SEPARAZIONE

Commenti

  1. Silvia Fusco dice

    Siamo tutti connessi ma anche individui separati.
    La fatica delle relazioni e della conoscenza dell’altro è merce molto rara.
    Le facili alleanze merce molto diffusa.
    La paura della solitudine si compra al supermercato a chili.
    Il polpettone lo mangiano tutti con gusto!
    La massa non sempre ha ragione, come hanno dimostrato secoli di totalitarismi.
    Come hai visto, nell’uccidere Cristo sono tutti concordi e tutti in una perfetta armonia celeste trascendente
    Ti abbraccio
    Silvia

  2. Mi viene spontaneo chiedermi.
    Senza questa separazione, in cui mi scopro fin dalla più tenera età, e di cui poi prendo consapevolezza potrei mai mettermi in cammino per le strade che
    mi riconducono alla verità ?Alla mia unicità ? A ciò che ero prima di nascere ?E se la vita che per grazia mi è stata donata non sia altro che questo ritorno all’origine? E sé tutto è predisposto in modo che la sofferenza dovuta alla mancanza della verità sia per me un richiamo a non dimenticare mai che cosa sono venuto a fare? Ritrovarmi per Ritornare? Dove? Negli altri ? Nelle cose del mondo? Bhé se così fosse direi che il mondo è un posto meravigliosamente perfetto pieno di opportunità per
    ri-cordare di ri-cordarmi di ri-trovarmi.
    Un caloroso saluto
    Cristiano

  3. Ne’ dipendenti né indipendenti ma…interdipendenti! Nel senso che ognuno porta un beneficio per il benessere dell’altro. L’armonia delle relazioni umane…che tutti dovremmo realizzare.

  4. Maria Nicoletta Bucchicchio dice

    Ciao Brunella, grazie per questa (anche poetica) riflessione sulla separazione che ogni giorno di nuovo, e continuamente, ci troviamo faticosamente a vivere. Porsi domande come hai fatto tu credo sia un modo efficace per “scavare”.
    Dici: “Questa separazione oggettiva determinata dai confini di ognuno…non significa che non ci sia relazione tra tutto ciò”, e trovi la risposta all’apparente oggettiva separazione, nella realtà della relazione, nel filo che unisce tutto in un comune tessuto.
    La separazione “che ci rende indifferenti, ostili, nemici” certo è altra cosa, come osservi.
    Così come Io e Ego non sono la stessa cosa, e se nell’Io siamo comunque uniti, nell’Ego siamo separati.
    Ma allora “come faccio a realizzare la mia umanità (Io) senza diminuire, negare, opprimere la tua” (Ego)? Come faccio a non essere separato come Ego ostile, indifferente, nemico?
    Bella la tua risposta! “Cambiando ordine mentale”.
    Si, lasciando andare ogni volta di nuovo la separazione dell’Ego, nell’ordine di un nuovo giorno, con tutto il lavoro che significa.
    Grazie ancora Brunella, un abbraccio.

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