by Sara Donati
Con molta gioia pubblichiamo il post di Sara, praticante del secondo biennio di Approfondimento “Imparare ad amare”, che accompagna il video di presentazione della sua bellissima iniziativa! [Leggi di più…]
Liberazione Interiore -> Trasformazione del Mondo
by Sara Donati
Con molta gioia pubblichiamo il post di Sara, praticante del secondo biennio di Approfondimento “Imparare ad amare”, che accompagna il video di presentazione della sua bellissima iniziativa! [Leggi di più…]
Che differenza c’è tra un’informazione e un messaggio? Quando questa domanda è comparsa nella mia mente mi sono messa a riflettere, cioè ad osservare i miei pensieri radunarsi. Qualche esempio molto semplice e chiaro di cosa per me sia un’informazione è ad esempio l’avviso sul cellulare di un promemoria nell’agenda; oppure il suono della lavatrice quando ha finito il lavaggio. Direi di più: un’informazione è vedere la nota su facebook dei compleanni del giorno. In tutti e tre i casi nessuno ha voluto di sua propria iniziativa dirmi alcunché. Ovvero io sono stata avvisata da un’informazione “voluta dal nulla”, cioè “voluta dal Signor Nessuno”. Se ci pensiamo bene dietro alle informazioni nessuno vuole dirci nulla – tradotto in termini più da bambini: “Il Signor Nessuno vuole dirci cose sue, vuole parlarci di sé, cioè del Nulla”.
Lucia Chaloin ha 28 anni, ed è un nuovo membro dell’Indispensabile.
È attualmente ricercatrice in sociologia applicata all’urbanistica con base a Grenoble, Francia, preparando il mio futuro (progetto) di tesi su abitare, esclusione sociale e innovazione. Questo testo è una testimonianza del suo ambiente universitario, frutto anche del lavoro in darsi pace. [Leggi di più…]
Molto spesso, nei corsi di storia della filosofia delle scuole superiori (all’università non so, ma credo che il discorso non sia del tutto diverso!), una volta compiuta col neoplatonismo la filosofia classica si passa direttamente all’umanesimo e alla modernità. I mille e più anni di filosofia medievale si scorrono velocemente, avendo il pregiudizio che la filosofia cristiana abbia contribuito poco al movimento del pensiero: c’è un po’ l’idea che i filosofi cristiani da una parte sono dei meri ripetitori dei filosofi classici (per esempio, Sant’Agostino per Platone e San Tommaso d’Aquino per Aristotele…) e dall’altra sono “contaminati” nel loro pensiero dalla rivelazione cristiana e dunque non possono parlare in nome della pura ragione umana. Questa è chiaramente una posizione abbastanza umiliante per un pensiero umano che pretenda il diritto di chiamarsi così. Prima di tutto perchè non è vero che i filosofi cristiani si sono limitati a ripetere i filosofi classici: non c’è concetto o idea infatti che non abbia subito, nel pensiero cristiano, un profondo mutamento. Basterebbe pensare alla nozione di “persona” che nell’ambito classico non era nemmeno una nozione filosofica e che, grazie al pensiero cristiano, diventa in occidente il fondamento dell’etica e del diritto (se qualcuno volesse approfondire potrebbe leggere di Etienne Gilson, Lo spirito della filosofia medievale, Morcelliana). Oltre a ciò non si dà mai che la ragione umana pensi in modo “puro”, cioè senza riferirsi ad altri saperi: sempre la filosofia ha dialogato con le altre scienze, con l’arte, con la tecnica umana. Non si vede perchè, distinguendo bene i campi e gli ambiti, non possa dialogare anche con la teologia.
Comunque di solito questa parte della filosofia medievale viene saltata, per le più svariate ragioni.
Davide Sabatino in dialogo con Piergiorgio ODIFREDDI
Vedere comparire sul canale YouTube di Darsi Pace un dialogo sui peccati dell’Occidente con l’ateissimo matematico Piergiorgio Odifreddi potrebbe forse turbare le coscienze di alcuni nostri amici praticanti o simpatizzanti. È comprensibile.
