Ricordo ancora molto bene la prima volta che sentii parlare di questi gruppi. Il fatto che Marco li definisse “iniziatici” mi fece immediatamente pensare a qualcosa come un circolo segreto, magari con costumi cavallereschi e spade per compiere sacri giuramenti. Inutile dire che in quel periodo, quando nutrivo sincero fascino per simili scenari, il mio animo non era molto in pace. [Leggi di più…]
Il senso della crisi
Pubblichiamo il video dell’evento del Movimento giovanile l’Indispensabile, tenutosi il 15 giugno scorso. L’incontro ha avuto come tema quello del senso della crisi che stiamo vivendo come generazione, ma anche come cultura occidentale e umanità storicamente vivente in questa fase di transizione.
Se le categorie negative per descrivere lo spaesamento dei giovani rispetto a un mondo in trasformazione abbondano, mancano invece delle parole-guida che possano in qualche modo aiutarci a vivere in modo propositivo questo tempo. [Leggi di più…]
La via dell’impotenza
I.
Spesso pensiamo che per “andare nel mondo” dobbiamo essere aggressivi, forti e cinici. D’altronde questo è il messaggio che ci viene inculcato 24 ore su 24:
il mondo non ti aspetta, bisogna prendere al volo le opportunità, svegliarsi, rincorrere l’ultima novità. Bisogna essere smart, rimanere aggiornati, “what’s up?”
L’ansia generalizzata attraversa i corpi e le menti febbricitanti, impiegati nella grande macchina del mercato globale, la cui mano invisibile dirige i desideri e i pensieri delle persone. Bisogna produrre e consumare, produrre e consumare, in una catena di montaggio che assurge a simbolo universale della condizione umana: ikea! [Leggi di più…]
OLTRE LA POSTMODERNITA’
Esattamente quaranta anni fa usciva in Francia un libro, poco più di un centinaio di pagine, dal titolo: “La condizione postmoderna”. Era il 1979 e l’autore era il sociologo Jean-Francois Lyotard. Quasi venti anni dopo, negli anni ’90, io incontrai questo libro per la prima volta nei miei studi e ricordo che ebbe su di me un effetto notevole, un misto di sollievo e d’inquietudine. Partendo da questo libro ho sentito il bisogno di chiarirmi le idee sulla modernità, sulla postmodernità, e sul punto in cui ci troviamo ora rispetto a queste due epoche storiche e categorie di pensiero, entrambe fortemente in crisi. [Leggi di più…]
LE QUALITA’ DEL POLITICO DEL XXI SECOLO
Quali sono le qualità indispensabili della donna e dell’uomo politico del XXI secolo?
Ho incominciato a pormi questa domanda all’indomani della crisi politica che siamo stati costretti ad osservare negli ultimi trenta giorni. Dinanzi a problemi epocali, infatti, e a vere e proprie emergenze, i miei occhi assistevano increduli allo spettacolo indegno della politica italiana. [Leggi di più…]
L’età dell’ansia
Purtroppo ogni mattina
mi sveglio
è ovvio, sto già incominciando a odiare
un po’ il mondo.
La luce mi nuoce
c’ho male alle ossa
tra l’altro
ho la pressione bassa.
(..)C’ho l’ansia. C’ho l’ansia. C’ho l’ansia. C’ho l’ansia.
C’ho anche un sacco di cose arretrate
devo fare di tutto
quasi quasi la cosa migliore
è tornarsene a letto.
Giorgio Gaber, “Pressione bassa”
I.
L’ansia è una di quelle cose con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, ma che non sappiamo bene cosa sia. Ci svegliamo, magari siamo in vacanza, ma comunque “siamo in ansia”, proiettati immediatamente nelle cose da fare durante la giornata.
Darsi Pace tra musica e parole
Il 9 Giugno 2019 presso il Centro per la Pace “Annalena Tonelli” di Forlì si è tenuta una lettura-concerto di presentazione dell’Associazione Darsi Pace dal titolo: “DARSI PACE TRA MUSICA E PAROLE”, di cui vi presentiamo il video.
