Da un certo punto di vista, verrebbe da dire, ma che cosa c’è da festeggiare?
La guerra è ormai lo scenario quotidiano in cui si muove l’informazione dominante, dopo tre anni di emergenza pandemica…
Le condizioni economiche peggiorano, e l’Istat ci dice che sei milioni di individui vivono in condizioni povertà assoluta, di cui un milione sono bambini. A livello ecologico assistiamo a fenomeni sempre più estremi, e così via …
Ma allora, diteci, che cosa c’è da festeggiare?
Si è vero, se restiamo nell’ordine del discorso dominante, non c’è proprio niente da festeggiare, anzi, c’è da avere paura. E tutti noi rischiamo di restare avviluppati e impaludati in una sorta di clima di rassegnazione e accettazione passiva di questo stato di cose. [Leggi di più…]
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