Il gruppo di creatività culturale Darsi Scuola inizia la sua attività nell’ottobre del 2020 a partire da uno slancio di alcuni educatori e docenti che di fronte alle difficoltà emerse negli anni del Covid risposero creando un luogo fisico-virtuale di riparo, un “porto sicuro”, un “ospedale da campo” in cui ritrovarsi una volta al mese per praticare l’ascolto attivo, la meditazione e gli esercizi di auto conoscimento sperimentati in Darsi Pace allo scopo di lenire quelle profonde ferite emotive causate dalla pandemia e dalla sua gestione politica estremamente incurante del mondo dell’educazione e di chi vi lavorava. Col tempo quella struttura embrionale ha iniziato a mettere radici e a produrre qualche piccolo ma significativo germoglio, e ad oggi si configura così:
– Un incontro mensile via Zoom per dialogare, condividere esercizi e letture, meditare, con l’eventualità nel “secondo quadrimestre” di ospitare piccoli workshop o formazioni interne di vario genere grazie alla disponibilità e alla professionalità dei nostri partecipanti, il tutto a titolo volontario e gratuito;
– Due pubblicazioni settimanali sui Social (Facebook e Instagram) di contenuti audiovisivi e scritti dove condividere la nostra ricerca teorica, portare testimonianze, ospitare rubriche e interviste promosse dai nostri membri;
– Tre incontri in presenza per fini formativi, conviviali e divulgativi: Romena a maggio, Sacrofano a giugno e San Magno a luglio, laboratori dove lavoro e festa, progettazione e convivialità, concentrazione e svago si intrecciano in un unico aggraziato ma anche denso movimento.
Per di più, il 2023/24 è stato l’anno della prima formazione per insegnanti targata Darsi Scuola, tenuta all’ I.C. Gonzaga in provincia di Mantova dedicata ai docenti di scuola materna, primaria e secondaria di primo grado, dal titolo “Il Viaggio dell’Eroe, l’avventura di riscoprirsi”.
Questo è stato per Darsi Scuola il primo atto concreto di apertura verso l’esterno.
A giugno abbiamo avuto la gioia di chiudere con il nostro Marco Guzzi il ciclo delle Feste della Nuova Umanità proprio nel teatro di Gonzaga con l’evento “Educhiamoci a diventare Nuova Umanità”, disponibile su You Tube (link: https://www.youtube.com/watch?v=A1AvFhxd7kU)
Contestualmente è stato l’anno di tante proposte ricevute (collaborazioni, festival, convegni in varie regioni d’Italia), e nello stesso tempo è aumentato il numero dei praticanti iscritti, ciascuno con il proprio talento e uno specifico interesse verso i temi educativi.
Di fronte a queste irruente e significative evoluzioni, abbiamo iniziato a chiederci: come possiamo rendere Darsi Scuola uno spazio poliedrico di carismi in comunione capaci di trasformare concretamente il nostro modo di fare scuola senza perdere mai il contatto con il motore di questo lavoro, ovvero l’ispirazione proveniente da un cammino di liberazione interiore, gentile ma reale e progressivo, vissuto insieme?
Il nostro sguardo infatti osa spingersi molto lontano: noi ci proponiamo, nei limiti delle nostre forze ma in maniera seria e non poco ambiziosa, di favorire un’opera storica come quella di accompagnare il passaggio verso un’educazione che agevoli la liquidazione di questo triste e violento ego che si percepisce separato, e quindi terrorizzato dalla morte, per cui molto pericoloso, per permettere di sorgere a coscienze dilatate e cuori pulsanti, persone incoercibili perché più consapevoli del “tutt’uno”, di far parte carnalmente di una “infinita presenza” in cui sono, nonostante le apparenze contrarie, al sicuro.
Solo questa presa di consapevolezza incarnata, propria delle antiche tradizioni spirituali quanto delle più recenti acquisizioni scientifiche, questa conversione dello sguardo vissuta in ogni momento metterà la parola fine a un’educazione fondata sui dogmi riduzionisti, scientisti e neoliberisti falsi, secondo i quali il mondo è un flipper crudele di oggetti separati in guerra perenne, un’immagine della realtà e dell’uomo che oggi rivela tutta la sua intrinseca violenza e il suo esaurimento imminente. Finalmente!
Il sistema si arrabatta e si incattivisce nell’usare tutti i mezzi a sua disposizione, educazione compresa,
per persuadere che l’unica maniera di (sopra)vivere e di generare illusioni di felicità sia la concorrenza, l’accumulazione e il consumo, che pure procedono ormai in senso inversamente proporzionale alla vita sulla terra e al nostro stesso benessere.
Ma che senso ha ancora una scuola al servizio di un sistema ormai palesemente guerrafondaio, suicidario e senza futuro?
Essa, svuotata del suo senso liberante e della sua anima iniziatica si tiene in piedi solo per inerzia, come una salma percorsa da periodiche scariche elettriche.
E’ evidente che a momenti (momenti che possono durare anche decenni) cadrà e scomparirà da sola come un residuo della storia; ma quando succederà, assieme alla relativa filosofia e al connesso sistema economico, noi vogliamo che l’alternativa, anche se in dosi microscopiche, sia già reale e presente.
Come sarà una Scuola fondata sulla consapevolezza che siamo tutti immersi in questo preciso momento in una coscienza-vibrazione cosmica che è essenzialmente Relazione totale di tutto con tutto?
Questo è quello che siamo chiamati a scoprire, procreandolo!
Una Pedagogia della cura, della presenza, della connessione, del contatto… una Pedagogia Tecnica in quanto si avvale delle scoperte naturali e degli strumenti più efficaci ad oggi disponibili, ma insieme Mistica perché non tradisce il progetto originario di condurre l’uomo alla realizzazione della sua natura trascendente, libera e infinitamente creativa, come farà a nascere se non iniziamo a sperimentarla noi in prima persona, nel corpo di un gruppo di persone che si aiutano seguendo l’istinto di questa medesima volontà?
Allora entriamo in relazione per portare avanti insieme la ricerca della vera Sorgente educativa: il nostro Cuore sapiente, sempre fecondo, e quindi eternamente nuovo e procreatore.
Per tutti gli interessati a partecipare alla nuova annualità 2024/25: scriveteci alla mail Darsiscuola@gmail.com
Grazie Alessandro per questo articolo così incisivo, che porta alla luce le contraddizioni in cui viviamo ma con uno sguardo proteso verso un orizzonte da raggiungere…
“Una Pedagogia della cura, della presenza, della connessione, del contatto…” GRAZIE per questa analisi così “lucida”ma anche infervorata dallo Spirito di realizzare un nuovo modo di intendere e fare educazione.
A partire da ciascuno di noi con lo sguardo rivolto al futuro della Nuova Umanità.
Grazie caro Alessandro per questo articolo che descrive così bene il nostro cammino di piccolo ma intrepido gruppo di creatività culturale. Come impariamo gradualmente e iniziaticamente nel nostro lavoro in Darsi Pace, la sola direzione da prendere, seppur impervia e faticosa, è quella che tu descrivi così sapientemente e che io potrei sintetizzare parafrasando il motto della nostra casa madre: liberazione interiore per la trasformazione della scuola. Avanti così. Un abbraccio
Grazie Alessandro