Spesso mi torna in mente quando Marco Guzzi, prima di un incontro dei gruppi, mi ha confidato a chiare lettere che la calma è la prima qualità dell’uomo e della donna rivoluzionari. Mai però come in queste ultime settimane questo insegnamento insolito ha assunto per me un significato vitale, direi urgente e imprescindibile da realizzare.
Ma che cos’è davvero la calma? … Mi guardo intorno. Guardo in me stesso, e scopro che – nonostante i miei dieci anni in Darsi Pace, fino a diventare formatore – ancora non sono in grado di ri-posare davvero, di custodire cioè in me una lucida stabilità nel mezzo della corsa assurda e allucinante delle cose della vita. Che cos’è, allora, questa Calma dalla potenza e funzione tanto essenziale? … Potremmo dire, paradossalmente, che è l’unica vera condizione preliminare di una apocalisse della verità nella nostra esistenza terrena. Ce lo dice il poeta all’inizio del suo inno Andenken:
Der Nordost wehet, | «Soffia il Nordest, | ||||||||
Der liebste unter den Winden | Il più amato dei venti | ||||||||
Mir, weil er feurigen Geist | Per me, ché spirito di fuoco | ||||||||
Und gute Fahrt verheißet den Schiffern. | E buona rotta promette ai naviganti». |
Il Nordest è un vento freddo e puro, che porta fuoco e buona rotta nel senso che, schiarendo e pacificando l’etere, rende possibile un’ottima messa a fuoco dello sguardo per coloro che devono viaggiare, e andare in luoghi ignoti o impervi. Nella calma di ciò che è puro e posato, il Fuoco stesso della vita viene in luce, illimpidendosi e risaltando nel modo più alto attraverso il contrasto col calore che da dentro lo anima. È un processo iniziatico dello spirito.
Diciamo meglio: la Calma rivoluzionaria dell’Anno Nuovo, il 2025, è quella salda luminosità temperata nella quale soltanto le cose si posso riconoscere per ciò che sono. È la Calma apocalittica che contraddistingue la nuova età del mondo, che ora ci viene incontro trasfigurandoci in lei.
Ancora: la Calma è una maniera in cui l’Anno Vecchio di noi tutti, raccolto in questo 2024, finisce (in modo silenzioso e solenne) nel suo Altro Inizio sacro. È il nome della Pace e della sua potenza ancora nascosta. È anche il nome da venire dell’Occidente europeo, che nel Tramonto ha tutt’oggi la sua sapienza più alta e preziosa.
Tramontare è una vera e propria arte, che si acquisisce nel tempo e senza fretta. Il suo presupposto è l’aver riconosciuto, a sera, la pienezza del compimento dell’intera Giornata. La Giornata è venata dal più profondo Fuoco solare. Questo traccia il suo Arco sulla Volta celeste, portando il Cielo stesso a comunione e riconciliazione natalizia con la Terra.
Io sento che noi tutti sentiamo anzitutto un bisogno: quello di un nuovo linguaggio dorato, che – dettato dal Segreto – si faccia pane pubblico e quotidiano per le genti dei popoli del nostro mondo. Il mondo dell’Anno che viene procede da un diverso Avvento dello Sguardo, che è modo aggiornato del parlare e dell’abitare tutte le cose e noi stessi. Adesso.
Finché noi non accettiamo che tutti i nomi e tutte le cose siano (de)cantate in questa Calma sovversiva, inaudita, la sofferenza assurda di questo modo del mondo si acuirà senza limiti.
Ma noi questo, nel profondo, non lo vogliamo.
Noi vogliamo – per questo nascente 2025 – un più vero espiro di Abbandono
per il Nuovo Oriente delle cose. Una condizione dettata
dagli Abissi del nostro Cuore Natale, già tutto tra-passato
dove l’ascolto si fa puro e più chiaro:
dove la Fiamma già s’adopera per forgiare, calma,
la Figura piena e santa del nostro
sulla Terra Nuovo Abitare. –
Carissimo Luca, ho letto il tuo scritto questa mattina presto. Era ciò di cui avevo bisogno, hai illuminato la mia giornata, grazie, buon anno!
Un abbraccio
Silvia
Buongiorno Luca. Personalmente non ci conosciamo ma riconosco nelle sue parole rappresentazioni che si sono schiarite proprio in questi giorni. Sono approdata al canale Darsi pace indicando al motore di ricerca “incarnarsi in una pietra” e paradossalmente tutto ha preso una incredibile leggerezza …e calma. Grazie abbandonandomi ad un abbraccio !
Grazie!
e spirito nascente sia.
ho formattato tutto e sentito la chiamata.
svegliati vuole te.
Grazie Luca. Mi sento molto in consonanza. Buon Anno Nuovo
Grazie Luca…La calma è quella salda luminosità temperata nella quale le cose si riconoscono per ciò che sono. Che meraviglia arrivarci!
Arriva per tutti il giorno in cui ti alzi al mattino e non devi più andare a lavorare, i figli se ne sono andati e non c’è più bisogno che tu ti dia il daffare di sempre. Da lì parte una rivoluzione che avresti voluto iniziare molto prima per essere un po’ più preparato a tollerare una calma insolita che però ti serve per aprire la gabbia in cui ti eri rinchiuso. Tramontare è un’arte. Grazie