Marco Guzzi interviene al BENEFEST – il primo FESTIVAL DI BENE DIFFUSO, dedicato “alle pratiche del bene per una nuova umanità”, che si è svolto a Bologna il 3 marzo 2024.
Nella conferenza si parte dalla naturale esperienza degli umani a RICERCARE IL BENE, per poi chiedersi IN COSA CONSISTA davvero il bene, cosa sia questo bene cui tutti aneliamo. Infine si affronta il tema del COME: in un tempo difficile, in cui l’estremità del male sembra aver raggiunto un apice di violenza e di insensatezza, come è possibile trovare la forza e il coraggio per restare fedeli al VERO BENE? Per coltivare ed annunciare la nascita di una nuova umanità pacificata e davvero non violenta?
Da una forma dilatata della coscienza di persone che vogliano risvegliarsi, che sappiano denunciare la menzogna dominante e finalmente aggregarsi, sarà certamente possibile riprendere un’avventura comune, a partire dalla purificazione dei cuori e da una inedita rivoluzione dello Spirito.
NASCENTI E BENE-DETTI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! UNIAMOCI!
Buona visione!
Trovo molto bello questo intervento.
Rasoterra si sta bene o comunque meglio.
Trovo che sia molto diffusa una comunicazione volta a far arrabbiare ed a provocare.
Imparare ad interrogare le parole, scavarne il significato, cosa significa per noi una salute/salvezza/pace?
Imparare a confrontarci con la Tradizione e le tradizioni ed a verificare sulla base di questi, rinnovando la cultura con la cultura.
Il discernimento acuminato ci aiuta a discernere fra falso bene e vero bene, cosa non sempre semplice.
Spesso il problema è dove non si vuole guardare.
Ognuno è chiamato a guardare nel proprio cuore ed a far scorrere vita in tutte le parti del corpo.
Non so se a voi è piaciuto questo intervento, a me molto.
Vi invio una nota sulla Basilica di San Petronio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Petronio
«Giù le mani dai nostri monumenti antichi. Si, giù le mani dai nostri monumenti. Conserviamoli con l’amore, con la tenerezza, col rispetto che abbiamo per i nostri vecchi, ma non pensiamo di cambiarli. Soprattutto non pensiamo di ringiovanirli… Quale Dio può scaldare l’anima di colui che fa l’arte guardando indietro e cercando di copiare cose già fatte e già passate da tempo? Ed è per questo che chi è artista, ancor che vada per una via falsa, studia il passato, ma non lo copia»
(Giuseppe Bacchelli)
Buona Pasqua!
Silvia