A cosa può servire la vita spirituale? Cosa può darci una persona che si dedichi alla contemplazione? Cosa possiamo ottenere noi stessi offrendo una parte del nostro tempo alle pratiche di meditazione e di preghiera profonda?
Thomas Merton ce lo indica con semplicità: una esperienza.
L’esperienza, ogni giorno nuova, di un altro modo di essere, di sentire, e di vedere rispetto alle modalità ordinarie in cui spesso siamo imprigionati.
L’esperienza contemplativa è in realtà ciò che ogni essere umano desidera con tutto il cuore, anche quando la nega: una relazione assoluta, e cioè sciolta dai legacci del nostro passato, con l’Assoluto.
Ogni essere umano cerca infatti questa relazione, perché è questa relazione: ognuno di noi, ogni io umano è in se stesso un’apertura totale all’Assoluto, un’apertura infinita che solo aprendosi consapevolmente all’Infinito trova la propria misura.
Perciò siamo liberi, ed è la libertà il mistero più grande che connota, caratterizza, e definisce la nostra essenza spirituale.
Che cosa ne pensate? Cosa vi ispirano le parole di Merton? Quali emozioni o quali esperienze personali evocano in voi? Allarghiamo la nostra conversazione anche su quest’onda invisibile di cuori che è Internet.
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