nelle nostre realtà esistenziali, negli urti e nelle provocazioni di questo mondo, consapevoli che nell’Adesso creativo troviamo la gioia della festa.
Cara Giuliana, che bello assistere ad una Italia che si accende, piano piano, punto a punto.
Proprio nel tempo in cui l’omologazione sembrerebbe aver vinto, cresce il numero di persone che non si rassegnano né al “non c’è alternativa” né ad una ribellione sorda e senza esito. Nel tempo in cui il deserto sembra ovunque, crescono oasi che non sono deserto. Così la speranza può fiorire di nuovo, prendere linfa da questo terreno ben coltivato e sbocciare come la primavera che arriva.
Grazie per questo bel resoconto.
Carissima Giuliana, grazie per questa tua testimonianza del vissuto del gruppo di Milano. Leggendo mi sono sentita pienamente in sintonia. Davvero sto percependo il filo dorato della Provvidenza Divina che guida la storia umana e la storia personale di ciascuno di noi. Nello stesso tempo percepisco anche la divina libertà, senza la quale non potrebbe esistere l’amore, in cui ci muoviamo. Sono convinta che, nonostante le deviazioni e le mostruosità di cui siamo capaci noi umani nell’approfittare di questa libertà Lui non ci “molla”. Sto imparando a FIDARMI.
Mi sento il piccolo granello di polvere che fa l’immenso e meraviglioso deserto, grazie Giuliana!
Immensa e profonda gratitudine a Giuliana, Elena e Loredana, che mettono a servizio gratuitamente il loro tempo, la lora energia e la loro esperienza in questo gruppo di cui faccio parte e che vivo come un dono veramente prezioso.
E un grazie anche ai miei compagni di gruppo, che con le loro testimonianze e la loro autenticità impreziosiscono e arricchiscono questo gruppo e la mia vita.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Grazie a voi, caro Marco e care Daniela, Elena e Raffaella per le vostre risonanze.
La Vita è davvero sorprendente, mai avrei immaginato dieci anni fa ciò che è avvenuto in me, in Lombardia come in altre regioni italiane ed estere attraverso la territorializzazione del laboratorio Darsi pace.
Il Giorno avanza, sempre e comunque, anche nel profondo della notte.
Questa è la consapevolezza da tenere viva in noi stessi e nel mondo.
Un grande abbraccio, Giuliana
Cara Giuliana,
ciò che avete realizzato e di cui ci testimoni mi allarga il cuore. Allora è possibile ? !! Stare insieme e stare anche in silenzio. Poter rientrare in sé stessi per un riposo, per un assaporamento e poi rientrare nel dialogo, nel movimento, nell’azione che diventa così azione contemplativa.
Solo così possiamo abbattere la competizione, possiamo sentirci liberi di essere quello che siamo, anche nei nostri sbagli che non necessitano più di essere difesi e giustificati.
Un immenso ringraziamento e abbraccio
Bianca
Cara Bianca grazie a te.
Non solo è possibile ricominciare, è urgente farlo e farlo insieme.
E’ ciò che cerchiamo di fare nei gruppi con umiltà ma anche con determinazione, cerchiamo di vivere insieme ad altri la liberazione interiore che è anche trasformazione del mondo.
Impariamo a tenere l’occhio sulla via della cima e a guardare il nostro piede. E non crediamo di essere arrivati solo perché scorgiamo la cima, ma facciamo attenzione che il prossimo passo non ci distragga dal fine più alto.
(R. Daumal, Il lavoro su di sé, Adelphi)
Ti abbraccio, Giuliana
Grazie cara Giuliana, co-creatrice di sapienza e di speranza anche nell’oggi delle guerre .
Come dici, il nostro lavoro è “leggere le nostre biografie alla luce del dinamismo messianico innestato nelle nostre esistenze e nel mondo”, per incarnarlo in noi ed in tal modo testimoniarlo ed offrirlo al mondo.
Lo scoprire il mio io vero è salvezza per me ed accende la mia fiaccola come luce di speranza nelle tenebre del mondo.
Con quella luce abbiamo una conoscenza ed una consapevolezza in cui collochiamo il nostro “io sono” che offriamo come dono al mondo per aprirlo alla certezza che c’è una via d’uscita dal nihilismo e dalla disperazione.
Abbiamo imparato che dopo la morte c’è la resurrezione con la gioia della Pasqua, e questo è l’augurio che ci scambiamo con tutto il cuore.
Giancarlo
Grazie a te caro Giancarlo.
Imparando a morire vivendo scopriamo di essere flussi di eterna creazione, la morte non ha l’ultima parola.
Buona Pasqua a te e un abbraccio, Giuliana