Scrivo a un amico la nostra storia perché scrivendo raccolgo i pensieri che dentro di me chiedono di essere ascoltati…
A metà della mia vita è avvenuta una radicale rivoluzione … come un passaggio attraverso la morte… il 15 febbraio 2007, con la caduta del corpo di mio marito negli abissi della tetraplegia, siamo rimasti a terra come morti. Abbiamo visto tutte le nostre tenebre, il nostro nulla… Ma in quel buio abbiamo sentito una voce che cercava la nostra fede e ci insegnava a ripetere: “Abbi pietà di me!”
‘Pietà‘ è la voce amica che ci ha chiamato dal nostro nulla e ci ha detto: “Coraggio, non abbiate paura”. Ha vissuto insieme a noi quell’angoscia, ci ha accolto tra le sue braccia come se ci attendesse da sempre, ha pianto le nostre lacrime, e le ha asciugate con i suoi capelli … Lentamente e a piccole gocce ci ha detto che in realtà era un percorso… di non preoccuparci ma solo di abbandonarci in quell’abisso di misericordia. Il vuoto è divenuto come un’acqua … che ci ha sospinto sino alla Pasqua dello stesso anno. [Leggi di più…]
STORIA DI UN CORPO E DI UNA SALVEZZA
Postato il 10 Marzo 2022 Scritto da 8 Commenti
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