Sono un’insegnante di scuola primaria e fin dai primi anni di supplenza, che ahimè ormai risalgono a una ventina di anni fa, ho avuto sempre una speciale attenzione nel creare nelle classi in cui entravo un clima positivo e di condivisione, in cui il bambino si sentisse accolto e guidato nella sua avventura nel mondo della scuola.
Sorvolando con la memoria questo ventennio nella scuola, mi rendo conto che il mio ‘stile’ educativo si è modificato lentamente e gradualmente: faccio fatica a mettermi in cattedra a svolgere la classica lezione frontale. Forse grazie all’esperienza acquisita, al mio percorso personale e alle richieste dei bambini che cambiano nel tempo, sto scendendo sempre più dalla cattedra per mettermi al livello dei miei alunni e lasciare loro più spazio e ascolto, guidandoli, stando loro accanto e magari stimolandoli a trovare in prima persona la strada che prima tracciavo io. La mia tendenza è di ricorrere sempre meno alle lezioni calate dall’alto e di cercare modi sempre nuovi di rendere il percorso in classe più cooperativo, mettendo i miei alunni e le loro potenzialità al centro, per aiutarli a far fiorire ognuno con i suoi tempi e le sue peculiarità. [Leggi di più…]
Siamo anche su