Che differenza c’è tra un’informazione e un messaggio? Quando questa domanda è comparsa nella mia mente mi sono messa a riflettere, cioè ad osservare i miei pensieri radunarsi. Qualche esempio molto semplice e chiaro di cosa per me sia un’informazione è ad esempio l’avviso sul cellulare di un promemoria nell’agenda; oppure il suono della lavatrice quando ha finito il lavaggio. Direi di più: un’informazione è vedere la nota su facebook dei compleanni del giorno. In tutti e tre i casi nessuno ha voluto di sua propria iniziativa dirmi alcunché. Ovvero io sono stata avvisata da un’informazione “voluta dal nulla”, cioè “voluta dal Signor Nessuno”. Se ci pensiamo bene dietro alle informazioni nessuno vuole dirci nulla – tradotto in termini più da bambini: “Il Signor Nessuno vuole dirci cose sue, vuole parlarci di sé, cioè del Nulla”.
TERNI – Tecnocrazia e Rivoluzione
Il problema della rivoluzione è che non ha fatto altro che instaurare tecnocrazie, occultando o vanificando l’immane Luce messianica che da sempre la animava.
Questo è ciò che vediamo anche nel nostro Occidente liberale, nato dalle rivoluzioni americana, inglese e francese.
Ma ancora più a fondo c’è un istinto di controllo e di dominio inscritto nell’essere umano ed espresso nel suo utilizzo delle tecnologie. Una tendenza al controllo che porta all’omologazione e al conflitto. [Leggi di più…]
LA SVOLTA DEI TEMPI: crolli e fioriture
Pubblichiamo il video della 15^ tappa delle Feste della nuova umanità, che si è svolta in Liguria, a Finalborgo, l’11 maggio scorso.
Hanno partecipato, insieme a Marco Guzzi, la responsabile regionale Francesca Lagorio, Giorgia Cecconi, Gabriele Broglia e Vincenzo Malacarne.
Tutti a Gonzaga il 7 giugno per l’ultimo appuntamento di questo straordinario giro d’Italia.
Buona visione!
Lettera ai miei colleghi adulti
Lucia Chaloin ha 28 anni, ed è un nuovo membro dell’Indispensabile.
È attualmente ricercatrice in sociologia applicata all’urbanistica con base a Grenoble, Francia, preparando il mio futuro (progetto) di tesi su abitare, esclusione sociale e innovazione. Questo testo è una testimonianza del suo ambiente universitario, frutto anche del lavoro in darsi pace. [Leggi di più…]
Il canto di una nuova umanità
Ecco che la Nuova Umanità è anzitutto un Canto, un’altra Musica del mondo: un altro Stato delle cose visibili e invisibili. Parlare di musica dunque non è parlare di una cosa tra le altre, ma è parlare della forma di umanità che vogliamo e dobbiamo generare anzitutto in noi stessi, se non altro per poter vivere umanamente sul pianeta terra. Da qui nasce l’evento di Vicenza, “Il Canto della Nuova Umanità”, che si è svolto il 3 maggio scorso e che costituisce la quattordicesima tappa delle FESTE DELLA NUOVA UMANITA’. Abbiamo pubblicato il video completo sul nostro canale you tube e desideriamo rilanciarlo oggi anche sul nostro sito.
Buon ascolto e buon Canto!
