Marco Guzzi è poeta, filosofo e comunicatore, in breve direi che è un creatore di cultura – intesa come visione dell’umano. Il suo ultimo libro, L’insurrezione, riprende e amplia nove seminari su alcuni poeti significativi degli ultimi due secoli. Nel libro si trova tutto il pensiero di Marco Guzzi, cioè tutto il suo sguardo sul mondo, e l’analisi poetica è un mezzo più che un fine.
Il libro non possiede nulla di accademico, è piuttosto un’esperienza in atto, un’avventura conoscitiva e quasi fisica. E’ una mappa del tesoro che ci chiede d’avventurarci – noi con lui – entro territori oscuri e ignoti.
Ci chiede di non temere il buio e avere fiducia, fiducia nell’esistenza del tesoro. Ci chiede di sperare in un contesto (quello odierno) in cui la speranza sembra oramai un patetico anacronismo.
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