Il problema della rivoluzione è che non ha fatto altro che instaurare tecnocrazie, occultando o vanificando l’immane Luce messianica che da sempre la animava.
Questo è ciò che vediamo anche nel nostro Occidente liberale, nato dalle rivoluzioni americana, inglese e francese.
Ma ancora più a fondo c’è un istinto di controllo e di dominio inscritto nell’essere umano ed espresso nel suo utilizzo delle tecnologie. Una tendenza al controllo che porta all’omologazione e al conflitto.
Questo è in atto anche nel mondo dei saperi e dell’istruzione: c’è un progetto tecnocratico in atto sul mondo dell’Università ad esempio, fatto di riforme, tabelle di valutazione, retoriche del merito e iper-specialismo.
“Tecnocrazia e Rivoluzione” è la sfida ultimativa, decisiva e inaggirabile del XXI secolo.
Come liberarci da tutto questo? Come liberare la tecnica dal suo impulso distruttivo? Come proseguire una rivoluzione permanente che non sfoci nel controllo totalitario o nella violenza?
Di questo hanno parlato, a Terni, i nostri Luca Cimichella, Diego Cianfanelli e Andrea Bellaroto, presentando ancora una volta il libro “La politica di una nuova umanità”, accompagnati dal pianoforte di Giorgia Cecconi.
Il video dell’incontro esce oggi sul nostro canale Youtube. Buona visione!
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