Diciamoci la verità: oggi la nostra capacità di sopportare la sofferenza, le ingiustizie, le contraddizioni di questo sistema psico-politico è arrivata a un punto limite. Non ce la facciamo più.
Il pianeta Terra non ce la fa più, a metabolizzare la tossicità di uno sviluppo industriale suicidario, a trasformare sostanze inquinanti in ossigeno, a sopportare la tracotanza produttivistica di una modernità testarda.
Il nostro cuore non ce la fa più, a ossequiare le leggi severe che ci impongono e ci autoimponiamo, a vivere ingabbiato in celle mortuarie, a coagulare il sangue che il filo spinato delle nostre più antiche prigionie ci produce nelle carni, che soffrono e chiedono spazio per respirare. [Leggi di più…]
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