San Tommaso d’Aquino e il Vedanta
Molto spesso, nei corsi di storia della filosofia delle scuole superiori (all’università non so, ma credo che il discorso non sia del tutto diverso!), una volta compiuta col neoplatonismo la filosofia classica si passa direttamente all’umanesimo e alla modernità. I mille e più anni di filosofia medievale si scorrono velocemente, avendo il pregiudizio che la filosofia cristiana abbia contribuito poco al movimento del pensiero: c’è un po’ l’idea che i filosofi cristiani da una parte sono dei meri ripetitori dei filosofi classici (per esempio, Sant’Agostino per Platone e San Tommaso d’Aquino per Aristotele…) e dall’altra sono “contaminati” nel loro pensiero dalla rivelazione cristiana e dunque non possono parlare in nome della pura ragione umana. Questa è chiaramente una posizione abbastanza umiliante per un pensiero umano che pretenda il diritto di chiamarsi così. Prima di tutto perchè non è vero che i filosofi cristiani si sono limitati a ripetere i filosofi classici: non c’è concetto o idea infatti che non abbia subito, nel pensiero cristiano, un profondo mutamento. Basterebbe pensare alla nozione di “persona” che nell’ambito classico non era nemmeno una nozione filosofica e che, grazie al pensiero cristiano, diventa in occidente il fondamento dell’etica e del diritto (se qualcuno volesse approfondire potrebbe leggere di Etienne Gilson, Lo spirito della filosofia medievale, Morcelliana). Oltre a ciò non si dà mai che la ragione umana pensi in modo “puro”, cioè senza riferirsi ad altri saperi: sempre la filosofia ha dialogato con le altre scienze, con l’arte, con la tecnica umana. Non si vede perchè, distinguendo bene i campi e gli ambiti, non possa dialogare anche con la teologia.
Comunque di solito questa parte della filosofia medievale viene saltata, per le più svariate ragioni.
I PECCATI DELL’OCCIDENTE
Davide Sabatino in dialogo con Piergiorgio ODIFREDDI
Vedere comparire sul canale YouTube di Darsi Pace un dialogo sui peccati dell’Occidente con l’ateissimo matematico Piergiorgio Odifreddi potrebbe forse turbare le coscienze di alcuni nostri amici praticanti o simpatizzanti. È comprensibile.
Eppure questo cordiale scambio che ho avuto con Odifreddi, se visto in un’ottica di maggiore relazionalità, sono convinto che potrà suggerire nuovi spunti di riflessione, proprio perché vi sono punti di accordo e punti di disaccordo. [Leggi di più…]
Ripensare l’inno di Mameli
Dopo le immani tragedie del Novecento, ci siamo un po’ tutti rassegnati a concepire l’identità umana e la sua relativa salvezza – anche in senso laico – come un mistero prettamente individuale. In sé questo non è né strano né sbagliato, ma ci fa correre il rischio di dimenticare l’entità profondamente comunitaria non solo dell’archetipo messianico, ma anche – in termini moderni – della speranza in un miglioramento storico della condizione umana.
Così come sulla terra non si dà mai un’identità-in-liberazione solamente individuale, così anche il mistero del Regno – nella tradizione biblica – è incarnato dapprima dal popolo eletto d’Israele, poi dalla comunità pentecostale del Corpo di Cristo (detta anche, con un termine greco, “Chiesa”).
Il mistero della Chiesa è in sé un mistero di popolo. Analogamente, in tutta la storia moderna, la promessa di progresso ed emancipazione sociale è espressa sempre (anche) in forma comunitaria, e quindi politica. La moderna democrazia ha inscritta nel suo stesso nome proprio questa vocazione. [Leggi di più…]
BARUCH SPINOZA e L’AMORE PER LA CONOSCENZA
In questo periodo di studi sto approfondendo la vita e il pensiero di Spinoza, e mi ha colpito molto nella sua biografia sapere che nel 1673 rifiutò la cattedra universitaria di Heidelberg, “per amore di quella tranquillità, che non penso di potermi procurare altrimenti”.
Spinoza infatti fu al centro di un vero e proprio terremoto politico e religioso per le sue tesi, venendo scomunicato nel 1656.
Nel 1676 un altro grande genio della storia della filosofia, Leibniz, andò a trovarlo all’Aia, in Olanda, dove Spinoza viveva. Ho immaginato che fra loro possa essere avvenuto un dialogo come questo. [Leggi di più…]
Grazie Bologna!
La tredicesima festa della nuova umanità è stata seguitissima, sia dal numeroso pubblico in sala, sia dalle persone collegate in diretta sui nostri canali Facebook, Youtube e Instagram.
Abbiamo parlato di “Un altro mondo”, e cioè di come superare le contrapposizioni belliche tra i popoli, che oggi di nuovo infiammano la scena politica mondiale, risanando le identità nazionali di ciascuna tradizione. [Leggi di più…]
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