“Se una nuova era di civiltà, non di barbarie, deve schiudersi, l’esigenza più profonda di tale era sarà la santificazione della vita profana, una fecondazione dell’esistenza sociale-temporale operata dall’esperienza spirituale, dalle energie contemplative, dall’amore fraterno”. (Jacques Maritain)
Una nuova cultura della trasformazione, una nuova pedagogia dell’umanità nascente
Le finalità del Movimento Culturale Darsi pace sono dunque molteplici. Si tratta innanzitutto di collaborare all’elaborazione di una nuova cultura della trasformazione antropologica in atto, una nuova cultura (anche politica) della pace, che prenda forza però sempre di nuovo dal lavoro interiore di pacificazione, rifuggendo ogni riduzione ideologica che pretenda di costruire la pace senza cambiare il cuore bellico dell’uomo.
“Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso – se ogni uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore, se non è chiedere troppo. E’ l’unica soluzione possibile”. (Etty Hillesum)
Poi si tratta di dare vita ad esperienze concrete di trans-formazione personale, da vivere appunto in Gruppi, per aiutare l’emersione della nostra umanità pacificata. I Gruppi Darsi pace sono perciò anche un laboratorio di rinnovamento degli itinerari iniziatici cristiani, che richiedono un radicale aggiornamento e approfondimento.
D’altra parte, se la nuova umanità trans-egoica, è il futuro stesso dell’evoluzione della specie umana, i principi e i metodi che stiamo precisando dovranno essere utilizzati in tanti modi diversi in ogni livello dell’educazione: dall’asilo all’università, dalla famiglia alla parrocchia. La nuova umanità richiede infatti una sua pedagogia, molto diversa da quella adatta alla formazione dell’uomo ego-centrato.