Insegno da quasi 40 anni e ogni giorno è una nuova esperienza che mi interroga, talvolta mi commuove o mi spaventa, ma sempre mi arricchisce.
Raccontare come il mondo è entrato in classe, vuol dire ripercorrere storie, volti, sguardi, emozioni di tanti bambini e bambine che negli ultimi 20 anni sono arrivati nelle classi in cui ho insegnato. Come il bel volto di Dino, in fuga dalla guerra di Sarajevo e arrivato in classe vestito a festa: camicia bianca e scarpe di cuoio lucidate ad arte. A fine anno scolastico, ricordando il suo primo giorno di scuola racconta: “..avevo paura, mi sentivo perso, ma poi ho visto il sorriso della maestra e mi sono tranquillizzato”. Oppure i vispi occhi di Abeel, arrivato dal Pakistan con la sua numerosa famiglia, talmente piccolo da non riuscire ad appendere la sua giacca all’appendiabiti della scuola, con determinazione ha subito imparato a leggere e a scrivere senza conoscere una sola parola di italiano. Oppure il sorriso di Julian, arrivato su un barcone dall’Albania, con un’espressione stampata in faccia di chi sapeva che ce l’aveva fatta. [Leggi di più…]
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