(Isaia 35, 4)
Interpreto gli eventi quotidiani, per capire quello che sta succedendo.
E’ uno sforzo salutare per cercare un senso, per distillare un grammo di speranza da offrire agli altri e a quella parte smarrita che sento forte dentro di me. Quello che sta accadendo adesso sfugge al mio sguardo ordinario: è un lavoro da esegeta, che avviene nei crocicchi, negli anfratti più sottili e misteriosi dell’anima.
Abbandono la presa, rinuncio al controllo, e si dilata l’orecchio interiore.
Qualcosa, da fuori, mi raggiunge e mi sorprende, ridestando l’ascolto profondo, in quell’attimo che precede ogni piccola morte, in cui sembra che tutto venga ricapitolato e compreso.
L’esegeta
E’ un’esegesi
Fatta nei crocicchi, nei tombini
Dell’anima.
E’ una paresi
Come nell’ascolto
Che il daino ridesta mentre beve
E sente tra i cespugli il cacciatore
Mentre gli spara.
Marco Guzzi, Figure dell’ira e dell’indulgenza, 1997
Siamo anche su