Credo che la chiave di lettura più utile sia partire proprio da questo, da questo cambiamento d’epoca che stiamo attraversando, da questo processo cosmico che stiamo subendo, stiamo anche – certamente – soffrendo nelle nostre vite, nelle nostre carni. [Leggi di più…]
Percorsi di liber/Azione
Ci pensavo anche questa volta. Descrivere un Intensivo, descrivere un’esperienza come questa, è sempre una sfida. È sempre un obiettivo mancato in partenza. Felicemente mancato, potremmo dire. Sono sempre troppe le cose lasciate fuori, troppe. Eppure mi consolo, saranno sempre troppe. C’è qualcosa che non può dirsi a parole. Essenzialmente, un percorso esperienziale – intrinsecamente iniziatico – non si può dire a parole. Si corre il rischio, appunto, di dare l’illusione di comprendere una cosa, appena leggendo. Di farla propria attraverso lo studio, asettico, distaccato. Che è un pericoloso fraintendimento. [Leggi di più…]
La libertà della non conoscenza
E’ partito tutto da qui, in fondo. Da quel sussulto di coscienza, da quel lampo – come una piccola ma significativa epifania – scattato quando mi sono reso conto di quanto sia vasto il campo (ma arabile, lavorabile) della non conoscenza. Di quanto sia ancora vasto, potremmo dire. O meglio, di quanto sia vasto soprattutto adesso.
Sì, adesso. Perché è proprio adesso – ovvero in questo preciso momento storico, in questa esatta epoca che stiamo vivendo noi – che si è verificato questo misterioso allineamento, questa convergenza astrale: che siamo arrivati ad un punto mai raggiunto prima. Davvero, in tutta la storia del pensiero scientifico, mai raggiunto prima. Mai. [Leggi di più…]
Vivere, davvero. Cos’è la vita, se vale, se vale sempre
A prescindere da tante fredde “battaglie per i diritti”, non so se c’è chi può davvero sentirsi sollevato, da come si è tragicamente conclusa questa triste vicenda del Dj Fabo. Di come una società civile non abbia di meglio da proporre che una uscita anticipata dal gioco a chi soffre un disagio, sia pure un disagio enorme. Credo sia piuttosto un caso in cui perdiamo tutti, a prescindere dalle nostre idee sul fine vita, o sulla vita in generale. E in momenti come questi, non ritengo utile dare giudizi, tranciare sentenze. Sarebbe comunque ingannevolmente facile, vivendo in una condizione diversa. No. Non è questo il mio punto.
Il dolore umano è “sacro”. Ed è una domanda aperta, per tutti. [Leggi di più…]
Ricominciamo?
Ebbene sì: confermo subito – se ci stavate pensando – che il titolo di questo post (vogliate perdonarmi) l’ho scelto anche come un omaggio tardivo alla famosa canzone di Adriano Pappalardo, alla sua energia semplice e ruvida, indubbiamente efficace. Vi rassicuro immediatamente, al contempo: non è tanto di questa che vorrei scrivere, o non esattamente. Per quanto vorrei declinare il suo ricominciamo in un senso che sento più completo e pertinente, questo sì.
Consolazione
E’ una parola importante, capisco bene che non può non figurare in questo mio personale dizionario, in perpetua formazione. E’ importante ma raramente ci penso – come se ci fossero sempre cose più decisive, più urgenti, da analizzare. Come se la priorità fosse sempre altrove. Meglio, come se la parola stessa racchiudesse un non so che, un sogno semplicemente troppo bello per essere una cosa reale, una cosa da adulti. [Leggi di più…]
Terre gemelle, pensieri nuovi…
Rappresentazione artistica della superficie del pianeta Proxima b in orbita attorno alla nana rossa Proxima Centauri, la stella più vicina al Sistema solare. In alto a destra rispetto a quest’ultima, s’intravede anche la stella doppia Alpha Centauri AB. Crediti: ESO/M. Kornmesser
Non è una notizia da poco, non è una notizia “come tante”. Sono stati autorevolmente confermati i rumors che giravano già da un po’ di tempo per Internet: sì, è stata scoperta una “Terra gemella”, un pianeta roccioso che orbita attorno ad una stella, con caratteristiche simili a quelle della nostra Terra. [Leggi di più…]
Meeting Rimini: Tu sei un bene per me
Rosa la incontro la mattina del mio secondo giorno, subito dopo la Messa. Sono arrivato sabato pomeriggio, in compagnia di altri amici ciellini (così si apostrofano, anche tra loro, le persone vicine al movimento di Comunione e Liberazione).
Da qualche anno, da quando ho riscoperto con più chiarezza l’attrattiva della sequela nel movimento, cerco di non mancare un passaggio al Meeting di Rimini, almeno per un paio di giorni. [Leggi di più…]
Metti un astrofisico a Trevi
No, non è affatto immediato realizzare sempre e comunque di essere un astrofisico. Ci sono situazioni e momenti privilegiati, dove ti accorgi che la parola ha un suo determinato effetto. Se vogliamo magari dirlo in maniera scherzosa, dove comprendi che te la puoi vendere bene. Così è accaduto nella settimana a Trevi, e quello che è accaduto mi ha versato nel cuore una buona dose di stupore e — ultimamente — anche di gratitudine.
La mia insurrezione
La mia insurrezione, la mia rivolta, è questa. Dovrei scrivere della settimana di Trevi, e non posso non partire dagli eventi sanguinosi di Nizza. Non posso far scendere alcuna parola se non da questo. Perché tutto il sangue innocente versato a Nizza in modo così tragicamente assurdo, rende solo più urgente e più serio il lavoro, il compito. Perché tutto questo rende più urgente, più pressante ed inderogabile la mia rivolta. Voglio allora partire da una frase di Italo Calvino, che nelle sue Città Invisibile, scrive che opporsi all’inferno è appena questo, è cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
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