Sono stati alternati brani di musica barocca con brevi letture sul lavoro di ricerca spirituale, psicologica e culturale che i nostri gruppi promuovono ormai da vent’anni in tutt’Italia.
L’evento è stato organizzato da Silvia Rambaldi (clavicembalista e Responsabile Regionale Emilia Romagna) e Antonietta Valentini (Responsabile Provinciale Forlì), con il contributo di Marcella Ventura (mezzosoprano, praticante dei gruppi Darsi Pace) e di Gabriella Morgagni (voce recitante) del Gruppo Culturale l’Ortica di Forlì.
I testi sono stati scritti da Antonietta Valentini e Silvia Rambaldi.
Questo il programma dettagliato dell’evento:
Alessandro Scarlatti (1660-1725): Variazioni sulla Follia di Spagna
Due parole di presentazione
J.S. Bach (1685-1750): Aria Legeteuch dem Heiland unter (dalla Cantata BWV 182)
Lo Spirito: il respiro dell’anima
G.F. Händel (1685-1759): Passacaglia in sol minore
La Psiche: attraversiamo le nostre emozioni
J.S. Bach (1685-1750): Erbarme Dich (dalla Passione secondo Matteo BWV 244)
La Cultura: un nuovo mondo, una nuova umanità
Filippo Gherardeschi (1738 – 1808): Andante grazioso in do maggiore (1783)
Darsi Pace: un metodo “poetico”
S. Bach, Preludio in do maggiore BWV 846
Un saluto in poesia
J.S. Bach (1685-1750:) Agnus Dei (Messa in si minore BWV 232)
A.Vivaldi (1678-1741), da ‘Stabat Mater’: Amen
Buon ascolto!
Di parole in attesa
Siamo abituati a vivere immersi in un mondo di parole spesso nocive, ostili o anche monotone. Parole che vengono da molti luoghi e contesti, ma che plasmano quotidianamente e continuamente il nostro sentire, ossia il Senso entro cui facciamo esperienza di tutte le cose e della vita stessa.
Parole smorte e inerti creano quindi un mondo morto e inerte. Parole di vita al contrario generano un mondo vivente e profondamente affascinante.
Questa è la prima lezione da reimparare: le parole fanno mondo.
A seconda dei discorsi e dei sistemi di parole cui prestiamo ascolto, avremo una forma incarnata del mondo piuttosto che un’altra. Le parole danno Senso, sono il Senso del nostro stesso esistere.
Tutto allora dipende da quali parole vogliamo ascoltare. [Leggi di più…]
50 anni dall’Apollo 11
Sono ormai passati 50 anni dalla missione Apollo 11, dall’allunaggio e la prima discesa di un essere umano sulla superficie della Luna. Un’impresa storica, compiuta con enormi sforzi economici e umani (erano gli anni della guerra fredda e della “corsa allo spazio”), anche se con tecnologie molto meno potenti di quelle che oggi sono alla portata di tutti con uno smartphone. Ma che cosa ha significato e cosa significa ancora oggi questo evento che ha entusiasmato e suggestionato non solo gli uomini di allora (basti pensare al fascino che esercitò l’esplorazione spaziale sul cinema o sulla musica psichedelica) ma anche le generazioni successive? [Leggi di più…]
Disgelo
Continuiamo a ricevere le testimonianze di amici praticanti delle diverse annualità, che vogliono condividere l’esperienza del cammino compiuto fino ad ora.
Oggi, pubblichiamo la testimonianza di Claudio, che ringraziamo.
Allo stesso modo continuiamo a ringraziare tutti coloro che hanno voluto renderci partecipi del loro percorso, consapevoli di quanto, a volte, non sia facile condividere.
Come dice Marco in uno dei primi incontri… :”non siamo capaci di iniziare”. Così è per me in questo caso, questi tre anni sono stati molto ricchi ed importanti, ma ho difficoltà “a dare inizio” al racconto del mio cammino in DP.
Inizio descrivendo sinteticamente qual è stato il mio percorso di vita prima di approdare in DP. All’età di cinque anni ho subito il trauma di una malattia che mi ha ospedalizzato per un anno, la polio. Mi ha praticamente segnato per tutto il resto della vita. [Leggi di più…]
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