In una famosa epistola di Petrarca tratta dalle ‘Familiares’, il poeta racconta la sua ‘Ascesa al Monte Ventoso’ (un monte della Provenza), in compagnia del fratello Gherardo che si era fatto monaco.
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Liberazione Interiore -> Trasformazione del Mondo
In una famosa epistola di Petrarca tratta dalle ‘Familiares’, il poeta racconta la sua ‘Ascesa al Monte Ventoso’ (un monte della Provenza), in compagnia del fratello Gherardo che si era fatto monaco.
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Anche e soprattutto il mese di Maggio ci offre l’occasione di riflettere sul fondamentale ruolo che la Madonna svolge nello sviluppo della Nuova Umanità originata in lei .
Una delle realtà attuali alle quali partecipo attivamente sono i laboratori di nuova evangelizzazione DarsiPace.
Il lavoro che darsipace propone accompagna in un percorso che aiuta a scoprire, conoscere e sperimentare il passaggio di stati interiori diversi tra loro che molto spesso non ci rendiamo neppure conto di abitare o addirittura esserne abitati.
Dopo aver preso atto della realtà abituale nella quale viviamo e cioè nel regno dell’io ego-centrato ( autodimenticanza, alienazione,distorsione ), si procede verso un primo cambiamento di rotta e cioè l’io in conversione ( autoosservazione che permette di conoscere i nostri condizionamenti e le sue origini) e da lì inizia l’azione di liberazione da non desiderati automatismi distruttivi che proseguirà fino a . . . . . . . . . . . . . . [Leggi di più…]
Pubblichiamo la relazione tenuta da Marco Guzzi alla 59^ Assemblea Nazionale dell’USMI, il 12 aprile 2012 , presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. [Leggi di più…]
L’esperienza del gruppo DP che si riunisce nella parrocchia di Mozzo Dorotina (BG) sta proseguendo regolarmente, ci incontriamo una volta al mese seguendo la programmazione della prima annualità del Corso Telematico.
Il Gruppo si sta allargando numericamente e la conduzione in coppia di ogni incontro si sta rivelando positiva, nuova opportunità di metterci in gioco.
Desidero condividere un episodio che è stato occasione di lavoro e di riflessione. [Leggi di più…]
Le ultime vicende che hanno coinvolto alcuni partiti italiani (non la politica in quanto tale strictu sensu, principio elevato, arte nobile e difficile che non ha nulla a che fare con il malaffare) dimostrano ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, che è giunto il momento di andare oltre l’attuale strutturazione della politica o meglio i modi come essa è stata applicata al caso concreto, cioè alla organizzazione della polis per il conseguimento del bene comune. [Leggi di più…]
Carissime amiche e carissimi amici,
è davvero molto difficile vivere in questi anni, sento a volte l’anima dell’uomo, la mia e la vostra, la nostra anima gridare invano sotto lo strepito di mille altre voci di mimi e di pagliacci, di belve, di vipere e di murene.
Il primo strato, infatti, del nostro essere, il più superficiale, è costituito da una solida Maschera.
La Maschera rappresenta il nostro ruolo pubblico, sociale, e oggi più che mai parla linguaggi morti, privi di qualsiasi verità e vitalità.
E’ la voce dei Telegiornali, dei Presidenti delle Banche e di molti Comitati, come scriveva Eliot, dei “Grandi Giornalisti”, e così via. [Leggi di più…]
E’ ormai parecchio tempo che non riesco ad assistere ad un programma televisivo che mi lasci una sensazione positiva, normalmente programmi che trattano argomenti utili per la crescita di una umanità più attenta a non sprecare l’unica occasione a disposizione ( la vita ) sono rari ed abitualmente vengono programmati in orari che ne impediscono la visione. [Leggi di più…]
Insegniamo a leggere e a scrivere ma non ad ascoltare. E infatti le frasi spontanee che vanno di moda al lavoro, sul treno, tra coppie, tra genitori e figli, nei dibattiti tra i politici sono “tu non mi ascolti”, “tu non senti quello che dico”…
Per essere pragmatici e dire da cosa cominciare mi viene spontaneo dire dalle nostre emozioni.
Ogni emozione ascoltata porta alla luce un pensiero che può essere il punto di partenza di una conversione (= cambiamento) che culmina con un abbraccio benedicente o una maledizione escludente.
Verticalità nella morbida consapevolezza che diventa sfondo infinito. Mi verticalizzo nell’inspiro e lascio scendere nel peso del corpo nell’espiro, cioè muovo delicatamente il mio corpo, percependo il movimento dall’interno. E lo percepisco attraverso una consapevolezza morbida. L’espiro scende e io ne seguo lo scendere abbandonandomi nella discesa, senza forzare nulla, senza pretendere nulla, seguo l’espiro che scende per sua natura.
Vi trascrivo una poesia della scrittrice polacca, Wislawa Szymborska, vincitrice nel 1996 del premio Nobel per la letteratura e scomparsa da poco, all’età di 77 anni; le sue poesie sono state pubblicate in Italia da Adelphi, nella traduzione di Pietro Marchesani.
Il testo qui riportato si è inserito nella mia riflessione sulla morte a cui torno volentieri in questo periodo della mia vita, forse perché ho superato di gran lunga i sessanta e mio marito è mancato da poco più di un anno. E ho anche sperimentato che è un tema per niente deprimente: affrontarlo mi dà forza e allontana da me tante paure, allargando la mia libertà. Penso spesso che la vita senza la morte perderebbe il suo senso e la sua grandezza. [Leggi di più…]
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