Carissime amiche e carissimi amici,
la nostra civiltà vaga così disorientata nel deserto dei suoi giorni in quanto non possiede più una direzione condivisa, non sa dove andare, se avanti o indietro o magari se spostarsi di lato, né perché andarvi.
Per alcuni secoli, almeno a partire dalla svolta storica che inaugura il tempo moderno, i popoli europei sono stati abbastanza sicuri di andare in avanti, e cioè di progredire verso il meglio. Eravamo convinti che lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecniche, insieme all’ampliamento delle libertà politiche e delle garanzie sociali, corrispondesse alla direzione stessa della Storia.
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