SEPARANDOMI

Commenti

  1. cara Brunella è giusto lasciare le risposte al silenzio, direi proprio far “affogare” queste domande nell’abisso e forse piccole risposte affioriranno. Il tuo scritto mi rimanda a Gandhi “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” io questo cerco di fare a piccoli passi come piccole foglie al vento. un caro saluto

  2. Grazie Brunella, anch’io vivo questo tuo stato di domanda e di attesa nell’abisso per quello che non capisco dentro e fuori di me…le tue parole mi incoraggiano a non perdere la speranza e la fiducia, ma a rimanere in questo Silenzio in attesa…Grazie! Daniela

  3. Brunella, non è certamente facile cancellare strutture difensive che si sono andate costruendo e si sono rinforzate per decenni. Questo è un lavoro lungo, certosino, costante, fatto di tanti fallimenti e mille prove. Dobbiamo solo avere fede che poco per volta le cose stiano cambiando. L’evoluzione non è mai una linea retta ma un susseguirsi di passi avanti e passi indietro. Dobbiamo veramente essere indulgenti con noi stessi. Già il rendersi conto dei nostri altalenanti risultati dovrebbe renderci consapevoli che anche gli altri sono in questa situazione di montagne russe e quindi meritevoli anch’essi di compassione. Dobbiamo solo continuare il nostro lavoro, senza disperare. Un passo dopo l’altro e magari, ogni tanto, fermarsi a considerare quanta strada abbiamo già fatto.

  4. Penso che questa altalena che è la vita mi porta a volare alto ma appena penso di afferrare il cielo ecco che torno giù, più spingo su più torno giù, allora che senso ha tutto questo?Vedere la luce e non riuscire ad afferrare se non brevi attimi di pace. Ma io ora so che esiste questo luogo dove posso tornare sempre e questo fa la differenza.
    Per il resto non desidero sapere altro, mi affido totalmente allo Spirito che mi ha amato fin dal principio, mi ha creata ha dato la vita per me e al momento giusto sempre si svela alla mia anima assetata. Grazie Brunella un abbraccio. Fiorella

  5. Senza disperare , con -siderare , saper attendere , con lo sguardo rivolto alle stelle , riposando per il cammino già svolto cercando la luce , vincendo le notti dell’anima che si dispera, inganno mortale che trascina giù, vinto da piccole foglie svolazzanti leggere nel Vento , cadute presso noi, amiche, risvegliandoci a nuovi inizi di perseverante desiderio anche se pur sempre venato da feritoie di luce , oltre le quali continuare a sperare.

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