Passando nei corridoi sotterranei, con la coscienza più lucida e attenta a osservare
ciò che accade intorno, ho intravisto in una stanza qualcuno di sospetto.
Seduto su di uno scranno, impettito in un buffo vestito simile al serio costume che indossa
un bambino a Carnevale, stava un personaggio strano.
Sono entrata senza chiedere permesso, mentre lanciava parole come sentenze senz’appello:
Tu hai sbagliato! Tu non sei giusto! Tu non capisci niente! Tu mi hai deluso! Tu devi sparire!
In dialogo con l’Ombra
IDENTIKIT
Qualche tempo fa, durante lo studio delle pagine di Per Donarsi al sesto portale … ma, a pensarci bene, ancora prima, ascoltando il video relativo a questo incontro di App1 … ha incominciato a risuonare in me una domanda: Chi parla?
E così, ho cominciato un esercizio per riconoscere il volto, i modi, le parole che connotano i vari stati dell’Io osservandomi, come da una finestra aperta sull’aspetto esteriore, e insieme ascoltando ciò che da dentro affiorava. Mi aveva colpito in particolare l’accenno sui ritmi diversi del tempo che configurano gli stati, e così ho cercato di riconoscerne qualche differenza, nel loro agire da uno stato all’altro.
Sotto suggerimento di Marco, condivido l’esercizio con voi, compagni di viaggio. Conosciuti e sconosciuti. [Leggi di più…]
Siamo anche su