Ecco perché non dobbiamo aspettarci risposte dalla Commissione d’inchiesta sul Covid

Commenti

  1. arianna alfieri dice

    Un buondi a tutti!E’ chiaro che non si avranno risposte concrete ed esaustive..e la massima di Cossiga mi fa sorridere..purtroppo!!
    Leggendo ho confermato in me quanto io non abbia alcuna fiducia verso i rappresentanti politici.Pensavo a quante volte in passato mi sia proposta e riproposta di essere positiva e di credere che qualche sorpresa sarebbe arrivata dai loro incontri,dal loro parlare e confrontarsi.Attendevo una figura che mi stupisse in positivo.Oggi riconosco con serenita’ che non si portano determinati frutti senza Vivere su determinate “frequenze interiori”e che i linguaggi che corrispondono a queste alte frequenze non possono essere ne’ visti, voluti ne’ compresi da chi si adatta a volare piu’ basso..diciamo cosi.
    E’ chiaro che il loro operato parla molto di ogni loro singola persona e del come si sentono e vivono la loro vita..
    Detto questo,sono felice per l’impegno di DP in ambito politico perche’ si preannuncia l’esplodere di tutt’altra musica.
    Forza ragazzi!!!soprattutto a chi ha piu’ a cuore la rinascita di questo settore del vivere quotidiano!
    Arianna

  2. Grazie a Paolo, Francesco ed Andrea per la volontà, per noi preziosa, di seguire i lavori della commissione.

    Già questa partenza, come ben illustrato da Paolo, è molto “illuminante” sulla reale volontà di far chiarezza, ma ritengo che seguire le mosse di questa commissione sarà comunque molto istruttivo.

    Anche perché abbiamo visto, che dimenticare in fretta il periodo Covid e gli stravolgimenti psicologici, sociali e normativi ad esso collegati, è una “rimozione” molto favorita dal sistema, ma che non ci fa bene. Siamo fatti, in questo universo, per renderci ragione di quel che accade, ed è così da sempre, piaccia o soprattutto non piaccia, a chi tenta di stordirci tramite consigli per gli acquisti e salotti dove giornalisti supersponsorizzati dal Sistema, con una tracontanza pari soltanto al loro senso di impunità, vengono periodicamente a farci la morale, sorta di sacerdoti laici con tutto le magagne di quelli religiosi, ma senza i loro pregi.

  3. Avatar photo Paolo Giuliodori dice

    Grazie Arianna per il tuo contributo. Uno dei più importanti insegnamenti che ho acquisito dall’esperienza di Deputato (scorsa legislatura) è che la rivoluzione deve essere prima di tutto interiore, quello che facciamo nel nostro quotidiano (pensieri, parole, azioni) incide in maniera determinante nella realtà che ci circonda.

  4. Avatar photo Paolo Giuliodori dice

    Grazie Marco per il tuo commento. C’è moltissimo da tirar fuori dal torbido dei fondali che si sono depositati nel periodo Covid. E’ un grande lavoro, noi nel nostro piccolo mettiamo un seme.

  5. Grazie a tutti e tre, sarà interessante leggere i resoconti alla luce di Darsi pace. grazie per il lavoro e l’impegno su un tema così importante, un periodo che ci ha segnati tutti, e pur nelle sue enormi difficoltà, ci ha fatti crescere, io ho trovato una forza e una consapevolezza, nelle ingiustizie, inedita per me. Speriamo escano anche considerazioni utili a fare giustizia.

  6. Francesca Cammareri dice

    Buongiorno! Esprimo un pensiero dettato, consapevolmente, da tanta rabbia e tanta amarezza: l’Italia è il paese delle commissioni d’inchiesta post …..qualcosa. Qualunque cosa accada, qualunque danno provochi a cose e/o persone – soprattutto laddove la “preparazione e la prevenzione” lo avrebbero evitato – ne istituiscono una o più di una per dimostrare un interesse e una attenzione per la verità di cui, raramente poi, se ne vedrà un esito autenticamente realizzato. Detto questo, complimenti per la determinazione nel voler seguire, con animo vigile, ciò che c’è e ci sarà e grazie per l’attenta e preziosa condivisione.

  7. Marco Maria dice

    Grazie per il vostro impegno nel fare luce, ma credo che non servirà a molto. A me viene in mente la commissione sulla P2 e le parole che l’ Anselmi rivolse a Flamigni: “se vogliamo portare a casa qualcosa si arriva fin qua, perché oltre… ist verboten!”

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