Eccoci arrivati alla terza ed ultima puntata del nostro viaggio intorno al documento “Stati Generali della professione medica – 100 tesi per discutere il medico del futuro”, scritto dal sociologo Ivan Cavicchi su commissione della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) per avviare il confronto sulla cosiddetta “questione medica”.
Dopo un primo post di lettura complessiva del documento, abbiamo provato a scendere più nel dettaglio delle motivazioni della crisi della professione medica (secondo post).
Ora vorrei provare a focalizzarmi sulla pars construens del documento, lì dove Cavicchi mi ha maggiormente colpita nelle sue proposizioni. [Leggi di più…]
Da auto-re ad esigente, andata e ritorno
Il medico in crisi
Del mio entusiasmo per la lettura del documento “Stati Generali della professione medica” ho già dato conto su queste pagine.
Vorrei provare ora a tratteggiare un po’ più nel dettaglio ciò che l’autore, il sociologo Ivan Cavicchi, dispiega nel suo scritto.
Antefatto: la FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) ha commissionato a Cavicchi la stesura di un documento, pubblicato nel 2018 con il titolo “Stati Generali della professione medica – 100 tesi per discutere il medico del futuro”, che facesse da traccia su cui far svolgere il confronto sulla cosiddetta “questione medica”.
La professione medica sta attraversando una grande crisi, perché il medico si trova oggi strattonato da più parti. [Leggi di più…]
Gli Stati Generali per la “questione medica”
Titolo: Stati Generali della professione medica
Sottotitolo: 100 tesi per discutere il medico del futuro
A vederla così c’è di cui scoraggiarsi. Poi apro il pdf e come una scolaretta vado a leggere il numero delle pagine: 332. La cifra è implacabile, sento un tuffo al cuore ed entro in franco sgomento.
Non sono un medico e il tema sembra proprio rivolto a quei professionisti, poi non sopporto lo stile burocratico e formale dei documenti. Ma per quale motivo dovrei leggere un tale tomo?
La curiosità però è troppa, così inizio da pagina 1… ben presto sono sorpresa ed avvinta nella lettura.
Provo a delineare qualche coordinata. [Leggi di più…]
Sani & Salvi
Questa volta DarsiSalute cambia genere. Anche noi entriamo nel mondo dei video. Ma prima siamo entrati nel mondo degli eventi aperti al pubblico.
Vi proponiamo perciò il video dell’incontro che si è tenuto a Forlì il 20 ottobre 2019 presso il Centro per la Pace “Annalena Tonelli”: una conversazione con Pier Luigi Masini, medico e membro del Gruppo di Creatività Culturale DarsiSalute, che ha una formazione specifica in medicina generale e un interesse particolare per la psicosomatica e per quei campi di studio che promuovono una visione olistica della persona come la medicina integrata e la psiconeuroendocrinoimmunologia. Ha condotto e moderato Antonietta Valentini, in questa sede nella doppia veste di Responsabile DP per la provincia di Forlì e membro di DarsiSalute. [Leggi di più…]
Corpo: tra condizione e condizionamento
Se solo non avessi bisogno di mangiare e dormire, se solo potessi percorrere lunghe distanze in un istante…
Se solo … chissà chi mai potrei essere… certamente non la persona che sono!
La concretezza corporea è l’unico modo che ho di stare al mondo, senza corpo non esisterei. Dallo zigote in avanti non sono che corpo che poi si struttura secondo l’impianto di specie. E fin dall’utero, sono già modellata dalla cultura che mi accoglie. Il cibo che mangia mia madre, le paure che patisce, la musica che ascolta sono chimica nel suo corpo che diventa la mia chimica, diventa il mio corpo. Dallo sviluppo fetale alla crescita all’aria aperta e giù giù lungo tutta la vita, io esisto solo come corpo. Non si dà esistenza fuori dal corpo. Il corpo perciò è la condizione che mi permette di essere viva. Mi dà un limite, un confine dentro cui mi riconosco e mi accomodo. E ci prendo gusto.
Il lato promettente ed intrigante dell’esistenza però è presto ferito, sento la fatica di un corpo che non corrisponde alle mie aspettative: ho voglia di arrampicarmi ma le gambe non reggono, ho voglia di leggere ma gli occhi non vedono più, mi è venuta l’influenza e sono bloccata a letto… Sento il condizionamento, il freno alla forza vitale che si dibatte. Sento l’amaro in bocca della frustrazione, vorrei fare ma non posso, non ce la faccio, non ho abbastanza energie.
Allora il limite si fa limitazione, il confine diventa confinamento, mi sento vincolata più che contenuta.
C’è una nota che stona.
Ascolto
Tendenzialmente la salute la diamo per scontata, spesso ci scherziamo sopra, fino a quando qualcosa in noi si interrompe, si spezza, singulta. Allora, mi sento malata e voglio che qualcuno si curi di me, e mi guarisca. Mi dibatto, protesto, cerco affannosamente un aiuto.
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La malattia: alla ricerca di un senso
Nel precedente post dal titolo “L’abisso della malattia” ho provato a descrivere la forza con cui un evento legato alla nostra salute può irrompere nella nostra vita, sradicando certezze e facendoci cadere facilmente in una profonda crisi caratterizzata da domande esistenziali e ricerca di aiuto.
A questo punto possiamo addentrarci in una interpretazione più oggettiva di ciò che chiamiamo malattia. [Leggi di più…]
L’abisso della malattia
Di fronte alla malattia ci troviamo tutti impauriti e spaesati. Si tratta sempre, in fondo, di un evento inaspettato, caratterizzato da incertezza e dolore. Per quanto si possa pensare il contrario, il medico non è affatto tranquillo nel diagnosticare (ad altri o a se stesso) una condizione di malattia, anche quando apparentemente è poco grave e sono disponibili ottime terapie. Sa bene che quei segni e quei sintomi possono nascondere anche situazioni ben più serie di quella che viene sospettata inizialmente perché più probabile. A volte anch’io, ai pazienti che insistentemente richiedono certezze, ricordo che potrei essere ammalato senza saperlo. Questo mi fa sorgere una domanda: cos’è questa entità che può subdolamente celarsi nelle nostre membra e che chiamiamo malattia? Sebbene vengano investite enormi risorse nella ricerca, la scienza non sa darci risposte certe in merito [i]. [Leggi di più…]
Salute e salvezza
In un post precedente ho cercato di scrivere qualcosa sulla dimensione sociale della salute, sulla complessità della sua definizione e sulla trama di relazioni in cui sussiste.
Ora invece vorrei estrarre un secondo filo di pensiero che ha a che fare con il nostro bisogno individuale di salute.
Se penso alla mia salute, intuitivamente, la mente va ad un insieme di condizioni che rendono il mio corpo capace di vivere in pienezza e di esprimere il mio desiderio di vita e di relazione. [Leggi di più…]
Salute e società
Oggi parliamo spesso di salute, forse più spesso che in passato, e con grande insistenza lo fa anche la comunicazione di massa. Nella babele di paure e consigli che ci arrivano da ogni parte vorrei cercare di estrarre due fili, due chiavi di lettura per collocare l’idea di salute dentro il passaggio antropologico di fine millennio che stiamo vivendo.
Quella della salute è un’esperienza profondamente individuale, ma le sue radici affondano inevitabilmente nella dimensione interpersonale. E proprio da questa dimensione sociale vorrei partire con un primo filo di pensiero. [Leggi di più…]
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