Chi ci conosce e ci ha seguito negli ultimi due anni lo sa: la Carta della Nuova Umanità è anzitutto un Appello rivolto al popolo italiano, la Chiamata ad una nuova, straordinaria aggregazione delle anime, dei corpi e delle coscienze per prendere parte in modo creativo all’immensa svolta dei tempi in corso. Questo manifesto ci ha d’altra parte accompagnato nei due grandi viaggi del ciclo La Nuova Età e Le Feste della Nuova Umanità, e ancora quest’anno – nel nuovo calendario appena iniziato de “Gli Anni d’Oro” – ci offrirà uno sguardo, una visione d’insieme dello spirito e del terreno di idee che a nostro avviso caratterizza la nuova umanità, cui stiamo provando a dare corpo in molti modi.
Pochi giorni fa, inoltre, è stata finalmente oltrepassata la soglia delle diecimila firme (tra le quali figurano anche quelle di Carlo Sini, Mauro Scardovelli, Antonino Galloni, Paolo Maddalena e Ugo Mattei). Come abbiamo spesso spiegato, queste firme non hanno alcun valore giuridico o immediatamente politico, ma rappresentano una semplice manifestazione di assenso e di concordia nei confronti del programma di umanità proposto in queste righe. Non c’è alcuna pretesa di farne una petizione (tanto che ci viene richiesto di lasciare il nostro nome e cognome, senza l’aggiunta di nessun dato personale di verifica).
Ma c’è invece un’altra novità molto importante. Chi visita il sito della Carta ad oggi può trovare, in alto a sinistra rispetto al corpo del testo, le tre bandierine di Regno Unito, Germania e Francia, cliccando le quali comparirà la Carta della Nuova Umanità nelle tre lingue corrispondenti. Dobbiamo chiederci molto seriamente: cosa significa “tradurre” un testo del genere in ognuna di queste altre lingue? … È chiaro che non si tratta di una mera versione adattata a coloro che non conoscono l’italiano. Si tratta invece di un’espansione molto precisa di tale Appello anche a quei popoli che parlano e abitano queste lingue, a cominciare dal popolo tedesco.
La traduzione in altre lingue europee della Carta della Nuova Umanità – resa possibile dal coordinamento di Maila Arelli, nostra responsabile per i praticanti esteri – è infatti un ulteriore, significativo passo verso l’irradiazione internazionale e anzitutto europea del nostro pensiero politico-spirituale, già radicato ormai in tutta Italia.
La sfida sta tutta qui: abbandonare la pretesa di conoscere già in anticipo gli sviluppi che tutto questo movimento avrà nei prossimi anni. Affidarci in anima e corpo alla rivelazione paziente, graduale e sapiente di cui lo Spirito stesso ci fa dono, senza alcuna fretta né forzatura.
Il tempo e i frutti soltanto ci mostreranno l’entità di ciò che oggi noi, nel nostro piccolo, contribuiamo ad avviare. Si tratta di un inizio, di una grande ed eroica preparazione.
La Carta della Nuova Umanità è un tassello importante di questo inizio.
I frutti già li vediamo: non tanto i numeri, ma la qualità assolutamente libera e altissima di ogni parola – grazie al Cielo – ci è stato dato di seminare.
A questo link potete quindi trovare il sito aggiornato della Carta della Nuova Umanità, da meditare sempre di nuovo e da diffondere in questo spirito di semplice, umile grandezza: https://cartadellanuovaumanita.it/
A presto, e grazie! –
Sono lieto di questa iniziativa, che in qualche modo “rilancia” la Carta, che veramente meriterebbe una maggior diffusione, ben oltre gli ambiti di questo laboratorio, di questo movimento. Potrebbe veramente essere il polo di convergenza e di aggregazione di una costellazione di realtà e di movimenti. Io lo spero.
Ma hai ragione, Luca, dobbiamo abbandonare la pretesa di conoscere in anticipo quel che sarà.
Come astrofisico, lo sto capendo da quanto ci dice oggi lo spazio: le nuove ricerche scompaginano i quadri ritenuti, a torto, consolidati, tanto che torniamo a chiederci con rinnovata curiosità, come sarà il futuro di questo universo?
Come uomo, devo capirlo ancora meglio: non nella testa, ma in ogni fibra del mio corpo.