Il primo amore non si scorda mai – dice un vecchio proverbio.
Pur non scordandolo, a me è capitato di non riconoscerlo quando l’ho incontrato… quarant’anni dopo.
Eppure ciò che quell’incontro mi ha regalato è stato davvero un momento meraviglioso.
Liberazione Interiore -> Trasformazione del Mondo
Il primo amore non si scorda mai – dice un vecchio proverbio.
Pur non scordandolo, a me è capitato di non riconoscerlo quando l’ho incontrato… quarant’anni dopo.
Eppure ciò che quell’incontro mi ha regalato è stato davvero un momento meraviglioso.
Tra le qualità che richiede il cammino di trasformazione, è l’umiltà a mettermi a dura prova e a permettermi di avanzare.
L’umiltà che mia madre mi trasmetteva con il suo modo di essere donna cattolico- cristiana era per me inaccettabile.
Si traduceva sostanzialmente nella sottomissione al marito, al nonno, al parroco, a tutti: era abnegazione, annientamento.
Corrispondere al suo modello mi richiedeva uno sforzo immane.
Per paura accondiscendevo alle sue richieste, mi sottomettevo, ma dentro la rabbia montava.
Durante il secondo intensivo del secondo biennio di approfondimento, Marco afferma:
“i nostri gruppi sono molto coerenti, c’è un filo; anche se non sempre uno ne è cosciente, magari lo sente… sarebbe importante portare a consapevolezza riflessiva la presenza del filo.”
Queste parole producono una vibrazione in tutto il mio corpo, mi arriva l’immagine della corda che in arrampicata mi legava agli amici e ci assicurava alla roccia. Ascolto la vibrazione in uno stato di calma e la gioia si fa pensiero.
“Tutto perfetto, mah….manca l’amore”.
Questo fu il commento di un papà al progetto di sperimentazione di scuola a tempo pieno presentato quarant’anni fa ai genitori della scuola in cui insegno tuttora.
I miei colleghi ed io avevamo poco più di vent’anni, eravamo animati dal desiderio di trasformare la scuola del maestro unico nella scuola della ricerca-azione in cui progettare, sperimentare e verificare ogni giorno la teoria che si fa pratica.
Da anni l’arrivo di suor Pinì in casa della sorella Antonietta per un breve periodo di vacanza richiama Maria, la terza sorella, ed alcune cugine, con le quali il legame parentale si è mantenuto e rinsaldato nel tempo, ad un incontro che si ripete, come un rito, nella prima metà di agosto. [Leggi di più…]
Come per i corsi fisico-telematici, anche per i gruppi dP di Mozzo e Palazzolo si sono conclusi a giugno gli incontri dell’anno ed è iniziato il tempo di vacanza, tempo di stacco, di riposo, di vacuità in cui possiamo ricevere la bellezza che ci viene incontro. [Leggi di più…]
L’appuntamento di santa Marinella rappresenta per gli iscritti ai corsi dP un momento di incontro e di conoscenza, un evento che ogni anno mi sorprende. Uomini e donne alla ricerca di una vita più piena, capaci di incamminarsi lungo un sentiero di solitudine che non è isolamento, ma si fa popolato quando lo spirito ascende e la coscienza si dilata per partecipare al tutto, alla vicenda dell’universo, delle altre creature, degli uomini. [Leggi di più…]
Nella scuola in cui insegno è in atto un Progetto di Alfabetizzazione Motoria: un docente laureato in Scienze Motorie segue le classi per due ore settimanali. [Leggi di più…]
In realtà si chiama Taverna Sacchetti, ma per me è la trattoria in cui posso mangiare e parlare ispirandomi alla filosofia del fagiolino bollito.
E’ il luogo in cui, insieme a Vanna, Brunella, Gabriella e Giancarlo, con i quali seguo il corso di approfondimento, mi ritrovo a cenare assaporando e gustando nei piatti della cucina romana la dolcezza del fagiolino bollito. [Leggi di più…]
Il lavoro interiore è lavoro individuale, lo si fa in prima persona e coinvolge tutta la persona: corpo, mente e anima.
Ogni giorno chiede di ricominciare come eterni principianti.
Passo dopo passo, entrando più profondamente in noi stessi, scopriamo che nel cammino non siamo soli e che mai lo siamo stati.
Quando tocchiamo la ferita che ci separa dal Principio creativo e attraversiamo la paura senza esserne annientati, la fede cristiana ci introduce in un luogo di pace nel quale il nome di Gesù ci assorbe nella sua sfera e ci apre al dialogo: ci viene dato del tu, siamo chiamati per nome e invitati a gioire, a lasciare che la Parola ci ricrei, ci faccia nuovi. [Leggi di più…]
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