“Simone è un ragazzo così tranquillo! Suvvia, non vedete com’è dolce il suo sguardo?”: una frase che fin troppo spesso mi sono sentito ripetere da quanti hanno occhi che non riescono a guardare oltre la linea dell’orizzonte. Dentro di me – ne sono ben consapevole – regna infatti tutt’altro scenario: sono furibondo; il mondo è in fiamme, ed come se avessi un’intifada in corso dentro di me.
Non sono affatto tranquillo sotto la superficie: c’è in me un deposito di polvere da sparo pronta a far saltare per aria ogni relazione o affetto – in base al vento che tira – perché ogni relazione mi consuma fino all’osso. Ho un impulso fortissimo a voler far terra bruciata attorno a me di qualsiasi pianta in fase di fioritura stia crescendo nel mio orto. E il bello è che non sono neanche del tutto cosciente di ciò che mi tiene ingabbiato in questa scatola: spesso è una sorta di terribile magia nera. No, non lo so, alla fine, con chi ce l’ho davvero – se non col mondo in generale.
Il nostro Io egoico-bellico può essere veramente terribile e fare un sacco di danni incalcolabili: me ne avvedo. Così, minaccio furiosamente di chiudere rapporti a cui tengo, tentando di spaventare l’altro in un diabolico capovolgimento di ruoli rispetto a quanto mi veniva fatto vivere da piccolo: occhio per occhio, dente per dente, si sa; ecco il mantra dell’Ego. “Come voi avete fatto a me, così io adesso faccio a voi”. L’esatto opposto del messaggio cristico. Il mio corpo non lo percepisco neanche più se non come un bastone di legno fatto solo di ossa rigide e muscoli contratti. “Ma andiamo, però, Simone!” – mi dice una voce interna – “Non esagerare! Dai, distraiti, vai a farti una passeggiata – oppure accendi la musica, chiama un conoscente con cui magari puoi litigare!”.
E così, dando credito a queste parole, finisco per ignorare quel grande malessere in me. Lo trascuro, non ascolto il mio corpo – e più lo trascuro, più il dolore si accresce – finché arriva il momento del collasso. Ho davvero notato in me questo meccanismo cata-strofico: quanto più lascio il mio Ego in balia di sé stesso, non curandomene, quanto più lascio che i rami pesantissimi prolifichino e si moltiplichino sopra a quel ceppo troppo debole per sostenerne il carico e dalle scarse radici, senza badare a potarne già adesso almeno un po’, tanto più la botta è forte allorché lo stesso tronco, gravato dal peso dei rami, crolla su sé stesso. [Leggi di più…]
STRETCHING DELL’EGO
UNGARETTI, LA PASQUA DEL 1928 E NOI
Ho sempre amato, di Ungaretti la poesia La Pietà.
E mi sembra un bel momento per rileggerla e meditarla, proprio la settimana pasquale, e in particolare il Sabato Santo, nell’attesa che c’è tra la morte di Cristo e la sua resurrezione. Un momento di sospensione, di inquietudine, di attesa e di preghiera. [Leggi di più…]
LA RIVOLUZIONE DELLA NUOVA UMANITÀ
Lo so, può suonare strano iniziare in questo modo, ma la lettura di “Pace e Rivoluzione” è stata per me terapeutica e benefica. Mai avrei immaginato di scrivere, a trent’anni, la recensione di un libro in cui dialogano Fausto Bertinotti e Marco Guzzi.
Sono cresciuto infatti in una famiglia fortemente di sinistra, in cui la passione politica, trasmessaci soprattutto da mio padre, era una fede viva capace di plasmare tutta l’esistenza. Come dice Bertinotti nel libro, la rivoluzione “è una diversa pratica della vita sociale, investe il modo di vivere e perfino di costruire i momenti che segnano i rapporti interpersonali”.
“La rivoluzione è connessa con la vita e il destino delle persone, non è mera enunciazione politica”. È questo lo spirito con cui mio padre, per esempio, mi ha chiamato Francesco, come Guccini, e con cui tutti gli anni ci portava alle Feste dell’Unità e in vacanza a Capalbio. [Leggi di più…]
Adesso è l’Inizio della Rivoluzione!
Qual è il momento più opportuno per iniziare la Rivoluzione?
