

Domenica 16 Febbraio, noi praticanti calabresi del cammino iniziatico Darsi Pace, ci siamo riuniti presso la “Casa della Madonna” dei Padri Monfortani a Reggio Calabria.
Ci siamo soffermati sulle parole di Dostoevskij “Chi non si inchina mai a niente, non saprà reggere il peso di se stesso”. E’ proprio nel gesto più umile che possiamo far nascere in noi stessi, accorciando la distanza con la terra sfiorandola con la fronte, che impariamo a cercare dentro la nostra intimità.
La “stanza” pensata da Chandra Livia Candiani dove far brillare i gesti ordinari, fa della meditazione il luogo del fare, dove abbandonare il commentatore interno e lasciar fluire la vita, dove essere quieti ma irrequieti. Presenza è essere consapevoli della calma e del movimento, senza scegliere né l’una né l’altro.
Due i termini su cui ci siamo fermati a riflettere, come due ali: karuna (compassione nel senso di empatia) e mudità (gioia compartecipe). Nel pomeriggio abbiamo accolto le persone desiderose di conoscere il nostro cammino umano e spirituale. Ciascun praticante ha condiviso la propria esperienza illustrando le tre grandi pratiche che caratterizzano il percorso: l’approfondimento antropologico-culturale, l’auto-conoscimento tramite esercizi scritti, la meditazione. La giornata si è conclusa con una breve meditazione guidata dal nostro responsabile Aurelio Diano.