In un mondo senza speranza, rappresentazione drammatica di un Ego terminale incapace di gestire la complessità del nostro tempo, sorgono segni luminosi di speranza, espressione di quella Nuova Umanità capace di relazione, di prossimità, della creatività che è propria dello Spirito.
Un segno profetico del nostro tempo è Biagio Conte e la Missione di Speranza e Carità. Ho incontrato di recente fratel Biagio a Palermo alla vigilia del suo incamminarsi verso Roma: si perché l’11 aprile si è avviato verso Roma a piedi, ripercorrendo il cammino fatto 25 anni fa, quando con un bastone e l’unica compagnia di un cane che aveva chiamato ‘Libertà’ si era incamminato verso Assisi.
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