Sono al quinto anno di esperienza nei Gruppi DP e, come spesso Marco Guzzi ci esorta, provo a fare il punto della situazione con la mia personale motivazione a far parte di questo movimento, inevitabilmente inscritta nell’attesa collettiva.
Un invito a DARSI PACE!
Il treno è in corsa e non si può arrestare. Il treno della vita, della storia, del mondo.
Eppure è possibile fermarsi per riflettere, per sospendere la corsa frenetica verso la morte. Anche perché ‘siamo’ sul quel treno e non c’è bisogno di correre all’impazzata lungo i vagoni.
Fermarsi è il primo vero atto insurrezionale!
Giusti del Mediterraneo
Ogni giorno, ogni giorno, impotenti, assistiamo alle tragedie che si consumano in mare, e ci difendiamo da tanto dolore, ci anestetizziamo, perchè l’impotenza è intollerabile all’ego.
Allora volgiamo altrove lo sguardo o guardiamo distrattamente, senza più vedere: diveniamo indifferenti!
Ma cosa sta accadendo? Cosa significa questo fenomeno migratorio inarrestabile?
Me lo chiedevo in post pubblicati anni fa: Tsunami umano: catastrofe o liberazione? (2/11/2008) e Umanità in coma: le cifre del risveglio (2/4/11).
In fondo non facciamo che preparare il terreno
In fondo non facciamo che preparare il terreno per una magnifica fioritura spontanea!!
Ieri mi è arrivato questo pensiero mentre riflettevo su:
Che cosa significa essere formatore nei gruppi Darsi Pace?
Oltre al pensiero emerso, fluidamente senza pensarci su tanto, mi viene da rispondere a questa domanda così:
vuol dire imparare a farsi le domande giuste, nella consapevolezza un po’ più approfondita di non sapere nulla!
La ferita, l’Oltre
Fin dai primi incontri dei gruppi Darsi Pace, tramite gli esercizi di auto-conoscimento che si possono trovare alle pagine 20-22, 64-65, 87-91 del libro ‘Darsi Pace’ di Marco Guzzi, ed.Paoline, collana Crocevia, iniziamo a individuare dentro di noi una zona molto dolorosa e dolorante, una ferita originaria.
Oltre l’Expo
Sabato 27 Giugno si è svolto nella regione Lazio un evento organizzato dal coordinamento regionale al quale hanno partecipato 30 persone .
Il titolo scelto per l’evento introduce un tema che ha suscitato molto interesse e che vogliamo condividere con tutti voi :
Il nostro benessere nel processo trasformativo passa attraverso l’equilibrio tra noi e l’ambiente.
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Auguri a Thich Nhat Hanh!
Siamo felici di apprendere che la salute dell’ottantanovenne maestro buddista vietnamita, venerato in tutto il mondo per i suoi insegnamenti sulla pace e sulla consapevolezza, è finalmente in via di miglioramento, dopo la grave emorragia cerebrale che lo ha colpito nell’autunno 2014, costringendolo ad un lungo ricovero ospedaliero.
Sei qui per imparare
Sei qui per imparare.
Se vuoi imparare, non devi pensare di sapere già.
Non devi nemmeno scoraggiarti se, pensando di avere imparato, continui a cadere nella paura e nell’errore del giudizio.
Si lavora ogni giorno per questo. Ogni giorno é un inizio, un’inaugurazione di qualcosa di inedito.
Cosa è cambiato in me grazie a Darsi Pace
Non è affatto semplice o scontato rispondere a questa domanda: «Cosa è cambiato in me da quando frequento i percorsi di Darsi Pace?». Sono itinerari dello spirito, culturali, filosofici, psicologici che si intersecano o viaggiano per vie parallele che tuttavia si scrutano e dialogano tra loro. È proprio questo aspetto «multidisciplinare» che mi ha colpito e che mi indusse, dopo aver attinto qualche informazione sommaria da mia cugina Filomena, collaboratrice del gruppo, ad iscrivermi al corso telematico, non potendo raggiungere la sede di Roma, dove si tengono gli incontri fisici.
Darsi Pace: Come attraversare la crisi
Arrivando alla fine del mio primo anno nei gruppi, ciò che sento con grande forza è che Darsi Pace nasce per rispondere alla mancanza di una risposta adeguata alla crisi che stiamo vivendo.
Tutti sappiamo, avvertiamo, un senso di crisi profonda ma cosa significa realmente questa parola? Spesso nei gruppi usiamo termini come insurrezione, politica, poesia e molti altri in un’accezione completamente nuova perciò mi vorrei soffermare sul valore della parola crisi che ritengo molto importante.
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