A forza di sentirci dire che il corpo e l’anima sono separati, alla fine ci abbiamo creduto davvero: il corpo, esito di cadute nel mondo materiale; l’anima, espressione della sostanza divina. Un equilibrismo tra disprezzo ed apprezzamento, bastone e carota.
Nei secoli, abbiamo messo sempre meglio a punto il valore della persona nella forma con cui ci si mostra. La scienza moderna ci ha insegnato a distanziare lo sguardo, ad osservare l’oggetto senza troppi coinvolgimenti. Così la persona si è fatta individuo/oggetto, pezzo di carne da mettere sotto il microscopio, mentre da secoli ci si divertiva a sbudellare cadaveri per vedere che cosa ci fosse dentro. [Leggi di più…]
Il corpo
DarsiSalute: unificare i frammenti
La salute tira. Il marketing ci sguazza. Una pillola per ogni problema, purché abbia un ampio mercato, tanti potenziali acquirenti, sotto la garanzia di un remunerativo brevetto.
Le onnivore leggi di mercato si sono inghiottite anche la salute e Homo consumens le ossequia senza battere ciglio.
Così la salute è diventata un gran bel business, con numeri di fatturato che hanno la potenza di confondere la mente come le distanze intergalattiche. [Leggi di più…]
Un piccolo laboratorio di guarigione
Quando ci siamo incontrati su Skype la prima volta, non sapevo bene cosa aspettarmi da questo esperimento, nemmeno quanto sarebbe durato. Ero però sicura che stavamo per iniziare qualcosa di importante, di sicuro importante per me.
Tutto era iniziato a dicembre 2014, a seguito di un post di Iside su questo blog. L’idea era quella di creare dentro Darsi Pace uno spazio per lavorare a una guarigione-salvezza che includesse più apertamente i nostri corpi sofferenti. Questa cosa la desideravo da tempo: infatti, avevo bisogno di andare più a fondo in questo lato della mia vita e volevo farlo con chi condivideva con me non solo un’esperienza simile, ma anche lo stesso linguaggio e lo stesso orizzonte di speranza. Ci siamo così ritrovati in quattro, tutti della stessa annualità di Darsi Pace e tutti con un’esperienza personale di disabilità, anche se in forme e con gravità diverse. [Leggi di più…]
Prima lettera per Andrea
Caro neo-nato, Uomo Nuovo, ti scrivo questa prima lettera, in un particolare momento dell’anno. Subito dopo il solstizio d’inverno la luce del giorno ricomincia a crescere e la natura inizia un nuovo ciclo vitale annunciato dalle gemme che già si preparano sugli alberi. In queste sante notti lo sguardo dell’uomo si volge spontaneamente al cielo dal quale attende una nascita.
Ogni uomo che viene al mondo come te introduce una novità stupefacente nelle nostre esistenze frenetiche e organizzatissime. Tu sei il Nuovo che scardina le certezze e le consuetudini. La forza, l’entusiasmo e l’impegno che poni in ogni tuo gioco è coinvolgente e apprendo ogni giorno da te con meraviglia la freschezza e la gioia di vivere che fanno da forte contrappeso alla mia matura età.
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