“Sta per finire un anno e ne comincia un altro, il tutto sempre più veloce, ma come cavolo è possibile che tutto va sempre più veloce? A lavoro ho dieci miliardi di cose da fare, ogni giorno invece di riuscire a chiuderne una, me se ne aggiungono altre cinque nuove… ce la farò?. Potrei comprarmi un computer nuovo… ma perchè sto’ deficente va così piano, io sono in ritardissimo, fateme passàaaaaaa!!!”
Questo è un esempio di quello che mi passa per la testa al mattino quando vado a lavoro 😉
Questi pensieri, che non appartengono solo a me, sono il frutto di questi tempi ultimi, caratterizzati da una velocità sempre maggiore e da una insostenibilità soffocante. Siamo delle povere anime frullate nel vortice della fine del mondo. Affogati nel non-senso con una tensione alla distruzione.
Per fortuna nei gruppi Darsi Pace impariamo e sperimentiamo che la realtà non è solo questa. Lo scopo e il senso dei nostri gruppi è quello di favorire quel processo di rivoluzione interiore che ci permetta di vedere il mondo con occhi nuovi, di respirare, godere, essere liberi, creare e amare. Ma tutto ciò è possibile solo se ci spostiamo interiormente, rallentando e dilatando la nostra coscienza, dimorando per quanto più è possibile nel nostro centro interiore.
Da questa liberazione interiore nasce la trasformazione del mondo. Nasce la nostra “azione politica” che redime e trasforma il mondo. Sono proprio i cambiamenti, anche minimi, parziali, che riusciamo faticosamente ad innestare nella nostra vita, che ci danno la misura delle nostre vere trasformazioni interiori.
Vorrei soffermarmi insieme a voi a ripensare, prendere coscienza e condividere questi piccoli, potentissimi e concreti frutti che maturano dal nostro travaglio. Quelle piccole-grandi scelte che ci migliorano la vita e trasformano l’insostenibile in piacere. Sono scelte personali, spesso non universali e anche provvisorie, ma chiari segni di un percorso. Scelte che nascono dall’ascolto della nuova umanità che sta nascendo in noi. Ad esempio vanno dalla decisione di cambiare un paio di scarpe che finalmente realizziamo scomode, a quella di modificare strutturalmente una relazione con il proprio partner o di lavoro. Scelte apparentemente folli, ma che in realtà sono l’unica cosa sensata da fare.
Vi faccio qualche esempio tratto dalle mie battaglie quotidiane.
– Chiudersi nel bagno dell’ufficio a meditare per modificare il nostro stato interiore. A quel punto problemi che prima apparivano insormontabili si sciolgono come la neve al sole. Mi sono successi dei veri e propri miracoli.
– Decidere di andare a lavoro, quando possibile, con i mezzi pubblici abbinati a delle belle camminate; imporsi un limite di velocità con la macchina.
– Imparare a dire “no” a tante dinamiche “normali” e mortali, che si fanno solo per convenzione: dal weekend, a certe relazioni con gli amici, i colleghi e il capoufficio.
– Trasformare e redimere il cospicuo tempo quotidiano che la follia dei nostri tempi ci impone dentro la macchina in un tempo proficuo, che ci fa bene. Che cosa potrei fare in macchina di buono, visto che ci devo passare minimo due ore al giorno? Spegnere l’autoradio e farmi qualche domandina del tipo: come sto adesso? Dove sono? Perchè mi sono tanto arrabbiato con mio figlio? Con esattezza quali emozioni ho provato e cosa mi dicono? Oppure potrei cercare di entrare in contatto con frequenze di pensiero illuminanti, che ci danno pace, attraverso l’ascolto di registrazioni audio selezionate. O utilizzare quel potente strumento di dilatazione dell’anima che può essere la musica.
E voi, quali “follie” vi siete inventati nelle vostre battaglie quotidiane?
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