Eppure questo cordiale scambio che ho avuto con Odifreddi, se visto in un’ottica di maggiore relazionalità, sono convinto che potrà suggerire nuovi spunti di riflessione, proprio perché vi sono punti di accordo e punti di disaccordo. [Leggi di più…]
Dopo le immani tragedie del Novecento, ci siamo un po’ tutti rassegnati a concepire l’identità umana e la sua relativa salvezza – anche in senso laico – come un mistero prettamente individuale. In sé questo non è né strano né sbagliato, ma ci fa correre il rischio di dimenticare l’entità profondamente comunitaria non solo dell’archetipo messianico, ma anche – in termini moderni – della speranza in un miglioramento storico della condizione umana.
Così come sulla terra non si dà mai un’identità-in-liberazione solamente individuale, così anche il mistero del Regno – nella tradizione biblica – è incarnato dapprima dal popolo eletto d’Israele, poi dalla comunità pentecostale del Corpo di Cristo (detta anche, con un termine greco, “Chiesa”).
Il mistero della Chiesa è in sé un mistero di popolo. Analogamente, in tutta la storia moderna, la promessa di progresso ed emancipazione sociale è espressa sempre (anche) in forma comunitaria, e quindi politica. La moderna democrazia ha inscritta nel suo stesso nome proprio questa vocazione. [Leggi di più…]
In questo periodo di studi sto approfondendo la vita e il pensiero di Spinoza, e mi ha colpito molto nella sua biografia sapere che nel 1673 rifiutò la cattedra universitaria di Heidelberg, “per amore di quella tranquillità, che non penso di potermi procurare altrimenti”.
Spinoza infatti fu al centro di un vero e proprio terremoto politico e religioso per le sue tesi, venendo scomunicato nel 1656.
Nel 1676 un altro grande genio della storia della filosofia, Leibniz, andò a trovarlo all’Aia, in Olanda, dove Spinoza viveva. Ho immaginato che fra loro possa essere avvenuto un dialogo come questo. [Leggi di più…]
Sono due anni ormai che i rappresentanti degli Stati Membri UE non fanno che ripeterci che dobbiamo armarci per la pace. Ad esempio la Danimarca introdurrà il servizio militare obbligatorio per le donne dal 2026 e Macron addirittura parla di prepararci a mandare i nostri soldati in Ucraina a combattere contro la Russia. Tutto questo per arrivare alla pace, costruire la pace e mantenere la pace. Insomma, distruggere la nostra vita umana per vivere. [Leggi di più…]
Il mistico salverà il mondo perché questo mondo è finito. Il nostro mondo ha consumato tutte le sue tradizionali possibilità, a partire dalla ragione. Per questo motivo la crisi oggi è globale e su tutti i fronti, ecologico, economico, politico e personale. La crisi è sistemica, infatti è il nostro assetto mentale, malato sin dall’inizio, a mantenerla e ad alimentarla.
Come uscirne?
Ritornando a noi stessi, convertendo lo spirito del nostro sguardo. Ma noi non riusciamo a distaccarci dalla morsa della nostra mente, perché ci afferra ancor prima che noi possiamo vederla.
Come vedere ciò che non può essere visto?
Partiamo da ciò che ci è dato ora e analizziamolo. Impariamo a conoscere la nostra struttura mentale, il nostro stare-al-mondo. Una volta delineata la mappa del territorio che siamo, soltanto allora ci sarà dato di vedere il Limite. «Vedere il limite di questo mondo è il mistico» diceva Wittgenstein. Giunti a questo punto il limite sarà il nostro muro invalicabile, l’ultima frontiera.
E cosa dice questo luogo terminale? [Leggi di più…]
Mi sono chiesta: Ma cosa significa separazione?
Leggo nel Vocabolario: Disposizione indipendente delle parti costitutive di un insieme.
Ecco, una disposizione inclinazione collocazione…e quindi non una realtà congenita…della natura umana!
Questo basterebbe a dire che sia qualcosa che viene a turbare un ordine costituito: un insieme, di realtà create in relazione le une con le altre, interdipendenti pur restando uniche.
Perché questo è un dato evidente: ogni creatura è unica! [Leggi di più…]
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