Tra Vigneti di Castelvetro di Modena

Commenti

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  3. Bello

  4. arianna alfieri dice

    Ringrazio per la piacevole lettura che mi ha permesso di avvertire il desiderio di visitare il cammino descritto e di tornare con mente e cuore ad un periodo di ricerca interiore..passata..perche’ diversa dalla presente nella modalita’.
    Sorridendo ho osservato come la mia mente abbia fatto riaffiorare le lezioni di bioenergetica alla quale mi sono dedicata per un breve periodo e i miei luoghi del cuore,dove sembra impossibile non essere che se’ stessi..dove il tutto avviene con una innata semplicita’,naturalezza che rapisce l’anima,i sensi ogni volta che si decide di tornarci.
    Tardi nella mia vita terrena ho avuto la consapevolezza di quanto anima e corpo siano connessi,dell’importanza dell’ascolto corporeo nelle sue infinite sfaccettature,della consapevolezza emotiva.
    Ad oggi guardo la mia vita con un sorriso di tenerezza,altre volte con un sorriso amaro,piu’legato alla tristezza per il tempo “perso”perche’ non colto..ma la bella notizia ,come dice Guzzi,e’ che tutto questo non e’ il mio punto di arrivo…anzi!!!
    Leggendo penso ai compiti a casa dati durante il primo incontro della prima annualita’ i primi di ottobre,nello specifico alla meravigliosa meditazione sulla “sorgente interiore”(di Etty Hillesum),sempre presente,sempre accessibile..che e’ l’unica vera possibilita’ che ci e’ stata donata per vivere e gustare quelle frequenze che ci colmano,che ci realizzano semplicemente perche’sono le nostre..
    Non e’ facile,perche’ di creature consapevoli di aspirare a queste frequenze non ne ho molte intorno ma credo siamo proprio nel tempo giusto per far riaffiorare tutto questo,per dirlo,per farlo ricordare perche’ e’ proprio vero che ad alcuni livelli,certe frequenze non si vedono ne’comprendono,anzi innervosiscono.
    Ringrazio per questo spazio di condivisione.
    un piacevole,impegnativo e fecondo lavoro a tutti.
    Arianna

  5. Caro Fabio,

    prima di tutto, grazie!

    Grazie che mi hai portato in cammino, ad assaporare la pace di luoghi pieni di storia e di silenzio, allo stesso tempo. Ho letto il tuo post stamattina e mi ha ristorato. Ti spiego brevemente.

    Sai, anche io, come Arianna nel commento, riprendendo i “compitini” assegnati da Guzzi per il primo incontro DP mi sono imbattuto presto, nel testo “da comodino” su Facebook (un libro prezioso e riccamente illustrato) in qualcosa che “mi parla” molto in questo periodo.

    Quando Marco parla di “troppe chiacchiere, religiose e laiche” e torna all’importanza del contatto tra le persone, come cosa in cui innanzitutto credere (ora non ho il testo per la citazione esatta), fotografa il mio stato d’animo di questo periodo. Basta con le chiacchiere, anche religiose! Voglio cose vede, voglio sperimentare, non speculare o rappresentare.

    A volte ho timore perfino ad aprire il blog Darsi Pace, perché non sopporterei articoli con esaustive ed “esaurienti” (nel senso che esauriscono me che leggo!) disamine religiose o spirituali. Ma Darsi Pace è sempre sorprendente, e oggi sono stato condotto, non tanto a speculazioni sulla Santa Trinità (con tutto il dovuto rispetto) ma ad una amabile camminata nei boschi.

    Grazie per questo, ovviamente spero di poterla fare di persona, la passeggiata. E vorrei anche sbirciare l’insegna sul noleggio CD/DVD, una cosa modernissima tempo fa, ora irresistibilmente “obsoleta”. Segno di stagioni che passano: meno male che c’è Qualcosa, che resta.

  6. Giuliana Martina dice

    Caro Fabio,
    mi piace camminare con te dal borgo di Castelvetro fino al castello di Levizzano Rangone, giungere all’oratorio di San Michele Arcangelo e fermarmi in silenzio ad assaporare la bellezza di una vista che si dilata fuori e dentro di me.

    Il cammino trasformativo che stiamo compiendo insieme ci allena ad un ascolto profondo di noi stessi che unifica corpo, mente e spirito e che, piano piano, ci consente di comprendere che portiamo in noi ciò che cerchiamo all’esterno.

    Il percorso che ci offri è davvero un’oasi di ristoro, un luogo in cui respirare il presente e sentirci un processo di rivelazione in atto consegnato alla nostra libertà. Una vera meraviglia!

    Grazie di cuore, Giuliana

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