Siamo noi la locanda in cui vogliamo essere accolti (Rūmī)
Gialāl ad-Dīn Rūmī è stato un poeta di origine persiana vissuto nel XIII secolo, fondatore della confraternita sufi dei dervisci rotanti, monaci islamici che adottano un rituale di danza come via per raggiungere l’estasi mistica. In questo articolo, dopo l’introduzione, verrà presentata una sua famosa poesia intitolata “La locanda”. Molte delle “Poesie mistiche” di Rūmī nascono da una profonda conoscenza dell’animo umano, e per questo sono ancora attuali, possono vibrare e risuonare anche nel lettore contemporaneo. Come se i secoli che ci separano dalla loro stesura non abbiano avuto modo di scalfire la verità di quei versi. Tempo e spazio sono concetti concreti, ma anche relativi quando in gioco è l’essenza umana, così radicata nella storia, incarnata, ma mai riducibile a qualcosa di meramente materiale, misurabile nel qui ed ora della sua rappresentazione. Heidegger scriveva che l’Essere (Sein) è in realtà sempre un esser-ci (Dasein): noi non siamo solo degli enti, degli oggetti con una collocazione nel mondo, con un certo peso, altezza, ma siamo abitati anche da una dimensione che ci trascende e che non cessa di parlarci. [Leggi di più…]
Siamo anche su