È Elisabetta ed è bella così, dentro e fuori. E’ una delle mie amiche carcerate e mi sono permessa di inserire una sua foto dato che ormai lei, le sue vicende giudiziarie, e il suo vissuto quotidiano, sono oggetto, a dir poco impietoso, delle cronache giornalistiche.
Di lei si è detto tutto, tutto lo spendibile, tutto quello che, vero o supposto, è filtrato attraverso le approssimative notizie date dai giornali. Ma chi è Elisabetta? Come ha potuto con quel viso primaverile partecipare ai macabri riti del gruppo del varesotto denominato bestie di satana?
Non mi soffermo a fare indagini (del resto fatte fino all’esaurimento!) in queste vicende. In radice, comunque, vedo il disastro che può produrre quella che ritengo la maledizione di questi tempi: l’utilizzo di sostanze psicotiche che, assunte con continuità, anestetizzano la sensibilità psichica, morale, spirituale e valoriale, oltre ogni misura. [Leggi di più…]
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