Sono partita per Roma l’aprile scorso sentendo nell’aria primaverile e dentro di me una voce che mi diceva:
“Lasciati portare, stai dentro ciò che accade”.
Liberazione Interiore -> Trasformazione del Mondo
Sono partita per Roma l’aprile scorso sentendo nell’aria primaverile e dentro di me una voce che mi diceva:
“Lasciati portare, stai dentro ciò che accade”.
Inspiro e sorrido. Espiro e mi abbandono. Il respiro va e viene, come la vita.
Chi frequenta i corsi Darsi Pace è invitato fin da subito a concentrare l’attenzione sul respiro e ad assecondarne il ritmo. Il respiro: qualcosa che solitamente diamo per scontato, come il battito del cuore, la digestione, il movimento delle braccia, ma anche la presenza di un familiare o di un amico, un ortaggio in tavola.
L’intera creazione geme.
Il cosmo intero è nella tensione dell’attesa: le lucertole, i lombrichi, le pietre…
Nelle profondità una eco di forze sconosciute e potenti che pulsano e sussultano. Premono e provocano dolore. Per generare vita sulla terra.
Sono terra informe e deserta. Questo è l’inizio di una nuova creazione. Una nuova storia di salvezza; la mia salvezza.
All’inizio del tempo dell’Avvento, mentre ci chiediamo con sempre maggiore profondità chi è per noi il Cristo, incontriamo il mistero della nascita immacolata di Maria, il fatto che ella fu preservata immune, “per singolare grazia e privilegio”, dalla ferita del peccato originale.
L’ennesimo tentato stupro di donne ha fatto saltare il tappo che comprimeva la rabbia anche in una città come Roma, tradizionalmente tollerante e onnimetabolizzante.
Sono venuti al pettine i nodi che si sono andati stringendo attorno alle aree urbane e sociali più disagiate.
pubblichiamo l’audio dei brevi commenti (10 minuti) alle letture domenicali che Marco Guzzi ha tenuto nel mese di ottobre 2014 a Radio Vaticana.
Nell’ambito della riflessione sulla figura di Gesù Cristo, che sul sito stiamo sviluppando in questo tempo, le letture e i commenti ci aiutano ad approfondire, nel clima propizio dell’Avvento, i temi della venuta del Regno e dell’attesa della salvezza.
Sono di fronte a questo foglio bianco con un intento:
provare a descrivere ciò che sento sempre più nitidamente essere presente in me quando mi concedo una pausa dai ritmi disumani che risucchiano tutto e tutti.
Abbiamo sempre qualcosa “ importante “ da fare quindi ritagliarsi un tempo ( anche piccolo ) nelle 24 ore é questione di determinazione, coraggio ma soprattutto desiderio.
Le fiabe tradizionali sono scrigni di sapienza antropologica e quindi gli adulti fanno bene a leggerle per sé stessi e per farle conoscere ai piccoli, questi amano sentirsi raccontare più e più volte sempre lo stesso testo perché possono così rivivere le emozioni profonde che la narrazione trasmette loro.
Pubblichiamo il video in cui Marco Guzzi commenta l’inizio del quarto capitolo del Vangelo di Giovanni (Gv 4, 5-42).
Il brano narra l’incontro di Gesù con la donna samaritana.
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