Quale se non quello in cui tutto sembra andare a rotoli? Il momento in cui il mondo intero – con la sua facciata tronfia e intoccabile, con la barbarie della sua falsa perfezione – va a sfracellarsi in stile Titanic; il momento in cui alcune coscienze si risvegliano, mobilitate da una luce elementare, emergenziale, che le convoca ad un’inaudita lotta pacifica per la nostra libertà e umanità:
proprio questo è il momento migliore per inaugurare un lungo, poetico e mondiale Movimento Rivoluzionario dell’Uomo nascente! E per inaugurarlo in tutti noi, senza confini, Adesso! [Leggi di più…]
La Nuova Età
Cari amici, oggi desidero informarvi con gioia che il nostro Movimento, Darsi pace, entra in una nuova fase della sua piccola storia, che è iniziata nel 1999.
Gli sviluppi sociali e planetari degli ultimi anni ci spingono ad assumerci una più incisiva responsabilità, e ad offrire alle nostre sorelle e ai nostri fratelli alcuni frutti del nostro lavoro. [Leggi di più…]
La morte e la fanciulla
“Der Tod und das Madchen” (La morte e la fanciulla) di Franz Schubert è un capolavoro artistico composto nel 1817 e si sviluppa in un Lied di una sola paginetta.
Il testo è del 1774, il poeta è Matthias Claudius e così recita:
(la fanciulla)
“Vattene, sparisci!
Va via selvatico scheletro!
Io sono ancora giovane: va’ caro!
E non mi toccare.
(la morte)
“Dammi la tua mano,
bella e delicata creatura!
Ti sono amica, non vengo per punirti.
Su, coraggio! Non sono cattiva,
dolcemente dormirai fra le mie braccia!”
NUDA
Non inseguire i sogni di riscatto
della bambina omessa o maltrattata
da: Il cuore a nudo – Marco Guzzi
Nel lungo, lungo processo di spoliazione da immagini, parole, visioni depositate in me… e a mia volta proiettate… è cresciuto sempre più, il bisogno della nudità, per un reale contatto con me stessa; per potermi davvero immergere nelle acque profonde in me, attraverso l’abbandono negli stati meditativi che andavo sperimentando, sciogliendo sempre più la paura di affondare nel vuoto.
Così cominciai a pronunciare questa parola, gustandone la bellezza contemplata nella sua semplicità disarmata e disarmante. E sempre più è diventata per me, sinonimo di verità e libertà. [Leggi di più…]
MOBILITAZIONE PER DIRE NO ALLA PROPAGANDA DI MORTE AL FESTIVAL DI SANREMO
Condividiamo con voi l’invito sottoscritto da Marco Guzzi e tanti altri alla mobilitazione dell’11 Febbraio che si terrà a Sanremo per dire NO all’intervento di Volodymyr Zelensky al festival della canzone italiana.
Zelensky sarebbe apparso grazie a un video preregistrato che sarebbe stato trasmesso l’ultima sera del festival. Tuttavia il programma è cambiato e, salvo ulteriori modifiche, Amadeus (conduttore) leggerà in diretta una lettera scritta dal presidente in sostituzione del video.
Puoi sottoscrivere la mobilitazione firmando qui:
https://www.byoblu.com/sanremo-libera/
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C I A O L U L A
Oggi Darsi Pace vuole esprimere il suo grande dolore!
Lula non sarà più presente fisicamente tra noi: ha lasciato marito, figli, famiglia e noi a causa di un tumore che è stato più forte di lei.
Ha combattuto con tutte le armi che conosceva, ma purtroppo non ce l’ha fatta e ieri si è spenta, mentre stava realizzando uno dei suoi desideri: un viaggio speciale. [Leggi di più…]
GALLERIA DI AUTORITRATTI
“Ma chi sono io veramente?” – questa domanda mi tormenta sin dall’adolescenza e nell’arco dei miei trentanove anni di vita si è fatta tanto più pressante quanto più si assommavano i crolli e le varie cadute emotive a cui andavo incontro; ma non riuscivo mai a darmi una risposta.
Finché un giorno, nel 2018, al termine di un percorso comunitario, ho iniziato il percorso Darsi Pace, che mi ha aiutato a comprendere come l’immagine che abbiamo di noi stessi è mutevole, in quanto cambia in base allo stato della nostra anima.
Vorrei tentare qui di offrire una breve mappa di alcuni dei momenti del viaggio iniziatico, sempre e di nuovo da compiere, che ho sperimentato, tenendo a mente che la ricerca della nostra vera identità non cessa ed è un processo continuo, essendo l’essere umano uno spirito di carne abitato dall’Infinito. Noi, infatti, come spesso ricordiamo in Darsi Pace, oscilliamo costantemente tra 4 stati o livelli di coscienza, persino quando non ce ne rendiamo conto. [Leggi di più…]
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